È morto Paolo Fiorentino, il pittore dell’architettura silenziosa
Si è spento nella notte a poco più di cinquant’anni per un problema cardiaco. Il mondo dell’arte lo ricorda per le sue tele in cui raffigurava architetture e visioni urbane, oniriche e concrete allo stesso tempo.
Era nato nel 1965 a Roma Paolo Fiorentino, dove ha vissuto. Il mondo dell’arte lo ricorda per i suoi quadri che raffiguravano città e architetture surreali e metafisiche. Su sfondi a tinta unita si stagliano sospesi i suoi edifici dalle linee geometriche e dalle superfici opache o lucide. Sono gli elementi urbani dell’immaginazione collettiva, che nei dipinti di Fiorentino paiono reali e onirici allo stesso tempo. “Paesaggi urbani essenzializzati e rifiniti, che emergono come intarsi preziosi da sfondi bianchi luminosissimi oppure da un campo pittorico nero e notturno, hanno una medesima carica ambigua spiazzante e una forza espressiva concretissima”, ha scritto di lui la critica d’arte Barbara Martusciello. “Le sue panoramiche cittadine, soprattutto: bellissime e silenziose, abitate solo da se stesse, non sono troppo lontane dal clima di certi scenari filmici dove si attende che qualcosa accada e trasformi la trama colorandola a tinte fosche oppure surreali o, al contrario, dove non accade nulla perché il bello della storia è nella quotidiana normalità di uno scorrere del tempo per una volta, e finalmente, sottratto al ritmo sincopato della realtà esterna”. Questi soggetti pittorici sono stati riconosciuti e apprezzati dalla critica e dal pubblico, fino ad ottenere importanti riconoscimenti e acquisizioni, come quella fatta dalla Camera dei Deputati nel 1996 e dall’Agenzia per il Giubileo nel 2011.
LE MOSTRE DI PAOLO FIORENTINO A ROMA
Nel 1996 viene invitato alla XII Quadriennale d’Arte di Roma, dal titolo Ultime Generazioni: in questa occasione, la Camera dei Deputati acquista una delle tre opere esposte per collocarla nel Palazzo di Montecitorio. Nel 1998 partecipa alla Festa dell’Arte, presso l’Ex Mattatoio a Roma e alla mostra Profili di Roma al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università degli Studi di Roma La Sapienza. Ha esposto anche in siti archeologici, con I Giganti, Arte Contemporanea del 1999 nei Fori Imperiali, e in luoghi storici, come il Museo del Risorgimento, Complesso del Vittoriano di Roma con La Pittura Ritrovata dello stesso anno. Nel 2001 ha esposto un’opera a Cantieri Romani, alla Galleria Comunale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma; l’opera è stata acquistata dall’Agenzia per il Giubileo e destinata alla raccolta permanente della Galleria Comunale stessa. Tuttavia, ha esposto anche fuori dalla Capitale, con mostre personali e collettive presentate in Francia, Portogallo, Svizzera, Libano, Giordania, Egitto, Turchia, Australia, Croazia e Serbia.
ALTRE MOSTRE E RICONOSCIMENTI
Alla fine del 2001 Bvlgari lo ha invitato presso il Tokyo International Forum, il Kyoto Takashimaya e l’Isetan Tokyo Museum, in Giappone. Nel 2002 vince il Premio Michetti (LIII edizione), presso il Palazzo San Domenico-Museo Michetti, in Francavilla al Mare. Nel 2003 espone in prestigiose location, come l’istituto di Santa Maria della Pietà, in occasione della 50esima Biennale Arte di Venezia, nel palazzo del Parlamento Europeo di Strasburgo e nel Palazzo della Promotrice delle Belle Arti di Torino. Nel 2011, a Romberg Arte Contemporanea di Latina, è stata organizzata la sua mostra personale Betunium, mostrando esiti essenziali e razionalisti in cui era approdata la sua ricerca sempre attenta alla forma, agli edifici, all’architettura con particolare attenzione alle suggestioni di quella prodotta in Italia, e non solo, tra le due guerre.
-Giulia Ronchi
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