Alalia la battaglia che ha cambiato la storia
Intitolata «Alalia, la battaglia che ha cambiato la storia», la Mostra costituirà un grande Evento Internazionale, declinato, con gli opportuni adattamenti, all’interno delle sedi museali destinate ad ospitare, nell’arco di un triennio, questa grande Esposizione itinerante, che, partendo da Vetulonia nel 2019, si trasferirà nel 2020 ad Aleria per concludersi nel 2021 a Cartagine.
Comunicato stampa
“La Màχe (battaglia) del mare detto Sardonio, tra i Focei di Alalìe in Corsica e forse di Massalìe (Marsiglia), da una parte e i Cartaginesi e gli Etruschi, dall’altra, fu l’evento capitale del Mediterraneo centro occidentale del VI secolo a.C., che decise le sorti delle due isole tirreniche di Kyrnos (Corsica) e Sardò (Sardegna)”…
A questo Evento capitale, che ebbe luogo intorno al 540 a.C. al largo delle acque di Alalia, nello spazio tirrenico compreso fra la Corsica, l’Elba e il litorale toscano, il Museo di Vetulonia dedica la Mostra-Evento 2019, elaborata nel quadro del Programma Collettivo di Ricerca su “Aleria e i suoi territori”, che rappresenta il primo grande Progetto di valorizzazione della Corsica.
Intitolata «Alalia, la battaglia che ha cambiato la storia», la Mostra costituirà un grande Evento Internazionale, declinato, con gli opportuni adattamenti, all’interno delle sedi museali destinate ad ospitare, nell’arco di un triennio, questa grande Esposizione itinerante, che, partendo da Vetulonia nel 2019, si trasferirà nel 2020 ad Aleria per concludersi nel 2021 a Cartagine.
Idealmente centrato sulla battaglia d’Alalìa, le sue cause e le sue conseguenze nei secoli che immediatamente precedono e seguono lo scontro navale, il tema dell’Esposizione sarà quello più generale dei contatti fra le Civiltà antiche presenti in questa parte del bacino del Mediterraneo, che hanno determinato la scelta del sottotitolo “Greci, Etruschi e Cartaginesi nel Mediterraneo del VI secolo a.C.”.
Dedicata alla prima grande battaglia navale tramandata dalla Storia, destinata a dettare i nuovi equilibri geo-politici nel Mediterraneo Occidentale, la Mostra vuole instaurare una riflessione più profonda sull’identità corsa forgiata nell’antichità in un ambiente mediterraneo aperto e interculturale, ove la partecipazione della Corsica e dei Corsi in seno alla civiltà e allo spazio etrusco rappresenta un fatto fondamentale.
Centocinquanta reperti di straordinario valore scientifico e artistico, richiesti in prestito primariamente al Museo di Aleria, partner dell’Esposizione, quindi all’Antiquarium Arborense di Oristano e alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari e Nuoro, sul suolo sardo, al Museo Archeologico Nazionale di Firenze, per quanto concerne la Toscana e, infine, al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma, cui verrà ad affiancarsi una selezione di reperti sequestrati dal Nucleo Tutela del Patrimonio Archeologico della GdF di Roma, saranno i protagonisti di un racconto che si snoda dietro le quinte di uno scenario che rappresenta il Mediterraneo in epoca arcaica, nel tempo che precede e segue lo scontro navale che secondo lo storico greco Erodoto terminerà senza vincitori né vinti, ma che assai concretamente sancirà la spartizione delle isole del Tirreno fra le potenze marittime che dominavano le rotte e i traffici commerciali in questo ben definito angolo di mare, assegnando la Corsica agli Etruschi, la Sardegna ai Fenici di Cartagine e la Sicilia insieme al Sud Italia ai Greci.
Logo dell’Esposizione, un pezzo unico, straordinario, rappresentato dal vaso greco (un dinos) decorato a figure nere, che esibisce la firma di Exekìas, il padre della ceramografia attica, del quale si contano poco più di dieci firme ad oggi conosciute in tutto il mondo ! A questo vaso, esposto per la prima volta a Vetulonia completo del suo supporto, viene affidato il compito di veicolare il significato, e con esso le finalità, dell’intero progetto scientifico ed espositivo. Lungo la fascia interna dell’orlo circolare del vaso, trova infatti piena espressione figurata l’incedere, sulla superficie ondulata del mare, di quelle pentecontère (navi da guerra con 50 rematori) ove sono riposti speranze e destino delle maggiori potenze navali del Mediterraneo antico.
La Mostra “Alalia, la battaglia che ha cambiato la storia” è stata presentata in anteprima venerdì 22 febbraio u.s. presso il Salone Internazionale di Archeologia e Turismo Culturale TourismA, organizzato a Firenze nel Palazzo dei Congressi nel fine settimana 22-24 febbraio 2019, nel corso del Seminario dedicato al tema dell’Esposizione, cui il direttore Piero Pruneti ha inteso riservare un posto d’onore. All’incontro, accanto ai principali studiosi italiani “portatori” delle novità che caratterizzano il tema della Mostra, hanno preso parte i rappresentanti del Programma Collettivo di Ricerca e della Collettività della Corsica, che per la prima volta ha partecipato a quella che negli ultimi anni detiene il titolo di principale Manifestazione italiana di divulgazione della Cultura.
ORARI di apertura
15 GIUGNO-15 SETTEMBRE
Lunedì-Domenica 10.00-14.00, 15.00-19.00
LUGLIO e AGOSTO apertura serale mercoledì 20.30-23.30
16 SETTEMBRE-31OTTOBRE
Martedì-Domenica 10.00-18.00 Lunedì (non festivi) CHIUSO
Conferenze sui temi della mostra
Mercoledì 17 luglio 2019 – ore 21:30 Conferenza “Corsi ed Etruschi nella collezione Forsyth Major del Museo Archeologico Nazionale di Firenze” Interviene Matteo Milletti, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo.
Mercoledì 24 luglio 2019 – ore 21:30 Conferenza: Guerrieri italici in armi in Corsica al tempo della battaglia di Alalìa Interviene Joachim Weidig, Albert-Ludwigs Universitӓt Freiburg
Mercoledì 31 luglio 2019 – ore 21:30 Conferenza: Dopo Alalia Interviene: Valentino Nizzo, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giuliia, Roma
Mercoledì 7 Agosto 2019 – ore 21:30 Conferenza: I corredi della necropoli corsa di Casabianda ad Aleria Interviene Giuseppina Carlotta Cianferoni, curatrice della sezione etrusca del Museo Archeologico Nazionale di Firenze