When you dance you make me happy

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIE DELLE PRIGIONI
Piazza del Duomo 20, Treviso, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a venerdì: 15—19

sabato e domenica: 10—13 / 15—19

Vernissage
12/09/2019

ore 18.30

Biglietti

ingresso libero

Generi
arte contemporanea, collettiva

La mostra collettiva When you dance you make me happy. Highlights from the Luciano Benetton Collection presenta una selezione di opere del progetto non profit e globale Imago Mundi e, per la prima volta, una selezione dei lavori della collezione personale di Luciano Benetton.

Comunicato stampa

Le Gallerie delle Prigioni inaugurano il 12 settembre (ore 18.30) la mostra collettiva When you dance you make me happy. Highlights from the Luciano Benetton Collection che presenta una selezione di opere del progetto non profit e globale Imago Mundi – www.imagomundiart.com – e, per la prima volta, una selezione dei lavori della collezione personale di Luciano Benetton.

L’esposizione (fino al 10 novembre; ingresso libero) è curata da Nicolas Vamvouklis e mette al centro il corpo umano come contenitore di lotta esistenziale da cui scaturiscono ingegno e creatività. Partendo da momenti intimi e introspettivi, lo sguardo si allarga alla dimensione collettiva e all’espressione politica, osservando diversi atti performativi in occasioni pubbliche di celebrazione, lutto o protesta. La danza diventa metafora per esaltare la perseveranza umana, la tensione tra dimensione interiore e mondo esterno, e la pressante necessità di trasformazioni sociali.

Tra gli artisti in mostra: Lynette Yiadom-Boakye, Hermann Nitsch, Helmut Lang, Hélio Oiticica, Seni Camara, Maripol, Bianca Casady, Joseph Kosuth, Leo Gabin, Arman, Nick Cave, Barkley L. Hendricks, Haralampi G. Oroschakoff, Ecke Bonk, Deborah Luster, Nathalie du Pasquier.

Imago Mundi è il progetto che, sotto l’egida della Fondazione Benetton Studi Ricerche, Luciano Benetton promuove dal 2008 e che al momento ha coinvolto oltre 25mila artisti emergenti e affermati provenienti da quasi 160 Paesi e comunità native di tutto il mondo. Obiettivo del progetto: l’arte come chiave di lettura e interpretazione dei nostri tempi insieme alla ricerca di giovani talenti e la conoscenza e la promozione del dialogo tra le diverse culture visive.