Fotografa e donna rivoluzionaria. Tina Modotti a Jesi
Palazzo Bisaccioni, Jesi – fino al 1° settembre 2019. Una mostra a Jesi racconta la fotografa e rivoluzionaria di origini friulane emigrata negli Stati Uniti e poi trasferitasi in Messico, dove partecipò attivamente alla fervida vita culturale e politica che negli Anni Venti del Novecento animava il Paese.
È sempre stupefacente osservare quanto dell’autore rimanga impresso nelle foto, mezzi che potrebbero sembrare adatti a rappresentare l’oggettività. Raccontano invece soprattutto della donna Tina Modotti (Udine, 1896 – Città del Messico, 1942) le fotografie da lei scattate in Messico, della sua storia: la militanza politica, umana e sociale. Iniziata a questa attività dal suo compagno di vita, lo statunitense Edward Weston, anche lui fotografo, non esiterà ad abbandonarla per il crescente impegno nell’attivismo politico. Tina osserva le mani dei lavoratori, lo sguardo fiero delle donne indigene, i bambini poveri, gli amici intellettuali, compagni di idee rivoluzionarie, i segni di una nascente modernità urbana, la potenza collettiva delle folle, ma in tutte le immagini mostra se stessa: donna passionale e libera, indipendente, coraggiosa, che si fa travolgere dalla vita.
‒ Annalisa Filonzi
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Annalisa Filonzi
Laurea in Lettere classiche a Bologna, torno nelle Marche dove mi occupo di comunicazione ed entro in contatto con il mondo dell'arte contemporanea, all'inizio come operatrice didattica e poi come assistente alla cura di numerose mostre per enti pubblici e…