Cinema delle terre del mare
Festival itinerante per cinefili in movimento.
Comunicato stampa
Taglio del nastro, martedì 30 luglio a partire dalle 18 nel centro storico di Alghero, per l’edizione 2019 di Cinema delle terre del mare, il festival realizzato dalla Società Umanitaria di Alghero in collaborazione con l’assessorato regionale alla Cultura, il Comune di Alghero e la Fondazione Alghero, e con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.
Il cinema internazionale con l’attore francese Henri-Noël Tabary, lo spazio indipendente italiano con Emanuele Gaetano Forte, la musica per il cinema con il compositore Giacomo Forte e i B movie di ambientazione sarda sono gli ingredienti di una prima giornata già densa di contenuti.
Ai quali si aggiunge il primo suggestivo itinerario cine-turistico, un movietour in cui i partecipanti saranno accompagnati nei luoghi che hanno fatto da sfondo ai grandi film ambientati in Riviera.
La serata si apre alle 18 al Teatro Civico, con la proiezione di Al di là del risultato, per la sezione Indie che raccoglie le migliori opere indipendenti sui temi sociali. Il film racconta le vite e gli orizzonti limitati di quattro ragazzi a cui sta stretta la dimensione del loro cittadina d’origine, Formia, paradigma di una provincia sempre uguale a sé stessa da cui è difficile sfuggire davvero.
Ad accompagnare la pellicola saranno il giovane regista Emanuele Gaetano Forte, classe 1991, che con questo lavoro esordisce nel lungometraggio, e il compositore della colonna sonora Giacomo Forte, classe 1993, che scrive musica per il cinema e il teatro.
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Al di là del risultato, Regia di Emanuele Gaetano Forte (2016)
Sempre alle 18 ma a Lo Quarter, per il ciclo Sardinia B movie – ovvero gli storici film che hanno visto l’isola come set naturale – si proietta 2+5 Missione Hydra, di Pietro Francisci, un film del ’66 che è stato un laboratorio di sperimentazione, cinema d’avanguardia, quasi un manifesto di fantascienza dadaista.
Per chi invece preferisce scoprire gli angoli più suggestivi e la storia culturale recente di Alghero ecco il primo degli itinerari cine-turistici, un progetto nato lo scorso anno da un'idea della Società Umanitaria in collaborazione con A S'Andira (Agenzia di servizi per il turismo culturale in Sardegna) e con Maria Cau, che da oltre trent’anni si occupa di valorizzazione e promozione di territori non inclusi nei circuiti turistici tradizionali.
Appuntamento allora alle 18 allo scalo Tarantiello per un movietour fuori e dentro le mura di Alghero: un percorso di 2 ore 30 minuti con tour a piedi e aperitivo alla birreria Sant Miquel, una passeggiata nel centro storico tra le piazze, i monumenti e le lussuose ville neoclassiche del Lungomare che hanno ospitato set cinematografici, sulle tracce di Richard Burton e della leggendaria e controversa figura di Graziano Mesina, raccontata nei film "Barbagia. La società del malessere" e "I protagonisti". Un racconto tra storia, cultura e costume, verità e leggenda, quotidianità e mito (Per info e prenotazioni: +39 328 92 26 392 | email [email protected] | Ticket 5,00 €).
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Capo Caccia, Ph. massimilianocaria.com
Porticciolo, Ph. massimilianocaria.com
Gran finale della prima giornata del festival, per il ciclo Night on earth, all’insegna del cinema internazionale: a partire dalle 22 nello spettacolare mirador Giuni Russo, a strapiombo sul mare con vista sulla Riviera, si proietta Une vie violente (Una vita violenta), film francese del 2017 in lingua originale con sottotitoli in italiano. Una storia ambientata su un’isola gemella, la Corsica, che racconta il confine sottile tra la militanza politica – di stampo radicale indipendentista - e la clandestinità. In programma l’incontro con uno dei protagonisti del film, l’attore Henri-Nöel Tabary, non ancora trentenne e già interprete di 5 lungometraggi.
«Anche se Una vita violenta nasce da eventi realmente accaduti, - dice il regista del film Thierry de Peretti - esplora una zona più mentale e storica. Si occupa di elementi del passato che perseguitano il presente. È un racconto epico sulla storia di una generazione».
Cinema delle terre del mare, il grande cinema nei luoghi più suggestivi della Riviera del Corallo, è in programma tutti i giorni sino a venerdì 9 agosto, con pellicole indipendenti, grandi classici, b-movies e proiezioni per ragazzi per un totale di 26 film da tutto il mondo, con anteprime regionali e nazionali, circa 40 ospiti italiani e internazionali in 12 giorni di festival su spiagge mozzafiato e altri luoghi incantevoli.
Il programma completo è disponibile sul sito: www.umanitaria.it/cinema-delle-terre-del-mare/
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LA STORIA: ALGHERO CITTÀ DEL CINEMA
Cinema delle terre del mare è un progetto firmato dalla Società Umanitaria di Alghero che riannoda i fili della memoria guardando agli anni '60 e '70, al periodo del Meeting internazionale del Cinema quando la città catalana era una delle capitali europee del cinema internazionale. Un’epoca d’oro in cui in Riviera non ci si stupiva di incontrare Liz Taylor o Roger Moore, di imbattersi nell’ultima produzione di Carlo Lizzani o di Francis Ford Coppola. Ma Cinema delle terre del mare non è un festival che vive di vecchi ricordi, è anzi fortemente proiettato nel futuro con l’obiettivo di rilanciare Alghero come città del Cinema in Sardegna.
