Agostino Bergamaschi / Paolo Brambilla – Mandragola
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Due artisti che interpretano il nuovo spazio della galleria come un palcoscenico, dove le loro opere fungono da scene e personaggi di una drammaturgia aperta alla contaminazione: la Galleria Massimodeluca verrà così trasformata da Mandragola, mostra bi-personale di Agostino Bergamaschi e Paolo Brambilla, a cura di Marina Bastianello.
Comunicato stampa
Due artisti che interpretano il nuovo spazio della galleria come un palcoscenico, dove le loro opere fungono da scene e personaggi di una drammaturgia aperta alla contaminazione: la Galleria Massimodeluca verrà così trasformata da Mandragola, mostra bi-personale di Agostino Bergamaschi e Paolo Brambilla, a cura di Marina Bastianello.
La mandragola è una radice magica considerata fin dall’antichità come una creatura a metà tra regno vegetale e animale. Il suo urlo letale e le sue proprietà curative la pongono in uno stato di ambivalenza tra la vita e la morte, tra il pauroso e il fiabesco diventando l'immagine di riferimento che accomuna le poetiche opposte e, allo stesso tempo, parallele di Bergamaschi e Brambilla.