Paolo Petrignani – Ludus

Informazioni Evento

Luogo
TEATRO FELLINI
Piazza Indipendenza , Pontinia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
07/06/2019

ore 19

Artisti
Paolo Petrignani
Curatori
Italo Bergantini
Generi
fotografia, personale

La rassegna “Scattoscenico” arriva al suo ultimo atto con la personale di Paolo Petrignani.

Comunicato stampa

La rassegna "Scattoscenico" arriva al suo ultimo atto con la personale di Paolo Petrignani. Curata da Italo Bergantini con la collaborazione della Romberg Arte Contemporanea e inaugurata 10 mesi fa con la mostra “Nicolosi 32” di Marcello Scopelliti torna al punto di partenza, quello del quartiere Nicolosi di Latina casualmente eletto a simbolo di questa ipotetica mappa visiva tracciata dai cinque autori che hanno partecipato al percorso di mostre fotografiche, per chiudere idealmente il cerchio sul nostro territorio. Attraverso le immagini di Angelo Giovannetti legate a una riflessione sul fenomeno migratorio, a quelle di Gabriele Rossi che ci hanno fatto meditare su quanto vale il terreno su cui viviamo e la poetica visione di Antonio Petrianni sul senso dei nostri elementi.
Scattoscenico -Atto Quinto-
Paolo Petrignani / Ludus
Petrignani ci propone una serie di fotografie nate per documentare un progetto di unione interculturale poi naufragato tra le maglie noncuranti del quotidiano.
In collaborazione con le associazioni Passepartout e Viridarium nell'estate del 2012 Petrignani fotografa a più riprese le attività di aggregazione messe in atto nel quartiere grazie al contributo a più voci di un gruppo eterogeneo di volontari. Ludus nasce 7 anni fa come progetto aggregativo trasversale pensato per convogliare nel quartiere Nicolosi bambini e adulti della città di Latina appartenenti a diverse etnie e ceti sociali. Le immagini in mostra raccontano delle attività ricreative svolte da un gruppo di bimbi. Attraverso il suo stile reportagistico asciutto e denso Petrignani ci parla dell'incontro con l'altro con una grammatica minima, composta, senza cedere alla spettacolarizzazione di alcune immagini contemporanee ma mettendosi al servizio delle emozioni. In una immagine della mostra un bambino ci da le spalle, è poggiato al muro, con un braccio si copre il volto e fa la conta del nascondino, osservando questa foto viene da chiedersi se scappare a nascondersi o rimanere li ad aspettare che si giri per imparare a conoscerlo meglio.