Al Madre è tempo di saldi. Collezione dimezzata, biglietto dimezzato per entrare al museo napoletano. E se ne vanno le opere prestate richieste dagli artisti…
A novembre mancano sette mesi, ma a Napoli – dalle parti di via Settembrini – sembrano sette anni, tali e tanti sono i problemi in cui versa il museo Madre. E che forse solo da novembre appunto, quando – dopo l’annunciato bando – ci sarà il cambio della guardia fra Cicelyn e il nuovo direttore, […]
A novembre mancano sette mesi, ma a Napoli – dalle parti di via Settembrini – sembrano sette anni, tali e tanti sono i problemi in cui versa il museo Madre. E che forse solo da novembre appunto, quando – dopo l’annunciato bando – ci sarà il cambio della guardia fra Cicelyn e il nuovo direttore, potrebbero imboccare una via di soluzione.
Intanto il museo cerca di barcamenarsi tirando avanti in mezzo ai marosi: e ricorre a una sorta di saldi di fine stagione. Da domani – mercoledì 18 aprile -, annuncia un comunicato, per consentire il disallestimento della mostra di Fausto Melotti e delle opere il cui prestito è terminato, il Madre manterrà temporaneamente aperti al pubblico il primo piano, dove sono esposte le opere site specific di Clemente, Paladino, Koons, Kapoor, Kounellis, Paolini, Serra, Fabro, Horn, Lewitt, Long e Bianchi.
In attesa del riallestimento, aperte anche le sale del secondo piano, dov’è in corso fino al 28 maggio la personale di Gerardo Di Fiore. Restano invece regolarmente in funzione i servizi biblioteca, bookshop e bar. In considerazione dei disagi, il biglietto d’ingresso al museo sarà temporaneamente ridotto alla metà.
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