Padiglione Poesia alla Biennale: immagini della performance clandestina dei Blare Out
Hanno fatto irruzione ai Giardini della Biennale decantando i componimenti di Andrea Zanzotto, per ricordare che anche Venezia è una poesia che va ascoltata e tutelata maggiormente
La 58. Biennale Arte di Venezia ha avuto nei giorni di pre-opening momenti dedicati a diverse performance (di cui vi avevamo raccontato qui). Ma l’11 maggio, giorno dell’apertura al pubblico, si è svolto un flash mob non previsto dai circuiti ufficiali della manifestazione. Dodici attori del gruppo Blare Out sono entrati come normale pubblico ai Giardini della Biennale, per poi iniziare a declamare – fino a gridarlo – Recitativo Veneziano di Andrea Zanzotto, un componimento citato anche in una scena del Casanova di Federico Fellini. Un luogo smaterializzato che hanno voluto chiamare “Padiglione Poesia”, inserendo proprio la poesia in ogni spazio dei Giardini. Nata da un’idea di Alessandro Burbank, questa performance non autorizzata ha voluto porre l’accento su un’ars poetica che non trova spazio al pari delle altre discipline quali arte, architettura, cinema, teatro, danza. Lo stesso vale per Venezia, una città fragile la cui incolumità è continuamente messa alla prova da grandi eventi, turismo di massa e incuria. Blare Out (letteralmente “alzare il volume”), nato nel 2012 da un gruppo di ex studenti delle Università Ca’ Foscari e IUAV, è un collettivo che si proclama composto da “artigiani della cultura, resistenti alla scarnificazione sistematica dei contenuti”. Le immagini della performance al Giardini della Biennale di Venezia.
-Giulia Ronchi
https://www.facebook.com/blare.out.ve/
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