Omar Galliani – L’Ombra nell’ Acqua
Un omaggio ad un Maestro Contemporaneo, già celebrato agli Uffizi nel 2018, che però, per le sue scelte controcorrente rispetto alle correnti astrattiste di oggi, ha dedicato se stesso tutto alla Bella Maniera Cinquecentesca, reinterpretata secondo la magia del colore primario e della dolcezza del tratto a matita.
Comunicato stampa
Un omaggio ad un Maestro Contemporaneo, già celebrato agli Uffizi nel 2018, che però, per le sue scelte controcorrente rispetto alle correnti astrattiste di oggi, ha dedicato se stesso tutto alla Bella Maniera Cinquecentesca, reinterpretata secondo la magia del colore primario e della dolcezza del tratto a matita: presso Lattuada Gallery, dal 19 marzo fino a fine aprile, sarà possibile contemplare l’ opera di Omar Galliani nella mostra “ L’ Ombra nell’ Acqua”, curata da Flavio e Leonardo Lattuada con Maria Elena Loda. Vernice martedì ore 19, presso Lattuada Gallery in Via dell’ Annunciata 31. Sarà presente l’ artista.
Come scrive nel catalogo di mostra la critica Maria Elena Loda, “ Il Novecento ci ha proiettato nell’ Arte Astratta, facendo sparire santi, dame, muse, angeli, fino ad arrivare agli uomini: le espressioni artistiche han ceduto il posto alla più totale assenza di tratto, di contorno. Una catastrofe per la Bella Maniera, che da allora è rimasta orfana, vedendo ovviamente il declino del Figurativo a tutto tondo, anche nella Natura e nel Paesaggio.
E’ pertanto con una grande emozione che questa mostra, assieme all’ Opus Magna tutta di Omar Galliani, viene accolta da chi scrive: perché era dal 1500 che non vedevamo più l’ angelico tratto accompagnato dallo sfumato, e che questo accada proprio quest’ anno, nei 500 anni della morte del Genio Di Vinci, ci pare quasi un Segno.
L’ Arte sta, del resto, passando una fase di crisi acuta, in cui gli stilemi imperanti dal dopo Fontana o dal dopo Warhol- ‘Art is Business’, disse il patron dello Studio 54, nel serigrafare in serie le sue Marylin e la sua Edie Sedwick-, sono entrati in un trend discendente: riteniamo quindi che presto il pubblico, cercando rifugio lontano dalle crisi economiche, vorrà rivedere il Ritorno alla Maniera, al Bello Apollineo, alla tecnica d’ Arte Veritiera, realizzata senza ricorrere a stranezze o artifici poco credibili: pertanto, il recupero di quella lezione che fu del Sublime Classico in Arte operato dal Maestro Galliani, lo premierà ancora di più di quanto già la critica, e gli Uffizi che gli hanno dedicato un catalogo nel 2018, hanno fatto.
Facendo suo lo sfumato leonardesco, la dulcedo del Perugino, ma anche il non- finito michelangiolesco e certe reminescenze di teste pre- raffaelite, in una cornice nuovissima, di volti intensi ma moderni, il Maestro ci riporta finalmente la figura umana nell’ Arte, senza scadere nel manierismo nostalgico, e riesce a coniugare nel proprio lavoro a lapis e colore primo tutta la forza evocativa di una tradizione squisitamente italiana volta al “Beau Geste” pittorico.”