GLI OSPITI E LE CONTAMINAZIONI: IL FESTIVAL IN PILLOLE
Cinema delle terre del mare è da sempre un festival aperto e inclusivo, che ama spaziare tra i generi e le arti. Ogni giorno, a partire dalle 18, si potrà assistere a opere indipendenti su temi sociali nella categoria Indie; agli storici film che hanno visto l’isola come set naturale nella categoria Sardinia B movie; agli incontri sulle più celebri colonne sonore con Soundtracks; e poi il cinema rivolto ai ragazzi e alle ragazze nella sezione Young Adult; e infine le proiezioni in spiaggia, dopo il tramonto, per la categoria Night on earth. Spazio anche alle tavole rotonde con Stories: approfondimenti e focus con ospiti e addetti ai lavori.
Tra gli appuntamenti di un cartellone ogni giorno ricco di spunti, si distingue la proiezione di “Formentera Lady”, per la prima volta in Italia grazie agli schermi di Cinema delle terre del mare. Il film diretto dal regista valenciano Pau Durà racconta la storia di Samuel, vecchio hippie che dagli anni ’70 porta a casa la giornata come menestrello nelle bettole di Formentera. La visita di sua figlia Anna lo costringerà a fare i conti con il tempo che passa in una storia sempre sul crinale tra dramma e commedia. Ospite della serata, in programma venerdì 2 agosto a partire dalle 22 alla spiaggia Maria Pia, il produttore David Ciurana.
Un incontro tutto al femminile, invece, quello in programma sabato 3 agosto sempre alla spiaggia Maria Pia: Ragazze la vita trema è il titolo del forum con alcune tra le più importanti fumettiste italiane affermate ed emergenti. Saranno protagoniste Cristina Portolano, napoletana classe ’86 pluripremiata per i suoi lavori di graphic journalism e di racconto a fumetti; Silvia Rocchi, 33enne pisana che ha esordito con le biografie a fumetti di Alda Merini e Tiziano Terzani per approdare poi a Rizzoli, con cui ha pubblicato “Brucia”, la sua prima graphic novel; e Josephine Yole Signorelli, in arte “Fumettibrutti”, il nuovo grande fenomeno del fumetto italiano nato sul web: catanese classe ’91, ha recentemente esordito per Feltrinelli Comics con “Romanzo esplicito”.
Un’altra importante tavola rotonda è quella fissata per venerdì 2 agosto come unico appuntamento mattutino del festival: alle 11,30 a Lo Quarter si parlerà di “Lavori in corso. Forum sul nuovo cinema indipendente sardo”, con la regista Stefania Muresu e i registi Daniele Atzeni, Stefano Deffenu, Antonio Maciocco e Marco Antonio Pani. Un’occasione per scoprire in anteprima i film che verranno, i progetti cinematografici ancora da realizzare.
Ma Cinema delle terre del mare è anche un festival di contaminazione tra le arti, come testimonia lo spettacolo “Andante sul mare” di Moreno Solinas e Igor Urzelai, una performance di danza contemporanea in anteprima nazionale, in scena al Centro di Accoglienza Vel Marì giovedì 8 agosto, a partire dalle 20. Uno spettacolo che è un invito a fermarci, a rallentare, a notare il tempo che passa e l'attenzione che fluttua. Una chiamata dal mare, un lento abbandono della terraferma, un immaginare cosa significhi sparire in quel profondo, un andare incontro a chi sta sull'altra sponda.
Ampio e di qualità anche lo spazio riservato alla musica: tra dj-set d’autore e concerti ecco in evidenza il Tormentone live di Scarda, in programma mercoledì 7 agosto dalle 20 al parco di Porto Conte. Cantautore calabrese trapiantato a Roma, Scarda deve proprio al cinema il suo esordio discografico, grazie alla colonna sonora della fortunata trilogia di “Smetto quando voglio”, che gli è valsa una candidatura ai David di Donatello per la miglior canzone originale. Reduce dalla recente pubblicazione del sue terzo disco, il musicista ha da poco tagliato il traguardo dei 100 mila ascoltatori mensili su Spotify.
CULTURA E IMPRESA: DAL TURISMO ALL’INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA
Cinema delle terre del mare è una manifestazione che crede nella cultura anche come motore economico per il territorio, grazie all’indotto turistico che è in grado di generare ma anche, e soprattutto, grazie alla possibilità che il festival offre a registi, autori e produttori di riscoprire la Sardegna come un grande set cinematografico a cielo aperto. Fondamentale in questo senso è la collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, ente di governance regionale per il potenziamento della filiera audiovisiva in Sardegna, che interviene nel festival organizzando per gli ospiti degli speciali location scouting alle scoperte di luoghi, comunità e beni artistici materiali e immateriali. Attività consueta per la Fondazione, che opera su tutto il territorio regionale per far conoscere l’isola nei suoi aspetti più inconsueti e originali alle produzioni nazionali e internazionali interessate a girare in Sardegna, attraendo talenti e capitali di investimento. La missione della Sardegna Film Commission incontra quindi l’impegno della Società Umanitaria di Alghero, che beneficia anche del sostegno dell’assessorato regionale alla Cultura, del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero.