Ad Arezzo mostra-tributo di Mimmo Paladino a Piero della Francesca in 6 tappe
Oltre 50 le opere del maestro della Transavanguardia in un percorso che tocca sei storiche sedi aretine: dalla Fortezza Medicea alla Basilica di San Francesco che conserva le “Storie della Vera Croce” dell’artista rinascimentale
Una mostra diffusa in sei spazi storici indaga il rapporto tra uno dei più importanti artisti contemporanei e uno dei suoi “mentori”. Si tratta de La regola di Piero, la grande personale di oltre 50 opere che, ad Arezzo fino al 31 gennaio 2020, presenta l’omaggio di Mimmo Paladino (Paduli, 1948) – da sempre attratto dalla grande tradizione figurativa e filosofica italiana – al maestro rinascimentale Piero della Francesca. Voluta dalla Fondazione Guido d’Arezzo e dal Comune di Arezzo e curata da Luigi Maria Di Corato, l’esposizione aretina conferma quanto la lezione del pittore e matematico di Sansepolcro sia stata determinante per uno dei principali esponenti della Transavanguardia, non solo a livello estetico, ma anche metodologico e teorico. Ecco nel dettaglio le sei diverse sedi espositive, con due nuclei centrali rappresentati dalla Galleria comunale d’Arte Contemporanea e la Fortezza Medicea…
– Claudia Giraud
GALLERIA COMUNALE D’ARTE CONTEMPORANEA
La Galleria ospita una selezione di trentaquattro dipinti tra cui opere celebri come Suonno. Da Piero della Francesca del 1983 e ben due opere della serie Il principio della prospettiva del 1999, o il polittico inedito di diciotto elementi dal titolo Santi, realizzato dal 2016 al 2018, e che rappresenta una sorta di summa del pensiero di Paladino attorno al dipingere; sei sculture del nucleo dal titolo Architettura realizzate in materiali vari dal 2000 al 2002 e, tra le istallazioni, la recentissima Senza titolo del 2018, composta da bronzo, acqua e un magnifico video che ripercorre l’impegno di Paladino in ambito cinematografico, esposta solo a Napoli nel mese di dicembre 2018.
Galleria Comunale d’Arte Contemporanea
Piazza San Francesco 4
BASILICA DI SAN FRANCESCO
Nella piazza antistante la Galleria sulla quale si affaccia la Basilica di San Francesco (che conserva – nella cappella Maggiore – le Storie della Vera Croce), campeggia un grande “obelisco” votivo. L’opera, alta oltre venti metri, è ispirata ai Gigli di Nola – macchine processionali a spalla, oggi patrimonio UNESCO – ed è formata da numeri assemblati tra loro: un “monumento temporaneo” alla matematica, ma anche alla vocazione proto-scientifica dell’Umanesimo per la ricerca dell’esattezza, di cui i trattati di Piero sono un celebre manifesto.
Basilica di San Francesco
Piazza S. Francesco
FORTEZZA MEDICEA
Per la Fortezza è stato selezionato un nucleo di opere monumentali capaci di innescare una tensione drammatica non comune con la scabra natura degli spazi. Il percorso comincia, anche in questo caso, con un’opera degli anni Ottanta: si tratta di Senza titolo, un carro di bronzo del 1988 che trasporta venti teste, preziosi trofei di un corteo apotropaico che conducono all’interno della fortificazione. Tra le altre sculture monumentali presentate, spiccano i nove elementi di Vento d’acqua, sempre in bronzo, del 2005 già esposta al Museo di Capodimonte di Napoli e i giganteschi Specchi ustori realizzati nel 2017.
Fortezza Medicea
Viale Bruno Buozzi
EX-CHIESA DI SANT’IGNAZIO
L’istallazione dal titolo Dormienti, tra le opere più note e amate di Paladino, realizzata con Brian Eno nel 1999 per la Roundhouse di Londra, è qui riproposta in un nuovo allestimento nella chiesa sconsacrata di Sant’Ignazio.
CHIESA DI SAN DOMENICO
La grande croce in foglia d’oro Senza titolo del 2016 è un sottile omaggio al capolavoro giovanile di Cimabue nella Chiesa di San Domenico.
Chiesa di San Domenico
Piazza San Domenico
PORTA STUFI
Porta Stufi ospita l’installazione Elmo, una delle opere più note dell’artista, un bronzo del 1998 esposto nei maggiori musei del mondo che qui accoglie i visitatori in arrivo o in partenza, ricordando i fasti di un passato non ancora remoto, e le Bandiere del 2003 in alluminio, diciotto vessilli policromi collocati sulle mura.
Porta Stufi
Scale Mobili
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