Allan Kaprow – Words
È il 1962 quando Allan Kaprow organizza Words per la prima volta presso la Smolin Gallery di New York. Questo environment, un’opera partecipata multi sensoriale, si snoda in due sale.
Comunicato stampa
È il 1962 quando Allan Kaprow organizza Words per la prima volta presso la Smolin Gallery di New York. Questo environment, un’opera partecipata multi sensoriale, si snoda in due sale. Trascritte su carta o stampinate su drappi in tessuto, parole tratte da poesie, giornali, fumetti ed elenchi telefonici coprono i muri della prima stanza. I partecipanti vengono incoraggiati a rivisitare queste parole e aggiungerne altre scrivendole su pezzi di carta. Tre registrazioni riproducono un testo recitato da Kaprow, mentre lampadine rosse e bianche si accendono e si spengono ritmicamente. Anche le pareti della seconda stanza sono coperte di parole. Qui i partecipanti usano gessetti colorati appesi al soffitto per decorare i muri con immagini e messaggi. I visitatori possono anche scrivere su fogli fissati con fermagli a lenzuola appese al soffitto. Un fonografo sul pavimento riproduce sussurri appena udibili.
Alexander May e Zoe Stillpass reinterpretano Words per CONVERSO chiedendo a 100 artisti, scrittori e curatori di contribuire con una lista di 100 parole ciascuno. Queste verranno rielaborate da un software che le tradurrà e modificherà costantemente. Lo spazio verrà riempito dalla voce di un’intelligenza artificiale impegnata a recitare un testo in continua evoluzione. Pannelli bianchi copriranno il pavimento della chiesa e verranno decorati dai visitatori, i quali saranno ovviamente influenzati dalle parole recitate dall’AI. Questi supporti verranno progressivamente rimossi, impilati e rimpiazzati con nuove superfici pulite man mano che le parole satureranno lo spazio.
L’interazione di persone, cose, immagini, suoni, linguaggio umano e di programmazione darà così vita a una poesia polifonica.
Words è stato prodotto in collaborazione con l’Allan Kaprow Estate e Hauser&Wirth.
Con un un intervento grafico speciale di Allen Ruppersberg.
Opening: 6 Aprile 2019, 12 - 21
Chiesa di San Paolo Converso
Piazza S.Eufemia, 3 - 20122 Milano
••
Alla fine degli anni Cinquanta il pittore americano Allan Kaprow (b. 1927, Atlantic City - d. 2006, Encinitas) comincia a studiare l'azione nell'Action Painting in quanto componente fondamentale della pittura stessa. Con l'opera del 1959 18 Happenings in 6 parts, una serie di attività apparentemente casuali ma accuratamente coreografate, eseguite in collaborazione con John Cage e Robert Rauschenberg, Kaprow si dedica a una carriera costellata di opere temporanee, site-specific e intellettualmente rigorose che sfidano la commoditizzazione e che, in ultima istanza, danno vita alla performance e all'installation art. Inventore di Happening ed Environment, Kaprow incorpora elegantemente l'improvvisazione e la partecipazione del pubblico nel contesto del museo e della galleria, superandone i limiti tradizionali.