Christian Leperino – Abisso
“Abisso” è un’installazione diffusa site-specific ispirata alle architetture e all’antichissima, stratificata storia del Castello.
Comunicato stampa
L’Associazione “Amici di Gabriele Mattera” è lieta di presentare il nuovo progetto espositivo di Christian
Leperino “Abisso”, a cura di Davide Sarchioni, presso gli spazi del Castello Aragonese d’Ischia, in permanenza
dal 13 luglio all'8 settembre 2019.
“Abisso” è un’installazione diffusa site-specific ispirata alle architetture e all’antichissima, stratificata storia
del Castello, che fu avamposto greco venticinque secoli fa ed è completamente circondato da un mare
reale e metaforico, le cui sponde hanno visto popoli e culture scontrarsi e mescolarsi, hanno accolto e
protetto, vissuto abbandoni e rinascite.
«Abisso per me - spiega Leperino - è la Storia, la vertigine del tempo che ci avvolge e ci sfida, come scrisse
Primo Levi. E, insieme, un monumento all’umana resistenza, dei sommersi come dei salvati, nel mare
della Storia».
Leperino ha concepito un cospicuo insieme di circa 80 sculture in gesso bianco - di diverse dimensioni e
d'impianto anche monumentale - e un imponente intervento ambientale di dense stesure pittoriche, in
dialogo con alcuni dei luoghi più suggestivi della rocca per creare un articolato itinerario visivo e di senso:
dalle rovine della cattedrale dell’Assunta, alla chiesa settecentesca dell’Immacolata con la sua terrazza,
agli spazi del convento di Santa Maria della Consolazione.
Uomini e statue scheggiati, trasportati dai moti ondosi del mare e arenati come bianchi ossi di seppia, volti
e corpi dalle superfici corrose e discontinue, relitti di viaggi diventati naufragi prima dell’approdo o forse
prosciugati da un’infinita attesa, diventano fossili della storia e fantasmi della memoria incrostati di passato
e presente, mescolati ai reperti del luminoso passato dell’arte, dell’architettura e ai detriti della civiltà occidentale.
All’artista il compito di salvarne una traccia prima che diventi assenza, un frammento da fissare in
immagine e materia prima che la risacca lo riporti al fondo, perdendosi nelle derive inesorabili del tempo.
Leperino si cala nell'abisso per sondare le profondità della storia e le possibilità di sopravvivenza dell’umano e
dell'arte stessa, con il suo carico spurio di una materia “difficile” e ingombrante, oggi quasi straniera nel mondo
asettico delle immagini digitali, ma in cui si ostina a immergersi per restituirne il peso storico e culturale.
“Abisso” è un progetto organizzato dall'Associazione “Amici di Gabriele Mattera”, sotto il Matronato della
Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e in collaborazione con l'Associazione SMMAVE, La DI Art e Terramedia®.