Informazioni Evento

Luogo
FATTO AD ARTE
Via della Moscova, 60, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
06/04/2019

ore 18

Curatori
Marinella Paderni, Salvatore Arancio
Generi
design, arte contemporanea

L’ISIA Faenza Design & Comunicazione inaugura negli spazi della Galleria Fatto ad Arte di Milano la mostra La Ceramica Parallela, a cura dell’artista Salvatore Arancio e di Marinella Paderni, direttrice dell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche faentino.

Comunicato stampa

Sabato 6 aprile 2019, in occasione della Milano Art Week, l’ISIA Faenza Design & Comunicazione inaugura negli spazi della Galleria Fatto ad Arte di Milano la mostra La Ceramica Parallela, a cura dell’artista Salvatore Arancio e di Marinella Paderni, direttrice dell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche faentino. La mostra – risultato del workshop condotto da Salvatore Arancio con otto studenti del Biennio Specialistico di Design del Prodotto di ISIA Faenza – si concluderà il 14 aprile, al termine della Milano Design Week 2019.

Il titolo della mostra è ispirato a La botanica parallela, volume del 1976 concepito dal pittore, scrittore e illustratore Leo Lionni come un trattato di una scienza inesistente, un viaggio nell’immaginario, che esponeva un materiale interamente inventato nella forma di un plausibile manuale scientifico.

La natura “parallela” dell’esposizione si rivela negli elementi dai lineamenti biomorfi costitutivi delle colonne che dominano lo spazio: gambi di tavolini da caffè, stampati in ceramica 3D e poi smaltati con colori pastello che, impilati l’uno sull’altro, danno origine a sculture totemiche di ispirazione metareale. Un paesaggio fantastico, composto da forme organiche che sembrano uscite dall’ingannevole trattato di botanica di Lionni, ma che invece sono frutto della fantasia e della creatività degli otto studenti del Biennio Specialistico di Design del Prodotto di ISIA Faenza, che hanno partecipato al workshop condotto e curato da Salvatore Arancio.

Rispecchiando il modello didattico universitario dell’ISIA, il progetto espositivo spinge gli studenti a operare oltre la propria “comfort zone”, combinando il mondo dell’arte con quello del design, e progettando sculture che sono al tempo stesso degli elementi di arredo. “In questo modo” – sottolinea Salvatore Arancio – “si conferisce una funzione pratica alle sculture, che allo stesso tempo sono concepite come una specie di distopica mutazione di forme organiche”.

Accanto ai totem, saranno esposte le maquette originali in ceramica modellate a mano dagli studenti e smaltate con una texture di colori cangianti.

Su una delle pareti invece, una videoanimazione, creata estrapolando elementi dal processo progettuale 3D, riproduce un immaginario paesaggio naturale, inabitato da forme organiche che ci trasportano in mondi distanti e distopici.

“Il 2019 è un anno importante per l’ISIA di Faenza, punta di diamante nell’ambito delle istituzioni universitarie che formano i designer del futuro – commenta Giovanna Cassese, Presidente di ISIA Faenza, – un anno in cui, tra l’altro, l’ISIA inaugura la sua nuova Biblioteca di design “Bruno Munari” ed è invitato al Salone Satellite di Milano. Il workshop con Salvatore Arancio, artista sulla scena internazionale dell’arte, riporta l’attenzione sulle grandi possibilità della ceramica quale materiale privilegiato delle arti e del design e segna la nuova politica culturale dell’istituzione nel recupero del suo genius loci. Il lavoro ha rappresentato per gli allievi del biennio la possibilità di riaprire il dibattito sugli statuti fondativi della disciplina del design in tutta la sua affascinante complessità, ripensando alla centralità del laboratorio come luogo eminente del pensiero e della ricerca. E così è scaturita una produzione di grande originalità, frutto di sperimentazione e di un dialogo sempre nuovo tra arti e tecnologia, tra creatività e riproducibilità anche grazie alle nuove tecnologie del 3D, ed è nata La Ceramica Parallela, un progetto innovativo che si fa mostra e che avrà esiti fecondi”.

“Il lavoro di un artista di notevole valore dentro l’ISIA, quale Salvatore Arancio, ha permesso ai nostri studenti di praticare quel modello di formazione che, proprio cent’anni fa, fondò il Bauhaus e che ancora oggi si dimostra essere il più illuminante ed efficace nello sviluppo dei futuri designer e delle Industrie Culturali Creative.” – aggiunge Marinella Paderni, Direttrice di ISIA Faenza – “La ceramica è tornata all’attenzione dei creativi di tutto il mondo per la sua capacità di unire un sapere antichissimo con la ricerca tecnologica più nuova e questo progetto ne mostra le possibilità presenti e future. La ceramica 3D è tra le tecniche più esplorate oggi all’interno del nostro istituto”.

Accompagna il progetto espositivo, un catalogo in italiano e inglese edito da Corraini Edizioni con testi di Salvatore Arancio, Giovanna Cassese, Daniela Lotta, Marinella Paderni, Marco Tonelli.

La mostra è promossa in collaborazione con WASP, sponsor tecnico e azienda leader nel settore della stampa 3D, con le istituzioni Ente Ceramica Faenza, Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza e il Contamination Lab di Faenza.

ISIA Faenza Design & Comunicazione è un’istituzione universitaria di primo piano nel mondo della creatività e della progettazione contemporanei che, fin dalla sua fondazione, opera nell’ambito dell’Alta Formazione del design. Grazie anche alla nuova governance di Giovanna Cassese e Marinella Paderni, sta sviluppando un dialogo sempre più serrato tra formazione, ricerca, produzione e valorizzazione della cultura del design con una particolare attenzione al tema della ceramica.

