Passaggio a Nord-Est. Itinerari tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia
Complice la Biennale Arte appena inaugurata, gli occhi del mondo sono tutti puntati sul Veneto. Questo itinerario parte proprio da lì per raggiungere poi il Friuli, tra Udine, Pordenone e Trieste. Sulle orme di Sebastiano Ricci e dei fratelli Basaldella.
LA FONDAZIONE
A Venezia per la Biennale d’arte? Non perdete l’occasione di una fuga tra Veneto e Friuli, per riposarvi dalle fatiche delle scarpinate tra Padiglioni e mostre sparsi qua e là. Le occasioni, anche culturali, sono molteplici. A Vicenza, per esempio, inaugura la Fondazione Coppola, che prende il nome da Antonio, il collezionista deus ex machina del progetto e che si colloca nell’iconico Torrione di Porta Castello, uno degli spazi più importanti della città.
Questo nuovo avamposto per l’arte apre al pubblico con la personale di Neo Rauch e Rosa Loy, primizie nel nostro Paese.
LA MOSTRA
Cambiando registro, Belluno ospita, presso Palazzo Fulcis, la mostra Sebastiano Ricci. Rivali ed Eredi. Opere del Settecento della Fondazione Cariverona, che mette il famoso ciclo di opere cosiddette del Camerino d’Ercole (Caduta di Fetonte, Ercole al bivio ed Ercole e Onfale), a firma di Sebastiano Ricci, al centro di una ricognizione sui grandi del Settecento. Tra seguaci e avversari, allievi e sodali, sono molti gli artisti che furono influenzati dal Ricci e che animano il percorso curato da Denis Ton: da Jacopo Amigoni ad Antonio Pellegrini, da Giuseppe Diziani fino al nipote Marco. Quest’ultimo, si legge nei testi introduttivi alla mostra, “impresse al genere del paesaggio la stessa svolta che lo zio stava realizzando nel campo della pittura decorativa e di storia. Una vicenda, quella del paesaggio, in cui gli artisti bellunesi, sino all’Ottocento e a Caffi, daranno un contributo significativo”.
IL MUSEO
Spostandoci verso il Friuli e approdando a Udine, incontriamo il particolare e bellissimo museo Casa Cavazzini, galleria comunale donata dal collezionista, mecenate e filantropo Dante Cavazzini, restaurata da Gae Aulenti e operativa dal 2012. Un museo che nasconde un piccolo tesoro: le raccolte di quadri e sculture che attraversano i due secoli scorsi, e soprattutto – negli ambienti che furono abitazione di Cavazzini e in parte sede del suo negozio di tessuti ‒ gli arredi e le pitture murarie che l’artista Afro Basaldella, originario proprio di Udine, realizzò nel palazzo nel 1938. Nel museo si trovano anche una intera sala dedicata ai tre fratelli Basaldella (Afro, Mirko e Dino) e, al terzo piano, due notevoli collezioni: la Astaldi, dei coniugi Sante e Maria Luisa, con opere, tra gli altri, di Savinio, De Pisis, Rosai, Sironi, Cagli, Campigli, Doufy, e la curiosa collezione FRIAM, nata grazie al comitato italo-statunitense Friuli Arts and Monuments, a seguito del terremoto che devastò la regione nel 1976. Tra gli artisti che donarono le opere in quell’occasione, Willem de Kooning, Roy Liechtenstein, Sol LeWitt, Donald Judd, Frank Stella. Le loro opere sono visibili in quel gioiellino che ancora oggi è Casa Cavazzini.
www.civicimuseiudine.it/it/musei-civici/casa-cavazzini
IL FESTIVAL (I)
Bisognerà invece attendere un po’ e recarsi a Trieste per godersi qualche festival. Tra i più interessanti c’è il Trieste Photo Days, dal 25 al 27 ottobre, quest’anno con ospiti di eccezione quali Martin Parr e Nick Turpin. Il focus è sulla fotografia urbana, declinato attraverso mostre, libri, workshop che mettono al centro il tema della città e delle comunità. Questa manifestazione, nata nel 2014 e promossa da dotART, associazione culturale impegnata sugli stessi temi, è giunta ormai alla sesta edizione.
IL FESTIVAL (II)
Più o meno nelle stesse date (dal 29 ottobre al 3 novembre) e per la gioia dei nerd di tutto il Paese, si svolge il Trieste science+fiction festival, forse la manifestazione più importante in Italia dedicata al mondo della fantascienza, che qui si presenta in grande spolvero attraverso cinema, new media, letteratura, fumetti, musica, performing art e installazioni. Le candidature per partecipare sono ancora aperte, nella prossima stagione sarà reso noto il programma.
http://www.sciencefictionfestival.org/
MANGIARE E DORMIRE
Come in tutte le terre di confine, in Friuli troverete una commistione affascinante di esperienze e sapori. Nella città cantata da Umberto Saba (“Trieste è la città, la donna è Lina”), vi consigliamo il ristorante Nerodiseppia, gestito da Giulio e Valentina Cusma con, nomen omen, un occhio di riguardo ai prodotti ittici, o la Antica Trattoria Suban, 150 anni di onorata tradizione con digressioni nella cucina dalmata e carsica. Si dorme allo Urban Design Hotel, in città vecchia, progettato da Mauro Oliveti, che mixa alla progettazione in chiave contemporanea reperti archeologici rinvenuti in fase di ristrutturazione e design, con interventi di Simon Benetton e Moroso per sedute e arredi.
trattorianerodiseppia.com
www.suban.it
www.urbanhotel.it
‒ Santa Nastro
Articolo pubblicato su Grandi Mostre #16
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