L’ICA – Istituto per l’Arte Contemporanea di Milano riaprirà la stagione espositiva all’insegna dell’editoria e del suo rapporto con le arti visive, con Books and Others, una tre giorni (da venerdì 27 a domenica 29 settembre 2019) di ricognizione su questo settore. A organizzarla, è un team eterogeneo composto da Chiara Costa, editor e storica dell’arte contemporanea, Giovanna Silva, fotografa e fondatrice della casa editrice Humboldt Books, Dallas, studio di progettazione grafica e creativa fondato da Francesco Valtolina e Kevin Pedron, e Alberto Salvadori, direttore del centro. Books and Others si comporrà di un programma articolato in diverse attività, tra mostre, laboratori, consultazione e acquisto di libri.
BOOKS AND OTHERS, COSA CI SARÀ
Ospiti della manifestazione, saranno i trenta editori italiani invitati dal team curatoriale: portando tre volumi ciascuno, offriranno al pubblico una selezione delle ultime novità del panorama contemporaneo da consultare liberamente; alla fine dell’evento, i libri diventeranno di proprietà di ICA, andando a costituire una biblioteca che dall’autunno 2019 sarà a disposizione per la consultazione, lo studio e la ricerca. Una parte sarà invece dedicata all’acquisto, con due espositori: Reading Room, spazio milanese dedicato all’editoria indipendente e Bruno, casa editrice e libreria di Venezia. September Book sarà invece il workshop dedicato al libro come supporto per la rappresentazione e la produzione artistica a cui parteciperanno otto artisti. Gli elaborati finali saranno stampati ed esposti durante i giorni dell’evento.
WORK-BOOK-WORK, LA MOSTRA
Qual è il limite che intercorre tra libro e opera, tra concetto e oggetto materiale nel libro d’artista? La mostra Work-Book-Work, a cura di Gregorio Magnani, tenta di sondare questo territorio liminare, esponendo i lavori, appositamente concepiti, di cinque artisti internazionali. “In questa mostra i libri d’artista operano allo stesso tempo con e contro il feticismo e la commodificazione impliciti nell’oggetto-libro o nel libro-opera d’arte”, spiegano il curatore, “e l’altrettanto inerente percezione del libro inteso come materiale di supporto secondario per l’opera. Ciascuno considera le proprie pubblicazioni come possibili elementi per altre opere che le possono incorporare in vari modi. Work-Book-Work esplora le particolari relazioni che questi artisti innescano tra le proprie opere e il desiderio che esse rimangano strumenti per un lavoro futuro”. In mostra Céline Condorelli (1974, Francia), con un’indagine sulle connotazioni storiche, affettive e politiche delle nostre nozioni di display e i modi in cui queste innescano una relazione tra opera e pubblico; Michael Dean (1977, Regno Unito) lavora sulla nozione di spazio, estendendolo oltre i limiti del libro e del suo significato; Karl Holmqvist (1964, Svezia) si focalizza sul linguaggio, che viene rielaborato a partire da ritrovamenti (pezzi di discorsi esistenti alti e bassi, nuovi e vecchi) applicati su supporti diversi. E ancora, Sara MacKillop (1973, Regno Unito) crea display per i libri sotto forma di installazioni, ispirandosi a forme di design quotidiano da ufficio; infine, Erik Steinbrecher (1963, Svizzera) cerca soluzioni anarchiche utilizzando una distorsione dei metodi di stampa e grafica, oltre a oggetti trovati e modificati. E non mancheranno lecture e talk con gli artisti e i curatori di Books and Others.
– Giulia Ronchi
Books and Others
Dal 27 al 29 settembre 2019
Work-Book-Work fino al 6 ottobre 2019
ICA MILANO
Via Orobia 26
20139 Milano
[email protected]
www.icamilano.it
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati