Leonardo Gensini – Partiture

Informazioni Evento

Luogo
SBA SPORTING BEACH ARTE
Lungomare A. Vespucci, 6 – Ostia Lido, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

merc – ven 11.00 – 18.00, sab e dom 11.00 – 19.00

Vernissage
27/06/2019

ore 20

Artisti
Leonardo Gensini
Curatori
Paola Pallotta
Generi
arte contemporanea, personale

“Partiture di Leonardo Gensini, compositore e artista raffinato, è una mostra insolita, sperimentale e colta e come tale richiede una lettura attenta e tempo a disposizione.

Comunicato stampa

Leonardo Gensini. Partiture
a cura di Paola Pallotta

Quinto quartetto in tre movimenti per due interpreti
di Leonardo Gensini
Antonio Caggiano, percussioni
Leonardo Gensini, chitarra elettrica, percussioni

Inaugurazione 27 giugno 2019, ore 19.00
Performance musicale ore 20.00

SBA - Sporting Beach Arte | Lungomare A. Vespucci 6 - Ostia Lido, Roma

Dal 2016 SBA, la galleria dedicata all’arte contemporanea a Ostia, promuove con continuità mostre collettive e personali e interventi di artisti la cui espressione si declina in materiali, tecniche e poetiche diversissime: dipinti a olio e acquerelli su carta nella mostra di apertura Traiettorie emotive di Cinzia Beccaceci, solo opere in ceramica nella collettiva Ceramici, sculture e dipinti nella personale (viaggio) Dal centro della terra di Edoardo Zamponi, carte di dimensioni diversissime prima in Disegno in cabina di Stefania Fabrizi poi in Giallo mare di Carlo Cecchi, installazioni e lightbox esposti in 7 minuti prima / 7 minuti dopo di Massimo Saverio Ruiu. Oltre alle mostre citate, SBA ha curato la performance collettiva Terzo Paradiso/Sulla sabbia di Ostia di Michelangelo Pistoletto, da poco realizzata assieme agli studenti di Ostia, e Petra, composizione musicale di Leonardo Gensini, artista con cui oggi SBA prosegue la stagione espositiva.

“Partiture di Leonardo Gensini, compositore e artista raffinato, è una mostra insolita, sperimentale e colta e come tale richiede una lettura attenta e tempo a disposizione.
L’opera germinale della mostra è Allegoria per Quartetto d’Archi. Quartetto n.1 (1983), composizione musicale (eseguita in prima assoluta in occasione del BussottiOperaBallet a Genazzano) che, con sapiente slittamento linguistico, diventa qui partitura visiva. La tradizionale scrittura musicale su pentagramma, che pure resta leggibile, si fa disegno a matita su carta, pagine dense di segni non forzatamente interpretabili.
Le quindici opere in mostra, in cui Leonardo Gensini teorizza ed esegue musica e disegno in modo equivalente e indissolubile, trovano impulso dalla pratica calligrafica della notazione musicale, qui incarnata nel Quartetto n.1: tempere all’uovo e chine su tela, disegni a china e collage su carta e la trascrizione di una lezione privata di musica tenuta da Domenico Guaccero delineano il percorso espositivo che abbraccia l’arco temporale dal 1983 al 2019.
Adottando dispositivi sapienti, l’artista riesce nella compenetrazione tra disegno e suono, tra composizione visiva e materia sonora. Allestendo lo spazio espositivo come un’ambientazione di immagini da ascoltare, il suono si fa materiale figurativo rappresentato sulla tela o sulla carta, e la composizione pittorica diventa campo sonoro e scrittura musicale. L’organizzazione del suono e dello spazio è così affidata alla intelligente operazione estetica, linguistica e cognitiva che usa metodologia precisa e insieme casualità imprevista per decontestualizzare tanto il suono quanto l’immagine visiva. Conscio che la bellezza può essere pericolosa se priva di leggi, Gensini scrive codici di comportamento sulle telette, con segno sottile e nitido in tracciati mistilinei e bidimensionali pari ad alcuni disegni di Paul Klee, creando un insieme di regole che determinano i campi d’azione. “L’artista ha il controllo della scrittura iperdeterminata e quintessenziale, forte della sua membratura armonica.” (Stefano Castelvecchi) La fitta trama di linee nere tirate a mano, distanti pochissimi millimetri l’una dall’altra, dispiegata in calligrafismo tecnico, indica i codici combinatori e la polifonia di ritmo e durata, diventando tessuto sonoro, mediando l’urgenza dell’idea attraverso la stesura. Le sequenze musicali hanno voluto abbandonare la pratica della scrittura su carta pentagrammata e diventano pittografie strutturate in un progetto coerente guidato da un principio intellettuale che garantisce e custodisce l’intento concettuale. La morte dell’arte, prefigurata da studiosi, musicologi e artisti, ha significato il desiderio di traslare la partitura musicale, nella sua fase di crisi, in uno spazio alieno, acquisendo un altro linguaggio espressivo e un altro spazio espositivo che ne abbiano cura.
Il rigore compositivo che Gensini mette in atto nelle sue piccole opere su tela e su carta, unito al riguardo per la tradizione pittorica italiana (Afro, Novelli, Melotti, Vedova e Licini i più amati) ne preserva l’autentica consapevolezza, scongiurandone la decoratività.” (Paola Pallotta)

