Ora più rada ora più densa. Architetture dell’immaginario

Informazioni Evento

Luogo
ROCCA DI VIGNOLA
Piazza dei Contrari, 4, 41058 , Vignola, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
05/07/2019

ore 19

Patrocini

In collaborazione con
Wunderkammer associazione culturale

Curatori
Lucia Biolchini
Uffici stampa
MEDIAMENTE COMUNICAZIONE
Generi
arte contemporanea, collettiva

La Fondazione di Vignola ospita “Ora più rada ora più densa. Architetture dell’immaginario”, una rassegna di arte contemporanea a cura di Lucia Biolchini.

Comunicato stampa

Far incontrare arte e architettura, facendo "abitare" la quattrocentesca Rocca di Vignola, in provincia di Modena, da artisti contemporanei: è questo l'ambizioso progetto della Fondazione di Vignola che, dal 5 luglio 2019 al 26 aprile 2020 propone - in un'esposizione a cura di Lucia Biolchini -"Ora più rada ora più densa. Architetture dell'immaginario". La rassegna vedrà alternarsi quattro interventi espositivi realizzati da cinque artisti italiani: Marina Fulgeri, Sabrina Muzi, Alessandro Moreschini, Linda Rigotti e Giorgia Valmorri. Sarà un laboratorio di cultura che richiama nel titolo le "Città invisibili" di Italo Calvino, immaginando l'architettura come luogo in cui l'arte si traduce in pratica quotidiana. Rocche e Torri antiche vibreranno di lingue inedite dichiarando un'esplicita continuità culturale.
"Così è nata questa rassegna di arte contemporanea nelle stanze della Rocca di Vignola- spiega la curatrice, Lucia Biolchini - Abbiamo la necessità e l'urgenza di aggirare i limiti dettati dallo spazio e dal tempo e permettere di agire nuove prospettive".

Gli artisti presentati ci invitano a soffermarci e a riedificare, tutti insieme, un'architettura dell'immaginario. Ci invitano ad affrontare quell'inciampo su cui il contemporaneo è cresciuto, forma di un cortocircuito tra passato e presente. Così vedremo i segni cromatici di Marina Fulgeri ridisegnare gli spazi della Facciata della Rocca e le Sale degli Anelli, quella dei Leoni e dei Leopardi; Sabrina Muzi sovrapporrà paesaggi e monumenti, per leggere in controluce le Sale del Padiglione e quella dei Cani; Alessandro Moreschini ci interrogherà sul pieno e sul vuoto con le opere che, nella Sala degli Anelli e in quella delle Colombe, comporranno nuove coreografie visive; Linda Rigotti e Giorgia Valmorri materializzeranno gli affreschi della Sala del Padiglione per farli vivere allo spettatore. Un'innovativa operazione culturale pensata per valorizzare uno dei più importanti monumenti della provincia di Modena in cui, per la prima volta, l'arte contemporanea contamina lo storico maniero per dare origine a un inedito continuum culturale. "La nostra terra presenta grandi potenzialità sotto l'aspetto storico-artistico che vanno valorizzate - afferma Carmen Vandelli, Presidente della Fondazione di Vignola - La Rocca, punto di richiamo e riferimento culturale del territorio, ospiterà una rassegna di arte contemporanea. Un ambito prettamente culturale che è un "unicum" dove antico e moderno dialogano in armonia dimostrando che strutture medioevali e arte attuale si arricchiscono vicendevolmente. Ci auguriamo che l'eco di questo evento culturale risuoni oltre i naturali confini dell'Appennino e del Po".

Il primo appuntamento che aprirà la rassegna sarà "Self expression" di Marina Fulgeri, dal 5 luglio all'8 settembre (inaugurazione il 5 luglio alle ore 19.00). Nelle sue mani luce e colore diventano strutture. Con questo lavoro l'artista pone l'attenzione sul potere attrattivo che le frequenze cromatiche possono generare e su come la loro lettura in chiave psicologica possa fornire indicazioni per la conoscenza di sé e dello spazio di cui siamo fatti (www.marinafulgeri.com Vedi Scheda all'interno del Press kit). A seguire, dal 21 settembre al 10 novembre, Sabrina Muzi propone un'estensione e un approfondimento di "Shān", un corpus di lavori che comprende un'installazione pittorica, una serie di acquerelli, fotografie e video (www.sabrinamuzi.it). Dal 14 dicembre al 2 febbraio 2020 sarà poi la volta di Alessandro Moreschini, con"Beata solitudo", il cui obiettivo è quello di ritrovare una condizione per orientarci nell'"inquinamento immaginifico" prodotto dall'Horror Pleni da cui ci metteva in guardia Gillo Dorfles (www.alessandromoreschini.it). Mentre a chiudere "Ora più rada ora più densa" saranno Linda Rigotti e Giorgia Valmorri con "Da dentro", dal 7 marzo al 26 aprile 2020. L'architettura si sgretola e diventa memoria, nomadismo e mutazione, svincolata dalla necessità di fissarsi in una struttura saldamente ancorata al terreno, è contro-architettura (www.lindarigotti.tumblr.com, www.giorgiavalmorriart.tumblr.com).