Artsy e BMW lanciano City Guide, nuova funzionalità di Artsy App per esplorare il mondo dell’arte
Una partnership per avere il mondo dell’arte sullo smartphone. E per orientarsi tra musei e mostre, acquistare online e scoprire in tempo reale come starà quel Richter sopra il divano di casa.
Cosa accade quando la piattaforma d’arte globale Artsy stringe una partnership con il colosso BMW? Nasce City Guide, una nuova funzionalità che andrà ad ampliare il servizio della già esistente Artsy App. Grazie all’uso di realtà aumentata e prestazioni ottimizzate, sarà possibile sapere quali sono i musei, le mostre e gli eventi più vicini, orientarsi nelle frenetiche art week e addirittura acquistare opere tramite app. Un servizio reso possibile grazie a una partnership che intende connettere l’innovazione all’arte, e diffondere la cultura il più possibile nel mondo.
LA NUOVA CITY GUIDE
Questa guida, personalizzata e “a portata di touch” permetterà agli utenti di ricevere informazioni e visitare (anche virtualmente) i principali musei, gallerie, mostre e fiere degli epicentri artistici più importanti al mondo: New York, Londra, Hong Kong, Parigi, Los Angeles e Berlino. City Guide si inserisce in una delle tante tappe del percorso di partnership di Artsy con BMW, che ha per obiettivo la maggiore diffusione possibile di arte e cultura a livello globale. Tra i progetti, è in corso una serie di film in corso dal nome Future of Art, che include l’opera di artisti creativi come Trevor Paglen, Carrie Mae Weems e Elizabeth Diller. “Siamo entusiasti di collaborare alla Artsy city guide con BMW, con la quale condividiamo la passione per la qualità e l’innovazione”, afferma Fatma Collins, Responsabile dello sviluppo del prodotto di Artsy. “Sono queste le caratteristiche primarie per offrire un’esperienza di Discovery-to-collect personalizzata, e il suo lancio mostrerà il sofisticato prodotto di Artsy realizzato grazie alla competenza ingegneristica, alla rete industriale senza eguali, e all’impegno profuso nel mettere in relazione arte e Cultura. Fornendo un maggiore accesso e impegno con l’arte, questa iniziativa si basa ulteriormente sull’obiettivo di supportare sempre più artisti nel mondo, e rendere i loro lavori più connessi agli amanti dell’arte e agli acquirenti su scala globale“. L’aggiornamento dell’app sarà disponibile per gli utenti iOS da lunedì 25 marzo 2019; l’evento di presentazione e lancio, invece, si terrà due giorni dopo a Écriture & Piqniq sul tetto di H Queens a Hong Kong, in occasione dell’inizio dell’edizione cinese della fiera-leader Art Basel.
COSA FARÀ LA NUOVA CITY GUIDE DI ARTSY APP
Alla già potente rete della piattaforma Artsy – di cui fanno parte più di 3000 gallerie, 800 musei e 80 fiere d’arte di oltre 90 paesi – non poteva che mancare una funzionalità, pratica e tecnologica, di discover-to-collect, ovvero “scoprire per raccogliere”, che in questo caso può riferirsi a una raccolta di esperienze visive oppure, molto più concretamente, di collezionismo. Grazie al sistema di localizzazione GPS dell’app, gli utenti avranno la possibilità di esplorare sei delle città più attive al mondo sul piano culturale, avendo a disposizione la mappa e l’elenco di mostre e fiere in corso; potranno, inoltre, sfogliare le immagini delle opere e avere informazioni sugli artisti in mostra, e acquistare direttamente dall’app. Gli abitué di Artsy potranno disporre anche di una selezione effettuata dall’algoritmo in base alle preferenze e alle ricerche più frequenti, mentre chi è alle prime armi si avvarrà del classico “aggiungi ai preferiti”. Infine, l’impiego della realtà aumentata permetterà di posizionare virtualmente un’opera all’interno dei propri ambienti domestici per capire se è la scelta giusta; le mostre saranno poi visitabili virtualmente, senza dovervisi recare di persona. Un esito che mette in campo e perfeziona tutte le nuove frontiere della tecnologia e della realtà virtuale, rendendo l’utente una sorta di essere onnipotente e onnipresente del sistema artistico. Uno sviluppo interessante che dimostra le altissime potenzialità dei new media, ma che, tuttavia, ci auguriamo non punti a cancellare del tutto quelle buone pratiche di incontro con galleristi, dialogo con gli artisti, contatto con le opere, esperienza personale delle mostre e tutto ciò che da sempre costituisce il lato più umano e meraviglioso della dimensione dell’arte.
-Giulia Ronchi
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