Attorno al Museo – Giuseppe De Mattia
Nel Parco della Zucca antistante l’ingresso del Museo per la Memoria di Ustica a Bologna, mercoledì 24 luglio alle ore 21.30 verrà presentata l’installazione e performance Allo stesso tempo con un’opera di Giuseppe De Mattia, le voci sul palco di Francesca Bono e Emidio Clementi e i suoni di Stefano Pilia.
Comunicato stampa
Nell'ambito della rassegna di eventi culturali "Attorno al Museo", organizzata in occasione del XXXIX anniversario della Strage di Ustica dall'Associazione Parenti delle Vittime nel Parco della Zucca antistante l'ingresso del Museo per la Memoria di Ustica a Bologna, mercoledì 24 luglio alle ore 21.30 verrà presentata l'installazione e performance Allo stesso tempo con un'opera di Giuseppe De Mattia, le voci sul palco di Francesca Bono e Emidio Clementi e i suoni di Stefano Pilia.
Allo stesso tempo è un'opera composita, pensata specificamente per il Museo per la Memoria di Ustica, in cui i concetti di tragedia e tempo entrano in dialogo.
Un'opera composita, che parte dai Disegni interrotti, serie di disegni che Giuseppe De Mattia porta avanti da diverso tempo ed in cui la rottura - di un piatto o di un elemento di ceramica - con la propria decorazione, determina frammenti con una nuova decorazione astratta. Una sorta di “rimedio estetico” in seguito ad una tragedia.
Qui il disegno si fa parte visiva di un audio composto da ottantuno registrazioni. Sono le risposte ad una domanda fatta a bruciapelo ad un campione di persone nate entro il 1970: «A cosa pensavi a fine giugno, nel 1980?».
Attraverso questo processo, Allo stesso tempo crea un racconto parallelo di quei giorni, a partire dal 27 giugno 1980, un periodo storico in cui le notizie arrivavano con più ritardo rispetto ad oggi.
Ancora, con questo processo, Allo stesso tempo omaggia la relativizzazione del dolore. Quel dolore che dal primo momento è solo dei familiari delle vittime e che diventerà un dolore collettivo, successivamente ad una presa di coscienza di ciò che è accaduto e in seguito al pensiero: «Sarebbe potuto accadere a me».
Mentre gli 81 disegni interrotti dei frammenti del velivolo si succedono in una proiezione video, Emidio Clementi (Massimo Volume) e Francesca Bono (Ofeliadorme) - con la sonorizzazione del compositore Stefano Pilia - leggono gli 81 racconti brevi, nati dalla stessa domanda: «A cosa pensavi a fine giugno, nel 1980?».
Giuseppe De Mattia
Nato a Bari nel 1980, vive e lavora a Bologna.
È un artista che utilizza diversi strumenti per indagare sul rapporto tra memoria e contemporaneità.
Comincia con la fotografia per poi spostarsi al video e al suono fino ad arrivare al disegno e alla pittura nelle ultime opere.
Per i suoi lavori, che prendono sempre forme installative diverse, utilizza supporti e strumenti (spesso autocostruiti) che possano compiere narrazioni.
Lavora da solo o in collettivi come Coclite/De Mattia e Casa a Mare (con Luca Coclite e Claudio Musso). Collabora con Spazio Labo‘ - Centro di Fotografia a Bologna dalle origini e negli anni ha collaborato con Home Movies - Archivio Nazionale del film di Famiglia e con la Fondazione Cineteca di Bologna.
È rappresentato dalla galleria Matèria di Roma, Maurizio Corraini di Mantova e Nowhere di Milano. Pubblica con Corraini Editore, Danilo Montanari e Skinnerboox.
Dal 2015 ha avviato un progetto editoriale di auto-pubblicazione con il nome di Libri Tasso.
Emidio Clementi
È scrittore e musicista.
Con i Massimo Volume, di cui è voce, autore dei testi e bassista, ha pubblicato sette dischi. L'ultimo, Il Nuotatore (42Records), è uscito a febbraio 2019.
Con il progetto El-Muniria, invece, ha pubblicato l'album Stanza 218 (Homesleep records, 2004) e con il nome Sorge, La guerra di domani per la Tempesta dischi.
