La scelta di Giulio
Giulio Boetto: viaggio di un paesaggista nel secolo che distrusse il paesaggio.
Comunicato stampa
La mostra si sviluppa su due registri: da una parte l'attenzione del pittore Giulio Boetto (1894 – 1967) per la campagna del Cuneese, con la scelta di trasferirsi ai piedi del Monviso; dall'altra una sorta di racconto attraverso strumenti multimediali delle mutazioni che i paesaggi da lui dipinti hanno subito nel secolo scorso.
L’esposizione, una sorta di “spettacolo” diffuso, si muove intorno a tre opere emblematiche “La casa del prete” (1918), “Luce del mattino a Sauze d'Oulx” (1923) e “Fine del mercato a Saluzzo” (1961) a cui sono affiancate installazioni, grafica e musica.