Bivacco

Informazioni Evento

Luogo
ISOLA DI SAN SERVOLO
Isola Di san Servolo , Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

L’installazione è sempre visitabile tutti i giorni con orario libero

Vernissage
10/05/2019

ore 18,30

Curatori
Christiane Rekade
Generi
arte contemporanea

In occasione della 58. Biennale d’Arte di Venezia, un vecchio bivacco alpino vola dalle montagne e atterra sull’isola di San Servolo, per ospitare le opere originali di sette emergenti artisti altoatesini.

Comunicato stampa

Bivacco
San Servolo
Isola di San Servolo 1
30124 Venezia
Inaugurazione: Venerdì, 10 maggio alle ore 18.30
Mostra: 11.05. – 30.09.2019
Orario d’apertura: visitabile tutti i giorni con orario libero
Artisti: Jacopo Candotti, Nicolò Degiorgis, Hannes Egger, Julia Frank, Simon Perathoner, Leander Schönweger, Maria Walcher
Concepito da Hannes Egger
Curato da Christiane Rekade
Organizzazione: Associazione ArtintheAlps Verein

Bivacco (Foto: Flyle)

“BIVACCO”
Un rifugio d’alta montagna a Venezia.
In occasione della 58. Biennale d'Arte di Venezia, un vecchio bivacco alpino vola dalle montagne e atterra sull'isola di San Servolo, per ospitare le opere originali di sette emergenti artisti altoatesini.

Nel 2019 ricorre il centenario dalla stipula del trattato di Saint-Germain, che divise il Tirolo attribuendo all’Italia l'Alto Adige. In questa ricorrenza l'Associazione ArtintheAlps Verein presenta al pubblico internazionale, in occasione della 58a Biennale d’Arte di Venezia, un progetto concepito dall’artista Hannes Egger e intitolato “Bivacco”. Ad un originale vecchio bivacco d’alta montagna, rappresentazione fisica di un ideale rifugio alpino, viene attribuito il compito di rappresentare la vocazione di luogo aperto e transfrontaliero che caratterizza l'Alto Adige/Südtirol quale terra di passaggio e scambio, ma anche di accoglienza, a cavallo e a superamento dei confini.
I bivacchi sono generalmente posizionati lungo i percorsi in alta quota, dove lo sforzo e il pericolo sono maggiori, dove la meta non è stata ancora raggiunta, dove la scalata deve ancora incominciare, prima della destinazione finale. Di colore vivo per essere ben visibili, sono un punto intermedio tra la partenza e l'arrivo, sempre aperti per offrire riparo, rifugio, riposo e tranquillità. Questo bivacco è stato trasferito dalle Alpi alla laguna veneta, ma la nuova collocazione a San Servolo viene a trovarsi nuovamente al centro di una direttrice di transiti, commerci e migrazioni, quella che storicamente ha plasmato la vita di Venezia. Il viaggio stesso che il bivacco compie è inoltre parte significativa e integrante del progetto e verrà documentato con un video. Sette artisti altoatesini/sudtirolesi animeranno l’installazione planata sull’isola di San Servolo come un UFO. La scelta curatoriale di fondo muove ha spinto gli artisti a interpretare con le loro opere il duplice livello del concetto di “Bivacco”. Il primo è quello “fisico”, con opere pensate per interagire con l’architettura, i materiali, la funzione e lo spazio limitato del bivacco in sé. Scaturiscono per reazione e interazione con la mera struttura fisica di questo rifugio, per completarne o ridefinirne la materialità. Il secondo livello è quello “rappresentativo”, ovvero dei significati che “Bivacco” vuole comunicare come luogo intimo e di riflessione, ma anche di rifugio sempre aperto come luogo di incontro, di interazione, di contaminazione culturale. Il bivacco prescelto per assolvere al suo compito emblematico ed evocativo è un prestito del famoso alpinista Reinhold Messner. Costruito nel 1972, era situato oltre i 2500 mt di altitudine, molto vicino al confine fra Italia e Austria. Ora fa parte del circuito espositivo dei Messner Mountain Museum.
Il bivacco è intitolato a Günther Messner, fratello di Reinhold, morto tragicamente al suo fianco durante la spedizione del Nanga Parbat nel 1970. Per la mostra è stato oggetto di un restauro da parte del medesimo artigiano che quasi 50 anni fa, lo aveva costruito.

La curatrice è Christiane Rekade (*1974 San Gallo, CH) ha studiato storia dell’arte a Basilea e Dresda, laureandosi presso l’Università Humbolt di Berlino. Dal 2016 è direttrice artistica di Kunst Merano Arte. Nel 2016 ha co-curato con Francesca Boenzi la 1° edizione della Biennale Academiae al forte di Fortezza. Dal 2012 è stata collaboratrice e dal 2015 direttrice del Michel Majerus Estate di Berlino. Ha organizzato i programmi di spazi espositivi come OSLO10 a Basilea (CH) e del Programma KURATOR a Rapperswil (CH). Ha realizzato vari progetti indipendenti ed è stata co-curatrice di Eurasia al MART Rovereto in 2008.
L’organizzazione è a cura dell’Associazione ArtintheAlps Verein.
Nasce a Bolzano nel 2015 per impulso di personalità del mondo culturale e imprenditoriale di Bolzano,
Trento e Innsbruck, accumunati dalla passione per la cultura e l’arte. Promuove attività e manifestazioni culturali nel campo dell’arte visiva, sia in ambito regionale per la valorizzazione degli artisti locali, sia in ambito internazionale per stimolare il dialogo interculturale. Ha realizzato presso il Museo provinciale di Franzensfeste (Bz) due edizioni di “ACADEMIAE – Youth Art Biennale”, biennale d’arte riservata agli allievi delle più importanti Accademie di Belle Arti d’Europa. L’ultima edizione è stata curata da Christian Jankowski, già curatore di “Manifesta 10”. L’Associazione ha curato e realizzato mostre presso la Galleria Civica di Bolzano e presso il locale Parco dei Cappuccini. Ha pubblicato cataloghi delle sue mostre.

“Bivacco” verrà ospitato dall' 11 maggio al 30 settembre 2019 nell’ampio e magnifico parco dell’Isola di San Servolo. L’installazione è sempre visitabile tutti i giorni con orario libero. (www.cittàmetropolitana.ve.it)L’isola di San Servolo si raggiunge da San Zaccaria “B”, con la linea diretta n. 20 del vaporetto. (www.act.avmspa.it.).
Il progetto sarà corredato da un catalogo con testi di Roberto De Martin, Hannes Egger, Hannes Obermair, Maxi Obexer, Christiane Rekade e Patrizia Spadafora.