Nicola Rivelli – Cosmic Bullets
Dopo i recenti appuntamenti al Complesso di San Lorenzo Maggiore ed al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sarà questa volta il Museo Gaetano Filangieri ad ospitare “Cosmic Bullets” di Nicola Rivelli.
Comunicato stampa
Dopo i recenti appuntamenti al Complesso di San Lorenzo Maggiore ed al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sarà questa volta il Museo Gaetano Filangieri ad ospitare “Cosmic Bullets” di Nicola Rivelli dal lunedì 8 fino al 16 luglio 2019.
Un altro luogo d’eccezione per il progetto espositivo dell’artista napoletano, organizzato in collaborazione con Carla Travierso, e che raccoglie la sua più recente produzione di sculture in ceramica, sapientemente allestite negli spazi del museo la cui spettacolarità rende ancora più evidente l’intera caratteristica del progetto. L’opera di Rivelli porta con sé la profonda riflessione, nella tecnica esecutiva e nei materiali utilizzati, ad antichi rimandi, i suoi lavori uniscono così, echi lontani del classicismo greco-romano alle avanguardie del Novecento.
35 vasi dorati, disposti su altrettanti piedistalli, raccontano per Nicola Rivelli la necessaria trasformazione dell’individuo all’esposizione ai mali cosmici, attraverso il tentativo di dare forma all’emozione frutto di un dramma. Un progetto che nasce dalla volontà di rappresentare, la verità della condizione umana nella sua interezza, dell’esistenza del binomio bene/male, e del loro incedere parallelamente nella vita di ognuno. Ogni opera pertanto narra l’animo umano, attraverso l’utilizzo dei pieni e dei vuoti, il naturale processo di trasformazione dello stesso. La vita di ogni individuo è esposta, trapassata da momenti dolorosi, ognuno nel proprio vissuto conserva i segni, i colpi, che come proiettili bullets, segnano per sempre questo passaggio.
Ogni opera - anima porta il nome del dolore che l’ha modificata - Indifferenza, Cattiveria, Corruzione, Ingiustizia ma anche Giustizia e raccoglie in sé la testimonianza della sopravvivenza. Nella configurazione dello spazio sottratto, l’artista contemporaneamente dà forma ad un pieno, questo dualismo è la pura traduzione dell’evoluzione continua del singolo, che piuttosto che abbandonarsi al vuoto preferisce trasformarsi, dando vita a qualcosa diverso dal precedente ma non per questo di meno valore. Attraverso questo processo evolutivo, sinonimo di azione, resistenza a vivere nonostante l’incessante azione dei mali Nicola Rivelli offre al pubblico un intenso spunto di riflessione, cercando di trasmettere emozioni visibili, trasformandole in percezioni scultoree.
Attraverso le opere l’artista vuole sottolineare la grande attenzione verso l’animo umano ed alla sua necessità di svelare ogni sua condizione; ogni opera è per il visitatore un invito a non celare, ma a svelare qualsiasi elemento del nostro essere a favore della verità assoluta, rappresenta l’emergenza di un nuovo individuo che (in)sorge dopo aver dolorosamente esperito gli affanni della vita.
In occasione della mostra sarà presentato anche il suo libro “Passaporto per la Cina” una sintesi dei modi e delle usanze del meraviglioso Mondo Orientale, un breviario che possa aiutare il lettore nell’avvicinamento e nella conoscenza della civiltà millenaria cinese.
Biografia
Nicola Rivelli nasce a Napoli, dove si forma artisticamente nella bottega che fù di Vincenzo Gemito. Nel 2008 si trasferisce in Cina dove prosegue il suo percorso artistico perfezionando in particolare la lavorazione del bronzo, della ceramica e della resina. A Pechino apre il suo atelier ed espone al 798 Beijiing Art Zone, il più importante distretto di Arte Contemporanea in Cina. Una sua opera The Shouting, composta da quaranta figure in vetroresina di grandi dimensioni raffiguranti i fantasmi degli operai morti durante un incendio nella ex fabbrica, diviene il manifesto del 798. Nel 2009 l'università di Pechino gli affida un corso di scultura al dipartimento di design e partecipa alla fiera dell'arte contemporanea Shanghai in Art. Nel 2010, in occasione degli XI Giochi olimpici nazionali cinesi crea un'opera in bronzo colossale di milleduecento chili, Tajshan Kid, collocata all'esterno dello stadio della città di Jinan che diventa simbolo dell'avvenimento sportivo. Nello stesso anno le Poste Cinesi, per celebrare il lavoro artistico di Rivelli, emettono un francobollo da 80 rmb a lui dedicato. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia con l'opera Agli eroi napoletani 1993-2010acquisita dal Comune di Napoli. Nello stesso anno al Beijiing Art Zone installa Work in progress, un bronzo di oltre 7 metri, che rappresenta Cristo in croce. Nel 2012 è in mostra con Fantasy Love al Sunshine International Art Museum di Pechino che ne acquisisce l'opera.
Nel 2016, dopo aver perfezionato in Cina la tecnica della ceramica, si dedica al ciclo Cosmic Bullets, sculture vascolari in terracotta realizzate presso la bottega Giustiniani di San Lorenzello ed altre in bronzo.