La mostra è completata dall’esecuzione del Quinto quartetto in tre movimenti per due interpreti, composizione musicale di Leonardo Gensini eseguita con il Maestro Antonio Caggiano.

“Viviamo, sentiamo il suono e lo sguardo come un’unica cosa. Contenuto in questa realtà percettiva c’è un luogo che si chiama musica, dove si organizza il suono secondo delle regole. La si allontana dagli occhi, poiché arte astratta e se vuoi riportarla agli occhi, sei attratto in un confine tra segno visibile e suono. Incantesimo che si ritenta sempre, pur sapendo la differenza tra quei mondi lontani: la musica, la pittura. La pittografia. Non costringo la pittura ad essere scrittura musicale, disegno da suonare, o peggio il dipingere con vuote decorazioni di notazioni musicali. Mi interessa invece forzare all’ambiguità la scrittura, e oscillare tra riconoscibilità e trasfigurazione: transitabilità che dà al segno-suono il suo esito pittografico.” (Leonardo Gensini)

Leonardo Gensini, nato a Roma nel 1959, è compositore, musicista e artista. Ha studiato composizione con importanti maestri del Novecento, come Domenico Guaccero, Mauro Bortolotti, Franco Donatoni e Sylvano Bussotti, col quale nel 1985 collabora alla revisione dell’opera per orchestra Et Due Voci eseguita al teatro La Fenice di Venezia con la London Symphony Orchesta. Docente di musica d’insieme e direttore di ensemble musicali per il BussottiOperaBallet e diverse istituzioni musicali italiane, nel 1993 fonda Prima Materia con Henry Brown, Silvana Brotzu, Deborah Parker, concentrandosi sulle multiformi identità dell’arte contemporanea con cui produce e realizza spettacoli di teatro musicale e di teatrodanza, allestimenti multimediali e video arte. Compone la musica e realizza i paesaggi visivi di numerosi spettacoli insieme alla coreografa e regista di teatrodanza Silvana Brotzu: Physical Act. The Human Figure in Motion & Studies From The Human Body, Paesaggio con figure: Minima Sense, La trilogia dei Paesaggi: Ultima Coeli pars. In memoriam Pier Paolo Pasolini; cura la regia e il video di Genius Loci. Tra mito e religione, spettacolo con musiche di Antonio Caggiano e coreografie di S. Brotzu; espone nella mostra
ITEM, a cura di Paola Pallotta.
Strettissimo è il rapporto che molte delle sue opere intrattengono con le arti visive (pittura, pittografia, incisione, video), compenetrandosi senza soluzione di continuità.
Dal 2008 fa parte della Rete Italiana Musicisti Organizzati R.IT.M.O. per la musica contemporanea.
La sua produzione comprende opere vocali, strumentali, elettroniche e elettroacustiche, lavori in cui convivono tecniche diverse: dalla serialità severa alla pittografia, dall'improvvisazione all'alea, dalle elaborazioni elettroniche all'assunzione di materie di ascendenza rock e jazz: Quaderno di modulazioni (per 13 interpreti, 1992), Concertino (per chitarra elettrica e ensemble, 1995). Rassegne di musica contemporanea in Italia e all'estero ospitano sue composizioni e le sue opere grafico-pittoriche sono esposte in diverse gallerie italiane. Sue composizioni sono edite da B.O.B., Edipan, Fonit Cetra, Hachette, Rai Trade. Fra i suoi interpreti C. Lugo, M. Castellano, E. Becherucci, D. Parker, D. Grottelli, H. Brown e Antonio Caggiano, insieme a Ars Ludi Ensemble e Logos Ensemble.
Per scelta personale, Leonardo Gensini non pubblica sul web il suo lavoro.

