Premio Memorie#

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLO DORIA
Via Castello , Dolceacqua, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
18/07/2019
Generi
arte contemporanea

I “tradimenti”, nel confronto tra arte classica e contemporanea, nelle tre mostre itineranti allestite nei castelli e nei borghi tra le Alpi e gli Appennini liguri.

Comunicato stampa

Dalle Alpi agli Appennini liguri si sviluppa - dal 18 luglio al 15 agosto e dal 20 agosto al 26 settembre - un confronto tra arte contemporanea e tradizione pittorica antica sul tema del “tradimento” per scoprire il lato oscuro della memoria e della storia: quello dei tradimenti e dei travisamenti.

Stellanello, Camporosso, Isolabona, Dolceacqua, Finale Ligure, Montebruno, San Sebastiano Curone, Garbagna e Ottone sono i borghi che hanno aderito al programma dell’Associazione Genius Loci Floridi Doria Pamphilj per la valorizzazione e la promozione del territorio e del patrimonio storico e culturale dei luoghi legati alle famiglie Floridi Doria Pamphilj attraverso l’arte e la musica.

Il tema scelto per la prima esposizione itinerante che lega i nove luoghi è, appunto, il tradimento. Flavia Bigi - l’artista che vive e lavora fra Roma e Parigi – ha scelto di indagarlo attraverso un progetto dal titolo eloquente: “Traditur”, dove il gioco dei dadi incarna l’incertezza del destino umano in un universo esatto e matematico. Come la storia di una casata è legata a una serie di alleanze e tradimenti spesso imprevedibili, così i grandi dadi in marmo nero e bianco che recano incisi i simboli ispirati agli stemmi araldici delle famiglie coinvolte, si interfacciano e si confrontano in accostamenti inaspettati, suggerendo un intricato sistema di rimandi e collegamenti. L’opera, che ha vinto la seconda edizione del Premio “Memorie#” per l’arte contemporanea, indetto dal Trust Floridi Doria Pamphilj, sarà esposta al Castello Doria di Dolceacqua dal 21 luglio al 15 agosto, per poi approdare, in un confronto con la tradizione pittorica antica della mostra “Memorie#Tradimenti”, ai Chiostri di Santa Caterina, nel più importante complesso monumentale di Finalborgo, dal 20 al 28 agosto e, infine, all’Archivio Pittor Giani di San Sebastiano Curone dal 30 agosto al 26 settembre.

Il gioco dei dadi riporta nel presente la storia del passato. Duplice è infatti il significato del termine “Traditur”: da un lato richiama il significato latino del verbo “tardo”, ossia tramandare, raccontare e dall’altro la parola evoca l’italiano “tradire” richiamando così la mostra “Memorie#Tradimenti” che gravita attorno all’avventurosa vita di Francesco Maria Della Rovere coinvolto in tre episodi di “tradimento” assieme alle famiglie Doria, Pamphilj e Floridi. Attraverso la serie gioviana dei ritratti degli illustri, realizzati con la tecnica della pictografia dalla Bottega Tifernate, vengono messi in risalto traditi e traditori eccellenti, protagonisti del Rinascimento: in base alla lettura delle vicende narrate, ognuno può essere visto come il tradito o il traditore, come la vittima o il carnefice. La prima tappa di “Memorie#Tradimenti” inaugurerà, sabato 20 luglio, il restauro del Castello dei Doria di Isolabona.

L'unione dei luoghi con la storia familiare emerge, invece, nell’esposizione “Genius Doria” che, attraverso le riproduzioni dei ritratti genovesi dei Doria – Andrea, il condottiero; Giovanni Andrea, il pronipote successore e Giannettino, vittima della Congiura dei Fieschi del 1547 – mette in mostra la memoria condivisa delle famiglie Floridi Doria Pamphilj con i luoghi coinvolti delle Alpi ed Appennini liguri. La mostra farà tappa a Camporosso prima, dal 19 luglio al 15 agosto, e al Museo di Arte Sacra di Ottone poi, dal 31 agosto al 26 settembre.

Dalle collezioni Floridi Doria Pamphilj custodite nella Galleria Doria Pamphilj di Roma – una delle più prestigiose raccolte private italiane di arte antica – arrivano le repliche artigianali dei “Dipinti Fiamminghi Doria Pamphilj” realizzati dalla famiglia dei Brueghel (Peter il vecchio, Jan il vecchio e Peter il giovane). Le opere, che rappresentano uno straordinario spaccato della pittura fiamminga del XVI e XVII secolo, insieme al “Compianto su Cristo morto con un donatore” di Hans Memling, si legano idealmente all’ambiente genovese, luogo privilegiato, già a partire dal primo Quattrocento, per la diffusione delle opere provenienti dalle Fiandre. La mostra sarà esposta a Garbagna dall’1 al 26 settembre.

Ad inaugurare il ricco calendario di appuntamenti d’arte sarà, giovedì 18 luglio, il concerto a Stellanello della Exeter School Orchestra and Choir, segnalata dal The Sunday Times come “la scuola dell’anno tra le scuole secondarie private del Sud Ovest dell’Inghilterra”. In repertorio brani di musica classica e pop tratti dalla Suite di Carmen di Bizet, I Magnifici 7, Thunderbirds e il Can Can di Offenbach. Musica, infine, anche al Santuario di Nostra Signora di Montebruno, il più antico della Val Trebbia, giovedì 29 agosto con il Quartetto Perosi composto da giovani talenti dell’Orchestra Giovanile Regionale Ligure e dal neocostituito ensemble d’archi Accademia Cameristica Lorenzo Perosi, dirette dal M° Vittorio Marchese.