Addio a Ida Gerosa, artista pioniera della computer art
È scomparsa lo scorso 19 luglio a Roma Ida Gerosa, artista pioniera della sperimentazione con i computer in Italia e non solo. Aveva 80 anni. Silvia Bordini, che conosceva bene Gerosa e il suo lavoro, la ricorda con questa breve nota.
Ida Gerosa ha cominciato a lavorare su arte e computer agli inizi degli anni Ottanta, partendo dalla grafica e dalla pittura, e non si è mai fermata. Ha scoperto, sperimentato e donato con le sue opere un universo di sensazioni visive (e sonore) realizzate attraverso i dispositivi informatici. Luci e colori immateriali, forme in metamorfosi, profondità, addensamenti e trasparenze in un continuum versatile e affascinante che negli anni è diventato sempre più coinvolgente e più espanso; si è dilatato nello spazio come nel tempo e soprattutto in una dimensione percettiva densa di intuizioni che Ida Gerosa sapeva modulare e modificare all’infinito.
IL PENSIERO DI IDA GEROSA
“Comincio a pensare che l’arte con il computer sia veramente una straordinaria avventura del pensiero e dell’espressione”, aveva scritto nel lontano 1984, “credo che il computer possa permettere un nuovo ‘umanesimo’, perché ha bisogno di nuovi filosofi, di nuove fantasiose strategie di ricerca che ci portano alla scoperta di nuovi mondi, dove forse sarà impossibile distinguere l’immaginario da reale, la forma riflessa dal suo oggetto”. Su queste convinzioni e su queste utopie (su cui oggi molte e inquiete riflessioni si potrebbero condurre) Ida Gerosa ha costruito il suo personalissimo dialogo con l’arte, la passione, la macchina, le emozioni, i linguaggi. Artista indipendente e tenace, non ha mai cercato sponsor e gallerie ma si è circondata di amici e compagni di strada, ha guadagnato lentamente una fama che è al di fuori dal sistema dell’arte e ben addentro alle molteplici varianti dei processi creativi.
– Silvia Bordini
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