Plutôt la vie… plutôt la ville. Premio Roberto Daolio per l’arte pubblica

Informazioni Evento

Luogo
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BOLOGNA
Via Delle Belle Arti 54, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
20/03/2019

ore 16

Generi
serata - evento

Plutôt la vie… plutôt la ville. Premio Roberto Daolio per l’arte pubblica giunge nel 2019 alla sesta edizione.

Comunicato stampa

Plutôt la vie… plutôt la ville. Premio Roberto Daolio per l’arte pubblica giunge nel 2019 alla sesta edizione.

Il premio è stato istituito nel 2014, a un anno dalla scomparsa di Roberto Daolio, per iniziativa della famiglia – il fratello Stefano Daolio e il compagno Antonio Pascarella – che ha trovato il sostegno di /little constellation/ e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Mercoledì 20 marzo, nell’Aula Magna dell’Accademia, saranno premiati i vincitori della quinta edizione, Stefana Dilova (col progetto The Narrated Urban Curtains) e Greta Bimonte (col progetto Via Uliveta n° 6 – 40126, Bologna). Verrà inoltre presentato il volume pubblicato da Fausto Lupetti Editore che raccoglie i progetti vincitori e selezionati delle ultime due edizioni del premio (quarta e quinta edizione) e testimonia, attraverso la raccolta di “Biglietti degli amici”, un dialogo corale, fatto di frammenti, voci, piccole storie che restituiscono il legame che univa quanti hanno avuto il privilegio di condividere parte del proprio percorso artistico e professionale con Roberto.

Il pomeriggio sarà aperto da un incontro con Alberto Garutti, artista internazionale attivo con numerosi progetti nello spazio pubblico, che presenterà una selezione dei suoi lavori.

Plutôt la vie… plutôt la ville, Premio Roberto Daolio per l’arte pubblica, quest’anno, grazie alla collaborazione avviata con il Dipartimento di Rappresentazione Plastica e Spaziale P.R.A.D.A (Architektur – Fachgebiet Plastische und Räumliche Darstellung) della Universität der Künste Berlin, si è aperto, oltre che agli studenti dell’Accademia bolognese, a quindici studenti del corso di Architettura dell’Università tedesca.

Il premio consegna una borsa di 3.000,00 euro offerta dalla famiglia Daolio e una residenza in Islanda presso il SÍM Residency di Reykjavík offerta dal network /Little constellation/.

In quest’occasione si rende noto che è attivo on-line l’archivio della manifestazione di arte pubblica “Accademia in Stazione”, curata da Roberto Daolio e Mili Romano dal 1997 al 2005 all’interno delle iniziative promosse dall’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage della Stazione di Bologna del 2 Agosto 1980; https://accademiainstazione.blogspot.com

L’archivio è stato realizzato dalla studentessa Roberta Cacciatore.

Roberto Daolio

Roberto Daolio nasce a Correggio e si forma al DAMS laureandosi nel 1976 con Renato Barilli. Nel corso degli studi universitari Daolio convive con l'artista Marcello Jori e la sua compagna e il loro appartamento diventa un fondamentale crocevia delle personalità più originali del panorama artistico e letterario, da Andrea Pazienza a Pier Vittorio Tondelli a molti altri. Dopo la laurea inizia la sua collaborazione con Renato Barilli; in questi stessi anni stringe un forte rapporto professionale e amicale con Francesca Alinovi. Fra il 1977 e il 1982 cura con entrambi e insieme a Marilena Pasquali e Franco Solmi la Settimana Internazionale della Performance, che apre le porte della GAM - Galleria Comunale di Arte Moderna di Bologna a questo nuovo linguaggio dell'arte e vede la partecipazione di numerosi artisti italiani e stranieri, fra i primi a sperimentare la body art e la performance. Dal 1977 al 2012 è titolare della cattedra di Antropologia culturale presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. In parallelo alla sua attività di docente porta avanti un'intensa attività di critico e curatore. Come talent-scout ha scoperto e sostenuto numerosi giovani artisti prima che facessero il loro ingresso nel mercato dell'arte. Ha curato numerose mostre nazionali e internazionali collaborando con il MoMA PS1, la Biennale di Venezia, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Fondazione Antonio Ratti, il MAMbo, ViaFarini, Careof. Scompare prematuramente nel 2013 all’Hospice di Bentivoglio, presso Bologna.

Alberto Garutti

Alberto Garutti è un artista e docente, esponente di rilievo dell'Arte Pubblica in Italia. Attualmente insegna presso lo IUAV di Venezia e la Facoltà di Design e Arti al Politecnico di Milano. Fino al 2013 è stato titolare della Cattedra di Pittura presso l'Accademia di Brera di Milano.

Alberto Garutti esplora la dimensione narrativa dell'Arte pubblica. Il suo lavoro ci riporta in una sfera di storie individuali: “Il mio punto di vista – afferma - è che l’opera deve essere capace di toccare la sensibilità dei cittadini, insomma un artista deve sforzarsi di scendere dal piedestallo retorico dell’arte, e mettersi al servizio della cittadinanza, gli spettatori... facendo attenzione a non scivolare nel populismo demagogico...”. In alcuni centri nevralgici delle città ha posto una lapide rivolta a chi passa di là, in alcune piazze le luci aumentano d'intensità ogni volta che nasce un bambino, 500 lampade si illuminano ogni volta che un fulmine cade sul territorio italiano.

I premiati:

Stefana Dilova, The Narrated Urban Curtains

Greta Bimonte, Via Uliveta n° 6 – 40126, Bologna

Colophon:

Plutôt la vie... plutôt la ville Premio Roberto Daolio per l’arte pubblica / [RELAZIONI] 4. 5. Edizione / 2017 2018

Promosso e sostenuto da: Famiglia Roberto Daolio, /little constellation/, Accademia di Belle Arti di Bologna. Con il contributo di: Programma europeo Erasmus+

Comitato di selezione dei progetti: Stefano Daolio, Antonio Pascarella, Rita Canarezza & Pier Paolo Coro /little constellation/, Alessandra Andrini, Maria Rita Bentini, Elisa Del Prete, Gino Gianuizzi, Eva Marisaldi, Roberto Pinto, Mili Romano

Pubblicazione a cura di: Maria Rita Bentini, Gino Gianuizzi, Mili Romano

Editing: Federica Cimatti

Traduzioni: David Smith

Progetto grafico: Luigi Raffaelli

Editore: Fausto Lupetti Editore

Immagini in allegato: foto di Roberto Daolio e dei due progetti di Stefana Dilova e Greta Bimonte, vincitrici dell’edizione 2018 del Premio