Come scrittore ha esordito con la raccolta di racconti e poesie: Gara di Resistenza (Gamberetti editrice, 1997). Poi i romanzi: Il tempo di Prima (Derive Approdi editore, 2000); La notte del Pratello (Fazi editore, 2001); L'ultimo dio (Fazi editore, 2004) e Matilde e i suoi tre padri (Rizzoli, 2009). Del 2014 è la raccolta di racconti La ragione delle mani (Playground/ Fandango).
L'ultimo romanzo, L'amante imperfetto (Playground/ Fandango), è del 2017.
Da anni porta in scena reading poetici e conduce laboratori di scrittura creativa.
Dal 2009 insegna all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Francesca Bono
È una musicista e cantante, frontwoman della band Ofeliadorme, il cui terzo album Secret Fires è stato registrato e prodotto da Howie B per la sua label e apprezzato anche da Peter Gabriel, che li ha invitati a suonare al WOMAD Festival nel 2017.
Con la band Francesca ha pubblicato 3 album e vari EP e singoli, suonando in Italia, UK, Cina, USA, Francia, Germania e Belgio, condividendo il palco con Beak, Rival Consoles, Telefon Tel Aviv, Portico Quartet, Massimo Volume, Angela Baraldi, Bachi da Pietra e Calibro 35.
Tra le collaborazioni più recenti, quella con i Massimo Volume per l'ultimo disco Il Nuotatore e quella con Gianni Maroccolo e Howie B per il disco Alone II di Maroccolo.
Nel dicembre 2018 è uscito Hands, l'ultimo singolo degli Ofeliadorme per la label inglese Pussyfoot Records.
Stefano Pilia
È un chitarrista e compositore elettroacustico nato a Genova.
Il suo lavoro prende corpo a partire dalla pratica esecutiva strumentale e attorno ai processi di registrazione e produzione. Attraverso l’indagine delle proprietà sinestetiche del suono, delle sue relazioni con lo spazio, il tempo e la memoria ha portato avanti una ricerca sempre tesa all'esperienza sonora come possibilità di indagine filosofica e creativa.
Oltre alla produzione solista, è tra i fondatori del gruppo 3/4HadBeenEliminated, sintesi tra improvvisazione, composizione elettroacustica e sensibilità avantrock. Suona, collabora e compone in duo con Massimo Pupillo, ZU, il quartetto psichedelico In Zaire, David Grubbs e Andrea Belfi nel BGP trio, nel Sogno del Marinaio con il leggendario Mike Watt al basso e Paolo Mongardi alla batteria, con ZU93 progetto speciale di ZU con David Tibet, e con la chitarrista Alessandra Novaga. Dal 2008 al 2016 è stato parte dei Massimo Volume, dal 2012 chitarrista della stella del Mali Rokia Traoré e dal 2015 parte degli Afterhours.
Ha lavorato frequentemente per la realizzazione del suono (sia live che su supporto) per produzioni teatrali, reading, film, installazioni e video arte (Gianluigi Toccafondo, Angela Bullock, Zimmerfrei, Nico Vascellari, Edoardo Gabbriellini, Homemovies, Wu Ming, Emidio Clementi).
Ha collaborato con artisti e musicisti come Katia e Marielle Labeque, John Parish, Phill Niblock, Oren Ambarchi, Marina Rosenfeld, Valerio Tricoli, Z'ev, Black Forest Black Sea, Rhys Chatam, Starfuckers, David Maranha, Damo Suzuki, Manuel Mota, Giuseppe Ielasi, Julia Kent e molti altri.
Ha pubblicato oltre 40 lavori discografici con numerose etichette italiane ed estere (Nonesuch, Die-Schachtel, Presto?!, Drag City, Bluechopstick, Hapna, LastVisibleDog, Sedimental, Soleilmoon, 8mm, Black Truffle, etc.).
In occasione dell'evento, il Museo per la Memoria di Ustica, che conserva i resti recuperati del velivolo DC9 e l'installazione permanente A proposito di Ustica concepita dall'artista Christian Boltanski in ricordo delle 81 vittime, osserva un'apertura straordinaria dalle ore 20 alle 24, con una visita guidata alle ore 20 a cura del Dipartimento educativo MAMbo.