Gli opposti di Veronica Paretta e Alberto Marci. A Cagliari
Spazio InVisibile, Cagliari ‒ fino al 26 aprile 2019. In un dialogo sui dualismi universali, gli artisti cagliaritani Alberto Marci e Veronica Paretta si misurano accomunati dal colore nero.
È un sottile gioco di opposti, di tensioni e rimandi, la bipersonale attraverso la quale Alberto Marci e Veronica Paretta, entrambi nati a Cagliari nel 1985, si confrontano. Bene e male, luce e oscurità, vita e morte, giorno e notte, maschile e femminile sono gli aspetti sviscerati dal raffronto, dal momento che qualcosa esiste solo in relazione al suo opposto. È infatti impossibile cogliere la luce se non è presente la sua antitesi, ovvero l’ombra, e viceversa.
E questo gli artisti lo hanno ben capito e restituito nel progetto curato da Ilaria Medda. Quattro grandi opere su tessuto e una serie di piccole opere su tela realizzate a quattro mani, dove è il nero a farla da protagonista alludendo al lato oscuro dell’umanità, dialogano tra loro fra contrapposizione e armonia. Perché l’armonia dei contrari decreta ordine in un continuo gioco di opposti.
Ed ecco che i segni sinuosi e ondeggianti di Veronica Paretta sono il pretesto per esplorare la potenzialità espressiva della linea con l’obiettivo di mettere ordine al caos, mentre Alberto Marci, attraverso la candeggina, lascia emergere il segno sciogliendone i contorni ripristinati solo dalla sovrapposizione di pittura e tecniche a stampa. Il tutto per riflettere sul concetto di dualismo tra complementarità e opposizione.
‒ Roberta Vanali
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