Rothko in Lampedusa
Mostra d’arte contemporanea organizzata da UNHCR e co-curata da Luca Berta e Francesca Giubilei.
Comunicato stampa
La mostra intende alludere al legame ideale tra uno dei più grandi e celebri artisti del Novecento con gli individui anonimi che, in fuga da conflitti e persecuzioni, raggiungono le nostre coste a Lampedusa, un luogo simbolico che può essere descritto come il fulcro geometrico del Mediterraneo meridionale tra Europa e Africa.
Forse tra loro, e per estensione tra tutti quelli che sono rifugiati in tutto il mondo, potrebbe esserci il Rothko del XXI secolo.
Rothko in Lampedusa non è una semplice mostra ma una piattaforma di messaggi, opere d’arte, esperienze e storie personali. Il suo scopo è sfidare i visitatori ad abbandonare la visione mainstream di coloro che fuggono dai conflitti come di una minaccia per la nostra società e il nostro benessere – come un ingombro corporeo senza valore (cfr. Zygmunt Bauman, Vite di scarto). Il progetto vuole ispirare a riconoscere ogni rifugiato come un individuo con una storia, un carattere, un complesso di relazioni, capacità, aspettative, un patrimonio materiale e immateriale. Proprio come ognuno di noi.
6 artisti rifugiati scelti globalmente attraverso il network delle operazioni sul campo dell’UNHCR, presenteranno le loro opere in dialogo con quelle di 8 artisti internazionalmente affermati: Adel Abdessemed, Majid Adin, Ai Weiwei, Marwa Al Zarwhi, Christian Boltanski, Rasha Deeb, Mohamed Keita, Hassan Yara, Nalini Malani, Abu Bakkar Mansaray, Richard Mosse, Dinh Q Le, Artur Zmijewski, Ali Wakwak.