Mail art e sperimentazione. Image Bank a Berlino

Al KW Institute for Contemporary Art di Berlino va in scena un’ampia retrospettiva sul gruppo canadese Image Bank. Un’opportunità per conoscere e valutare l’originale lavoro di artisti impegnati, negli Anni Settanta, a contrastare la cultura dominante con sperimentali sistemi di mail art.

Nel 1970, gli artisti Michael Morris, Gary Lee-Nova e Vincent Trasov fondavano a Vancouver, in Canada, il collettivo Image Bank, un gruppo radicale impastato di utopia e ironia post-duchampiana che rifletteva, in tempi pre-social, sulle strategie di comunicazione di massa. Molti dei materiali prodotti dal collettivo sono ora confluiti nella mostra Image Bank, al KW Institute for Contemporary Art di Berlino, che consente di far luce sulla storia di questa rete internazionali di artisti, impegnati nella condivisione di immagini, video e testi, scambiati con la posta ordinaria. Un tentativo di rendere democratica e partecipata, in tempi non sospetti, la cultura dell’immagine in controtendenza rispetto a quella dominante.
La mostra, del resto, in linea con un trend che ha visto parecchie istituzioni internazionali focalizzare la propria attenzione sul tema dell’archivio e della documentazione, assume oggi, in un contesto saturato dalla cultura visiva e dalle piattaforme di condivisione, il valore di una testimonianza critica e profetica nei confronti del tempo presente. Oggetti, lettere, fotografie, video e un grande schermo riportano origini e funzionamento di Image Bank, che aveva sperimentato, ante litteram, un vero e proprio sistema di contenuti generato dagli utenti, attraverso un folto indirizzario in cui un elenco di artisti fruiva e distribuiva materiali iconici, implementando una rete di scambio per corrispondenza.

Image Bank, materiali d’archivio. Installation view at KW Institute for Contemporary Art, Berlino 2019. Photo Frank Sperling

Image Bank, materiali d’archivio. Installation view at KW Institute for Contemporary Art, Berlino 2019. Photo Frank Sperling

ARTISTI E PSEUDONIMI

Sebbene la pratica fosse ispirata da criteri antisistema, gli artisti catalogavano i documenti raccolti secondo precise tipologie, secondo parole chiave (per esempio “1984” o “Piss Pics”) di agile acceso anche per la consultazione odierna. Spesso operavano con bizzarri pseudonimi, intercambiabili tra loro, in polemica con il concetto di proprietà artistica. Il più famoso, “Mr Peanut”, era utilizzato dallo stesso Trasov, come dimostrano le molte immagini che lo ritraggono nel grottesco travestimento da nocciolina americana con cui faceva pubblicità al gruppo e con il quale si candidò persino come sindaco alle elezioni municipali di Vancouver del 1974, guadagnando 5mila preferenze.

I PROTAGONISTI

La mostra, realizzata in collaborazione con la Morris and Helen Belkin Art Gallery della University of British Columbia di Vancouver, presenta la più completa retrospettiva di Image Bank allestita finora e offre una panoramica esaustiva sui protagonisti di quella stagione poco conosciuta al di fuori dei confini canadesi. Oltre a Morris, Trasov e Lee-Nova, anche Dana Atchley, Robert Cumming, Dick Higgins, Geoff Hendricks, Glenn Lewis, Eric Metcalfe, Kate Craig, Willoughby Sharp, General Idea e Ant Farm, Ray Johnson con la New York Correspondence School e Robert Filliou.

Marilena Di Tursi

Berlino // fino al 1° settembre 2019
Image Bank
KW INSTITUTE FOR CONTEMPORARY ART
Auguststrasse 69
www.kw-berlin.de/en/

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Marilena Di Tursi

Marilena Di Tursi

Marilena Di Tursi, giornalista e critico d'arte del Corriere del Mezzogiorno / Corriere della Sera. Collabora con la rivista Segno arte contemporanea. All'interno del sistema dell'arte contemporanea locale e nazionale ha contribuito alla realizzazione di numerosi eventi espositivi, concentrandosi soprattutto…

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