Salvatore Arancio è nato a Catania nel 1974 e vive tra Nizza e Londra dove ha studiato fotografia al Royal College of Art. Tra le mostre personali e collettive più recenti: Surreal Science: Loudon Collection with Salvatore Arancio, Whitechapel Gallery, Londra (2018); Biennale Ceramica – 60° Premio, Faenza, MIC, Faenza, (2018); Synthetic Landscape, Weston Park, Ludlow, UK (2017); Our generations of Italian ceramics and the Faenza Prize, Gyeonggi International Ceramic Biennale, Icheon, Corea (2017); Tropical Hangover, Tenderpixel, Londra, (2017); Evolutionary Travels, Foundación Arte, Buenos Aires, Argentina (2016); Travelling Circular Labyrinths, Museo Civico di Castelbuono, Castelbuono, Palermo, (2016); Oh Mexico!, Kunsthalle Winterthur, Winterthur, Svizzera (2016); Teleonomy, Cafe Oto, Londra (2016); Fashioned to a Device Behind a Tree, Camden Arts Centre, Londra (2015); The London Open 2015, Whitechapel Gallery, Londra (2015); Une Taxonomie des Sens et des Formes, Centre d’art contemporain La Halle des bouchers, Vienne, Francia (2015); Project 09: Salvatore Arancio, Contemporary Art Society, Londra (2015); The First Humans, Pump House Gallery, Londra (2015); Birds, Cinéphémère, FIAC, Parigi, Francia (2014); The Hidden, Ensapc Ygrec, Parigi (2014); Cathedral, AV Festival, Northern Gallery For Contemporary Art, Sunderland, UK (2014).

Ente Ceramica Faenza è una associazione nata nel 1977 per promuovere la ceramica di Faenza a livello internazionale e il dialogo con i ceramisti di tutto il mondo. Faenza è una città che da secoli intreccia la propria storia con la ceramica. Oggi sono presenti sul territorio botteghe, atelier, laboratori e artisti che lavorano la ceramica, sviluppando un dialogo tra la tradizione e i linguaggi della contemporaneità: Ente Ceramica Faenza organizza eventi e progetti per valorizzare questa identità ceramica in continuo movimento.

Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza è la continuazione ideale e storica della Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza, la cui istituzione fu promossa nella seconda metà del secolo XV dal Beato Bernardino da Feltre, frate minore di San Francesco. La Fondazione, ente di natura giuridica privata senza fini di lucro, opera al servizio del territorio faentino e del suo comprensorio con fini di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico, utilizzando i proventi del proprio patrimonio, frutto della laboriosità delle stesse popolazioni faentine. I settori di attività della Fondazione, ai quali si affianca la tradizionale attività di beneficenza e di tutela e assistenza delle categorie sociali deboli, sono molteplici e spaziano nei campi dell'arte, della conservazione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali e dei beni ambientali, nonché dell'istruzione dell’innovazione e della sanità. A questi, si aggiunge la valorizzazione delle varie espressioni dell'attività di volontariato, nonché il sostegno di iniziative idonee a promuovere direttamente lo sviluppo economico del territorio faentino e la crescita umana e sociale delle persone.

Contamination Lab è un pre-incubatore di impresa promosso dalla Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza con sede nello storico Palazzo Naldi, nel centro di Faenza, volto a favorire l’incontro tra giovani, studenti, ricercatori, formatori, istituzioni e aziende del territorio, allo scopo di coltivare e diffondere lo spirito imprenditoriale e facilitare la creazione di nuovi progetti vocati al tema dell’innovazione tecnologica, sociale e culturale. Contamination Lab è uno spazio aperto caratterizzato da un clima informale, in cui si può interagire e cercare collaboratori per i propri progetti. L’accesso tramite bando consente al team che propone un progetto, di essere ospitato e di fruire della struttura gratuitamente per un periodo massimo di 18 mesi potendo partecipare a servizi di formazione, tutoraggio e coaching con esperti, workshop tecnici su temi utili al perfezionamento del progetto e alla creazione dell’attività imprenditoriale, attività di confronto e networking con realtà presenti sul territorio.

WASP nasce nel 2012 su iniziativa di Massimo Moretti ed è un progetto incentrato sullo sviluppo della stampa 3D. Produce stampanti professionali con l’intento di incentivare uno sviluppo sostenibile e l’autoproduzione. E’ continua la ricerca sui materiali, strada che ha portato l’azienda a diventare leader nella stampa di ceramica e porcellana. Veloci e altamente precise, le Delta WASP consentono la realizzazione di una vasta gamma di prodotti. La mission è costruire case ecosostenibili a km 0 e nel 2018 è stata presentata la Crane WASP, stampante modulare con cui è stato realizzato Gaia, primo modulo architettonico generato dalla terra cruda e da scarti della catena alimentare.

Galleria Fatto ad Arte, fondata a Monza nel 1997, ha sviluppato un’intensa attività di ricerca, promozione, e divulgazione dell’eccellenza artigiana italiana attraverso: la realizzazione di opere uniche ed edizioni capaci di esaltare tutte le risorse della nostra tradizione italiana; l’organizzazione di mostre, seminari, articoli su riviste di settore per la valorizzazione del lavoro dell’artista-artigiano; la gestione di uno spazio commerciale e la presenza in manifestazioni fieristiche per promuovere l’incontro tra la cultura del progetto e la cultura del fare; la fondazione dell’Associazione Ad Arte con lo scopo di incoraggiare i giovani artigiani, artisti e le più recenti forme di autoproduzione, creando occasioni produttive, espositive e di vendita nella propria galleria.