Conto alla rovescia neorealista. Danilo Sciorilli a Torino

Cinema Massimo, Torino ‒ fino al 30 aprile 2019. Il Museo Nazionale del Cinema di Torino coinvolge per la prima volta gli spazi comuni del Cinema Massimo con la personale “The Big Crunch” di Danilo Sciorilli. Un percorso espositivo inedito nella città, che comprende sia le bacheche esterne al cinema (con due disegni-locandina), sia la proiezione nella sala (con una videoinstallazione site specific composta da circa 13mila fotogrammi realizzati dal giovane artista abruzzese).

Alla base delle opere di Danilo Sciorilli (Atessa, 1992) c’è quello che Fellini avrebbe definito un cinema di forte impronta personale, intuibile e riflessivo. “Osservare la realtà con onestà – ma qualunque tipo di realtà: non solo la realtà sociale, ma anche quella spirituale, metafisica, tutto quanto l’uomo ha dentro di sé”; un vademecum che l’artista ha interiorizzato e che restituisce all’osservatore con diverse manifestazioni – disegni, fotogrammi – insistendo sull’idea di rappresentazione di sé (le locandine come autoritratti) e sul concetto di tempo (e quindi di attesa, di fine, di morte). L’intrattenimento si fonda sulla decontestualizzazione del film, che da prodotto “di massa” viene plasmato in proiezioni di un solo soggetto artistico; ovvero in riproduzioni che strenuamente recitano e soprattutto che riescono a vivere per sempre.

PAROLA A SCIORILLI

Questi poster in realtà sono poster di film che non esisteranno mai, ma che in un altro senso sono i poster del film della vita. Tutta la mostra si regge sui concetti di attesa e di assenza. Anche la proiezione in sala, infatti, si rivela agli spettatori essere un countdown infinito. Una scritta in alto recita “next projection in” e sotto le cifre da dieci minuti arrivano a zero invitando ad aspettare l’inizio del film. Film che non arriva mai, visto che il conto alla rovescia ricomincia da capo ogni volta. La questione del tempo è quindi centrale: mi interessava poter guardare il tempo, poter riflettere sullo scorrere incessante di quegli stessi minuti che si rincorrevano ripetendosi. Il film è il conto alla rovescia stesso”, afferma l’artista.

Danilo Sciorilli, The Big Crunch. Museo Nazionale del Cinema, Torino 2019

Danilo Sciorilli, The Big Crunch. Museo Nazionale del Cinema, Torino 2019

TRA REALTÀ E FINZIONE

Un conto alla rovescia che dissolve la soglia tra realtà e finzione, tra vita e opera. Pur utilizzando un mezzo espressivo che pare aver esaurito parecchie sue potenzialità, Sciorilli rifiuta il set codificato di regole accettabili e oggettive per scoprire, assecondare e chiarire il progressivo impadronirsi della propria esistenza – un’esistenza che, come nel cinema neorealista, mantiene un atteggiamento di umiltà nei confronti delle sue eloquenti capacità.
È importante, per il mio lavoro, il confronto con il mondo del quotidiano e non esclusivamente con il mondo dell’arte. La mostra mi ha dato questa possibilità – e sto già progettando la prossima in uno spazio totalmente diverso. Vorrei augurare a tutti i lettori di Artribune di vivere la vita come fa un protagonista del grande schermo: lui non ha paura della fine, non se ne cura perché quello che conta è il film e non cosa ci sia dopo i titoli di coda. Auguro la stessa cosa anche a me”.

Federica Maria Giallombardo

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Federica Maria Giallombardo

Federica Maria Giallombardo

Federica Maria Giallombardo nasce nel 1993. Consegue il diploma presso il Liceo Scientifico Tradizionale “A. Avogadro” (2012) e partecipa agli stage presso l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Biella (2009-2012). Frequenta la Facoltà di Lettere Moderne presso l’Università degli Studi…

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