Virginia Genta / Canedicoda – Camera magica
Camera magica è il luogo d’incontro tra Virginia Genta e Canedicoda. Uno scambio immaginativo raccolto, intimo da osservare con calma. Un ambiente confortevole popolato da visioni ed elementi dinamici disseminati nello spazio.
Comunicato stampa
Camera magica è il luogo d’incontro tra Virginia Genta e Canedicoda. Uno scambio immaginativo raccolto, intimo da osservare con calma. Un ambiente confortevole popolato da visioni ed elementi dinamici disseminati nello spazio.
Il mondo grafico apparentemente bidimensionale di Virginia Genta e quello tridimensionale di Canedicoda abiteranno dal 18 aprile al 4 maggio le ampie sale di Spazio Contemporanea.
Attraverso una relazione di sguardi posti in un dialogo frontale, gli universi dei due artisti andranno ad espandersi, permettendo ai visitatori di inoltrarsi nella superficie materiale che racchiude i loro immaginari, navigando da una dimensione all’altra.
Virginia Genta presenta il lavoro visivo che accompagna da anni il suo percorso musicale e Canedicoda realizza una nuova serie di Mochini site specific negli ambienti di Spazio Contemporanea.
Una selezione di grafiche, serigrafie, disegni, poster ed arazzi interagiscono con i Mochini, collage di legno e marmo in forma di sedute, sgabelli e panche da visione. Oggetti liberi gravitano nello spazio rivolgendo lo sguardo alle deli- cate e organiche raffigurazioni alle pareti. I disegni si manifestano e comunica- no con le rappresentazioni plastiche e materiche creando un’analogia valida in entrambe le direzioni.
Le opere attraverso una lingua astratto/visiva sussurrano racconti cangianti. L’ambiente sembrerà riempirsi di suono, voce, vita in equilibrio metamorfico.
Le composizioni di Virginia Genta e Canedicoda guidano l’osservatore in una visione densa e rumorosa, un’immersione fantastica, cromatica ed infine sonora.
I visitatori verranno invitati ad ascoltare le forme ed ad esplorare lo spazio entrando sintonia/sinfonia con Camera magica.
Durante il periodo della mostra In Fact and In Fiction e i due artisti cureranno un programma d’incontri ed appuntamenti:
- 18 Aprile ore 19:00 inaugurazione con performance musicale di Virginia Genta, Canedicoda e ritmi nascosti di David Vanzan
- 4 Maggio ore 15:00 laboratorio didattico di hand-lettering, creazione manuale di font, condotto da Virginia Genta
- 4 Maggio ore 19:00 finissage
Canedicoda (1979) è un designer che, prendendo spunto da una precisa e personale idea di disegno, spazia trasversalmente tra arte, musica, creazione di abiti ed ambienti. Il disegno, dunque, come matrice: come se potesse prendere più forme, non solo sulla carta, ma concretizzarsi attraverso altri materiali ed incrocia- re altri utilizzi. Disegnare suoni, suonare ambienti, vestire spazi, indossare segni.
Il motore del lavoro plastico di Canedicoda è una volontà di manualità motivata dal desiderio profondo di realizzare, plasmare e saper costruire da sé. Una pratica che si nutre dell’intimità propria all’atto del “disegnare liberamente”, ricreato in modalità diverse ed allo stesso tempo tutelato nella sua purezza. Velati dietro una dimensione estetica non sempre rifinita, si muovono un’anima naturale e un tropismo verso l’essenza degli oggetti e la loro possibile unità. Ha collaborato con Museion, ViaFarini, M HKA, Fondazione Bonotto, Xing, Le Dictateur, C2C, Netmage Festival, Live Arts Week, Istituto Svizzero, Marselleria e svariate situazioni dai toni più o meno istituzionali.
Virginia Genta (1984) è un’artista visiva e musicista. Inizia un intenso percorso musicale a partire dal 2004 nell’ambiente sperimentale underground come sassofonista/polistrumentista. Insieme a David Vanzan, forma Jooklo Duo. Regolarmente collaborano con altri musicisti evolvendosi in nuove forme come Neokarma Jooklo Trio, Golden Jooklo Age, Jooklo Finnish Quartet, New Jooklo Age. Gli innumerevoli progetti la portano a viaggiare instancabilmente in Europa, Stati Uniti, Cana- da e più recentemente in Asia. Tra le collaborazioni: Mette Rasmussen, Thurston Moore, Brandon Lopez, Riccardo Sinigaglia, Francesco Cavaliere, Chris Corsano. Parallelamente sviluppa una sua ricerca sull’immagine, focalizzandosi su grafiche ed artwork finalizzati all’ambito musicale con uno spiccato interesse verso la creazione manuale di caratteri tipografici. Il disegno è una costante, la sua pratica artistica diventa elemento vitale, paesaggio domestico: creature e uni- versi fantastici prendono forma, suoni ipnotici e misteriosi si trasformano in visioni ed immagini. E’ un disegno basato sulle potenzialità infinite della linea e del punto, di preferenza scarno dal punto di vista cromatico, profondamente bidimensionale e in qualche modo affine all’approccio grafico asiatico, che aspira alla perfezione nella spontaneità gestuale.
IN FACT AND IN FICTION
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