Fabrizio De Andrè. Diamanti nascosti
In esposizione una preziosa selezione di immagini di Mimmo Dabbrescia, già fotografo dell’artista nel periodo 1969-1974 e di Paolo Ruffini, che ha fotografato De Andrè e la sua band durante il concerto del 1992 al Teatro Goldoni di Bagnacavallo.
Comunicato stampa
Rovistando tra mille oggetti, alcuni nascosti allo sguardo, si possono trovare “diamanti” ora dimenticati, ora scoperti a nuova luce. La mostra, qui proposta vuole dare al visitatore una sensazione, fatta di immagini, colori e forme della poetica e del pensiero di Fabrizio De André anche attraverso oggetti d’uso comune, strumenti musicali o copertine di LP originali autografati dal cantautore per ricordare, a vent’anni dalla scomparsa, l’opera artistica e il grande contributo intellettuale e morale che ha saputo donare. In esposizione anche una preziosa selezione di immagini di Mimmo Dabbrescia, già fotografo dell'artista nel periodo 1969-1974 e di Paolo Ruffini, che ha fotografato De Andrè e la sua band durante il concerto del 1992 al Teatro Goldoni di Bagnacavallo.
Una sezione è dedicata ad a una serie di opere d'arte create per questo momento speciale dai giovani e dai docenti del Liceo Artistico ravennate, dagli artisti Mauro Bartolotti e Sergio Staino.