KP Brehmer
Prima mostra personale in Svizzera di KP Brehmer (1938 – 1997) negli spazi della galleria.
Comunicato stampa
La Galleria Allegra Ravizza è lieta di presentare la prima mostra personale in Svizzera di KP Brehmer (1938 – 1997) negli spazi della galleria.
Kp Brehmer nasce a Berlino nel 1938 e si forma a Düsseldorf come artista grafico. Fa parte sin da subito del “Realismo Capitalista” tedesco, contribuendo in maniera decisiva alla creazione della Pop Art della Germania Ovest, ponendosi domande sulla nascente società di nuovi consumatori nati nel dopoguerra. Sebbene non affiliato a nessun partito, il suo lavoro si fonda su un dilemma politico ben preciso: in che modo si può mobilitare l'arte come veicolo per fare politica quando le catastrofi storiche degli anni a precedere hanno corrotto e modificato l’idea stessa di politica? Definire Brehmer come artista “politico” sarebbe perpetuare la divisione tra il “fine” che l’opera stessa dovrebbe avere e il medium che l'arte politica dovrebbe superare. Questa sua forte intelligenza dialettica e consapevolezza, supera queste distinzioni categoriali intrinseche nell’arte stessa manifestandosi con evidenza nella sua scelta di utilizzare medium riproducibili e serializzati come stampe, libri, cartoline, francobolli, edizioni, display e film.
L’opera di KP Brehmer è improntata su un rigoroso lavoro sulla nozione di codice. Ogni opera si genera attraverso un automatismo o una serie di regole che l’artista impone a se stesso. Le opere che ne derivano esistono quindi non grazie a un esercizio di maniera ma, al contrario, grazie a una sua limitazione.
KP Brehmer trasformava elementi dal significato neutro in illustrazioni precisissime della situazione sociale del suo tempo, mostrando visivamente gli impatti che il capitalismo, le guerre, le produzioni di massa, i mass media, hanno avuto sulla nostra società. Dai primi anni '60 fino alla sua morte, i suoi lavori hanno messo in discussione l'impatto delle immagini dei media e delle produzioni di massa sulla popolazione, in particolare sulla Repubblica Federale Tedesca. Il suo tentativo come artista è stato quello di incoraggiare il suo pubblico ad adottare un atteggiamento indipendente e di sviluppare un proprio pensiero nei confronti dei media controllati dal capitalismo.
Per raggiungere questo obiettivo, fin dalle sue primissime produzioni artistiche, KP Brehemer utilizza materiali illustrativi presi dalle più comuni pubblicità, dalle propagande politiche del tempo e della recente storia, sotto forma di poster, riprese televisive pubblicitarie e riviste giornalistiche, e rielaborando questi materiali in forma grafica, dipinti, edizioni cartacee, libri e film. I suoi codici gli hanno permesso di dare vita a nuove immagini fatte di significati intrinseci e riferimenti ben precisi.
Si appropriò delle estetiche più comuni delle vetrine, dei francobolli e dei diagrammi statistici, ricodificandoli con cambiamenti di significato per rendere visibile al pubblico i modi in cui funzionano su di noi i teaser di vendita o le edizioni di stato e tutti i mezzi di informazione. Ovvero le manipolazioni che ogni giorno subiamo involontariamente attraverso i mass media.
La mostra vuole dare luce al lavoro di un artista che è stato precursore dei nostri tempi, con sottile ironia e immensa lungimiranza, mostrando alcuni dei suoi più iconici lavori a partire dal 1967 al 1979.
BIOGRAFIA
KP Brehmer nacque a Berlino il 12 settembre 1938.
Nel 1959 si laureò come incisore e iniziò fin da subito a realizzare le prime incisioni e acqueforti. Tra il 1959 e il 1961 studiò grafica presso la Werkkunstschule a Krefeld. Successivamente iniziò a utilizzare pellicole fotografiche, radiogrammi e stampe a blocchi e continuò i suoi studi grafici presso l’Accademia Kunstakademie di Düsseldorf, dove lavorò fino al 1963.
Dopo un anno di residenza a Parigi, dove lavorò presso l’atelier di Stanley Willian Hayter, tornò a Berlino e si dedicò a diversi progetti: creò inizialmente alcuni lavori grafici, e tra il 1966 e il 1967 produsse la serie di francobolli, l’anno successivo si concentrò sui colori, le scale e i paesaggi ideali, mentre alla fine degli anni Sessanta si concentrò sulla produzione di film.
A partire dagli anni Settanta KP Brehmer lavorò su opere a colori di natura geografica, demografica e sociografica e sempre nello stesso anno iniziò ad insegnare presso l’Università delle Belle Arti di Amburgo, dove mantenne la cattedra fino al 1997. Nel 1973 ebbero inizio i suoi primi esperimenti sulle immagini termiche e, poco dopo, sui soundscape, a cui lavorò fino agli anni Ottanta.
Tra il 1987 e il 1988 è stato docente ospite presso la China Academy of Art di Hangzhou.
KP Brehmer morì il 16 dicembre 1997 ad Amburgo.