Antonio Caggiano si forma come percussionista al Conservatorio dell’Aquila con il M.o Striano, perfezionandosi con Burton e Friedman; studia composizione al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma con i M.i Bianchini e Nottoli.
Attento alle esperienze più innovative della scena musicale internazionale, nel 1987 dà vita con Gianluca Ruggeri all’Ensemble Ars Ludi con cui partecipa a festival e rassegne nazionali e internazionali, intrecciando rapporti di collaborazione con alcuni fra i maggiori compositori contemporanei (Ambrosini, Andriessen, Battistelli, Bryars, Bussotti, Ceccarelli, Curran, De Pablo, Duckworth, Part, Reich, Volker-Heyn) con i quali si esibisce in Europa, Stati Uniti, Cina, Canada, Messico, Sud America, Africa. Attivo nelle maggiori istituzioni lirico-sinfoniche italiane, dal 1998 al 2003 è timpanista dell’Orchestra da Camera Italiana diretta da Salvatore Accardo.
Come Professore d’orchestra ha collaborato con Bernstein, Sinopoli, Chailly, Maazel, Gatti, Morricone, Sawallish, Chung, Mehta, Fruhbeck, De Burgos, Pretre e come solista con diversi gruppi da camera: Solisti della Filarmonica, Algoritmo, Roma Sinfonietta e Contempoartensemble con il quale presenta nel 2010 al Maggio Musicale Fiorentino in prima italiana Six Japanese gardens in Visual Concert di Saarihao.
Rilevante è l’attività con il PMCE, Ensemble in residence dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, per la realizzazione di progetti con importanti compositori internazionali.
Docente di strumenti a percussione presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, si interessa da sempre alla commistione di linguaggi artistici diversi. Scrive musiche per il teatro e la danza e collabora con artisti visivi quali Ducrot, Accardi, Mauri, Diodato, Bassiri. Partecipa come artista alla mostra Le opere e i giorni presso la Certosa di Padula su invito di A. Bonito Oliva con il quale collabora in qualità di performer al ciclo di trasmissioni A.B.O.RDO DELLE ARTI. Nel 2006 riceve l’ABO d’argento (sezione musica) per la ricerca compositiva contemporanea.
Dal 2010 è direttore artistico della sezione musica dell’Associazione Culturale Dello Scompiglio (Vorno, Lucca) per la quale ha curato diversi progetti (John Cage: 4’33’’ Lezione sui funghi;Tradizione ed individualità; Mozart, così fan tutti; Made in Italy 3x1; Assemblaggi provvisori). Nel 2015 ha inaugurato il corso di perfezionamento per strumenti a percussione presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena.
Ha inciso per RCA, EMI, Edipan, Lovely Music, Stradivarius, Brilliant Classics, D.G.G.

INFO
Leonardo Gensini. Partiture
a cura di Paola Pallotta
27 giugno - 21 luglio 2019
Inaugurazione giovedì 27 giugno, ore 19.00

Quinto quartetto in tre movimenti per due interpreti
di Leonardo Gensini
Antonio Caggiano, percussioni
Leonardo Gensini, chitarra elettrica, percussioni
performance musicale in prima assoluta
27 giugno 2019, ore 20.00