Massimiliano Camellini – Al di là dell’acqua
Il fotografo sceglie di esplorare, ricorrendo a una rigorosa fotografia in bianco e nero, il tema del viaggio come sogno eterno della scoperta.
Comunicato stampa
L’esigenza di una fotografia lenta, profondamente calibrata nell’aspetto contenutistico e formale è una caratteristica che attraversa tutto il lavoro di Massimiliano Camellini che presenta al Leica Store di Roma l'ultimo progetto Al di là dell’acqua, dopo varie tappe espositive, tra queste la Bag Gallery di Parma, la grande mostra di Genova al Museoteatro della Commenda di Prè, in collaborazione con Mu.MA - Musei del Mare e delle Migrazioni e poi Londra, alla Brick Lane Gallery, oltre a diverse presentazioni editoriali in Italia.
Il fotografo sceglie di esplorare, ricorrendo a una rigorosa fotografia in bianco e nero, il tema del viaggio come sogno eterno della scoperta. La chiave metaforica legata al percorso esistenziale è la traccia a cui si collegano i diversi aspetti dell’indagine che portano Camellini all’interno delle navi cargo. Il suo viaggio è focalizzato sulla vita che si svolge a bordo, guardando al di là della superficie del mare (dell’oceano) visibile attraverso l’oblò, in direzione di una meta che non è solo geografica. Il fascino da cui lui stesso è ammaliato contempla la gamma di emozioni che oscillano tra il senso di libertà e l’esorcizzazione della paura per l’ignoto. La stretta relazione che lega i soggetti ai luoghi, spazi architettonici che sono tanto fisici quanto mentali, è sottolineata quindi da oggetti di uso comune: dalla serie di chiavi inglesi al binocolo, l’orologio nel corridoio che richiama la forma dell’oblò, la lavatrice, gli attrezzi per gli esercizi ginnici, il timone, il quadro comandi, le verdure sul piano di lavoro della cucina, il tamburello a mezzaluna accanto alla macedonia in scatola, come pure la “Preghiera del Navigante” o la lavagna su cui è scritto a mano “Buon compleanno Comandate”, oltre alle coordinate geografiche e alla data (5 ottobre 2013). Oggetti che trasudano storie vissute, emozioni, sempre in viaggio tra una condizione e l’altra. Particolarmente eloquente la fotografia che inquadra i passaporti: le regole di bordo impongono che tutti i marinai, al loro arrivo sulla nave, debbano consegnare il proprio passaporto al comandante, ma l'immagine è anche diretta rappresentazione della pluralità di individui che vivono nel "microcosmo nave".
Il progetto espositivo Al di là dell’acqua è accompagnato dal catalogo italiano/inglese edito da Greta's Books (2017) con testi di Andrea Tinterri (critico fotografico), Fabio Dei (antropologo) e Donatello Bellomo (scrittore), realizzato con il patrocinio della Regione Liguria, Comune di Genova, Camera di Commercio di Genova, Capitolo Italiano della Royal Photographic Society, Laboratorio di Storia Marittima e Navale – DAFIST (Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia) dell'Università di Genova, ed in collaborazione con Mu.MA – Musei del Mare e delle Migrazioni (Genova), l'Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione, e il Doc SAI – Archivio Fotografico del Comune di Genova.
Massimiliano Camellini (Venezia 1964, vive e lavora tra Reggio Emilia e Milano). Negli anni Novanta si avvicina alla fotografia di ricerca. Dal 2001 realizza progetti costituiti da serie di opere dedicate a temi universali, accompagnate dai rispettivi progetti editoriali. La prima serie è dedicata agli istinti e sogni dell’uomo: appartengono a questo ciclo Oltre le Gabbie (2001), I Volanti (2004), Duel (2006), Nuove Arene (2009), Il laboratorio dell’ossessione (2010), Ore 18.00, l’orario è finito (2012) e l'ultimo Al di là dell'acqua (2016). Segue frammenti nel tempo: una ricerca nella realtà contemporanea di segnali spazio-temporali per un’indagine antropologica dell’evoluzione dei contesti urbani: Tram-Frame è il primo lavoro del ciclo. Le sue foto sono nelle collezioni museali di tutto il mondo tra le quali Museum Fine Arts, Houston, USA, Collezione Maramotti, Reggio Emilia - Italia, Galerie Municipale du Chateau d’Eau, Toulouse - Francia, Musée du Strasbourg, Francia, Museum of Photography, Seoul, Korea, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino - Italia.
www.massimilianocamellini.org