Mario Pandiani / Markos Tsomidis – Un luogo per conoscersi

Informazioni Evento

Luogo
GSF CONTEMPORARY ART
Galleria San Federico, 26 , Torino, Italia
Date
Dal al

da lunedì a sabato 16 | 19.30

Vernissage
26/06/2019

ore 18

Artisti
Mario Pandiani, Markos Tsomidis
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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Mostra di Mario Pandiani in collaborazione con l’artista greco Markos Tsomidis, dal titolo “Un luogo per conoscersi”, un insieme di differenti medium, installazione, pittura e disegno, volti a creare un percorso narrativo di forte originalità.

Comunicato stampa

Il 26 giugno inaugura presso gli spazi di GSF Contemporary Art la mostra di Mario Pandiani in collaborazione con l'artista greco Markos Tsomidis, dal titolo "Un luogo per conoscersi", un insieme di differenti medium, installazione, pittura e disegno, volti a creare un percorso narrativo di forte originalità.

Dal Nascondimento al Corpo

Un luogo per conoscersi parla di un tempo e un luogo, cioè di un evento, di qualcosa che accade da qualche parte.
-Luogo- identifica uno spazio, un contesto, ne delimita i confini, stabilisce le cose che stanno dentro il limite dato e considera le conseguenze dell’esclusione di altre cose, quelle che incontrando questo limite ne hanno una percezione, ma non sempre un accesso.
Come per strada, guardando qualcuno, una donna ad esempio, ne percepiamo i segnali che preludono a un’attrazione o all’indifferenza. Non sempre questi segnali aprono ad una relazione, restano allora incontri con luoghi più che con persone, imprimono tracce, ma non necessariamente scambio.
-Conoscersi- implica questo processo temporale di reciprocità, destinato a modificare le percezioni tra ciò che sta dentro e ciò che ne è fuori, processo che in virtù della forma data al limite proprio del luogo, accende l’attrazione, (o la repulsione), desidera parteciparvi in qualche modo, aprendosi a una relazione.
Un luogo per conoscersi racconta la formazione di questo processo, che dal contatto, (visivo o tattile), porta a una conoscenza e che, attraverso distanza e prossimità, anche estreme, conduce dal nascondimento al corpo.
Attrazione e repulsione sembrano essere le ragioni del conoscersi, a volte costringono a una scelta, o una rinuncia, altre volte convivono in modi scomodi o nell’astrazione della raffigurazione.
Tutte le immagini e le installazioni presentate in questa esposizione, definiscono il proprio limite, uno schermo che racconta la connessione con l’idea o il fatto che le hanno generate. Ci siamo trovati così ad affrontare sensazioni e contesti con pensieri e sentimenti diversi: riscatto, punizione, nostalgia, perdono, e anche, in qualche modo, il mistero della bellezza. Abbiamo voluto che ciascun pezzo ponesse in campo una scelta, un bersaglio, un’attenzione, ma non la comprensione ultima, che rimane nascosta anche ai nostri occhi.

Mario Pandiani
Markos Tsomidis

MARIO PANDIANI
Nasce a Torino nel 1957
Compie studi artistici diplomandosi presso il primo Liceo artistico, si diploma nel 1982 in illustrazione editoriale presso l’Istituto Europeo di Design di Milano.
Lavora come ritrattista e illustratore editoriale fino all’anno 1992, da questa data collabora con il laboratorio di restauro della Rava e c. srl svolgendo lavori di restauro, diventa socio nel 1994 con l’incarico di responsabile del laboratorio.
Dal 1994 collabora con il teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti producendo maschere, figure ed apparati scenici.
Dall’aprile 2000, avvia un laboratorio dove svolge lavori di restauro conservativo ed estetico e manutenzione di opere d’arte antiche, moderne e contemporanee.
Dal maggio 2000 all’aprile 2003 collabora alla “Compagnia Italiana Di Conservazione” con il ruolo di responsabile del laboratorio e redattore.
Ha insegnato restauro presso l’Istituto per i Beni Culturali di Venezia.
Dal 2006 lascia il restauro per dedicarsi all’attività artistica, da tempo coltivata in semiclandestinità.
La produzione segue due tracce distinte, quella propriamente visiva con assemblages di pittura, fotografia e collages di carta e oggetti, sculture e scatole ottiche e quella musicale con un ensemble ispirato alle esperienze artistiche e musicali degli anni ’60 e ’70.
Di se stesso dice: Sono nato il 31 dicembre quasi a mezzanotte, la soglia è da sempre il mio spazio vitale, quanto più è sottile tanto più si espande l’orizzonte dell’impossibilità che pratico da sempre. Il mio nome è nessuno.

Di Markos Tsomidis, suo alter ego, si sa poco o nulla, cresce nell’ambiente greco anatolico immigrato in Italia producendo allestimenti liturgici e macchine celibi, attività quest’ultima che confluisce naturalmente nella produzione attuale di Mario Pandiani.

Esposizioni.

Gallerie:
Galleria Davico Torino
Galleria dell’incisione Brescia
Galleria l’Affiche Milano
Galleria Wunderkammer Milano
Galleria Paolo Tonin
Galleria Riccardo Costantini

Manifestazioni:

Biennale di Venezia, 54 edizione Torino
The others Torino
Exibit Torino

Performances musicali:
Galleria Guido Costa Projects
Progetto strange fruit, in “Narrazioni Jazz” Torino