Osservatorio curatori. Federico Montagna
Federico Montagna, milanese classe 1995, è un “digital curator” di base a Milano, laureato in Arti, Design e Spettacolo allo IULM. Nel 2017 ha fondato la start-up Artoday con l’obiettivo di mettere in contatto il mondo dell’arte contemporanea con quello della comunicazione digitale. Da ottobre 2018 è anche curatore e ideatore del progetto espositivo “The Wall”, una serie di mostre dedicate ai talenti emergenti del panorama contemporaneo internazionale.
Tutto ha avuto inizio due anni fa, durante l’ultimo anno di università. In quel periodo ho sentito l’esigenza di creare un qualcosa di mio, una realtà che fosse in grado di avvicinare quella che da sempre è la mia passione per l’arte contemporanea al mondo del digitale e quindi di riuscire a raccontare “l’arte di oggi nel mondo di oggi”. Così è nato il progetto Artoday.
DIGITAL CURATOR
Il mio lavoro è cominciato in Rete, in particolare sui social (Instagram su tutti), dove ho costruito la mia community portando avanti un’attività che definirei di tipo “curatoriale digitale”. Avendo vissuto gli anni della rivoluzione digitale e servendomi soprattutto dei suoi canali per interagire, per me è sempre stato difficile definirmi un curatore nel senso più tradizionale del termine, ma è anche vero che con Artoday svolgo proprio quel tipo di attività: studio, ricerco e seleziono ogni giorno il lavoro di artisti in tutto il mondo e li espongo in una galleria (online) che è la mia pagina Instagram.
Ciò che mi ha sempre incuriosito, fin da subito, era capire cosa avesse spinto queste persone (molte delle quali miei coetanei) a intraprendere un percorso così complesso ma allo stesso tempo affascinante come quello dell’artista e così ho incominciato a raccontare le loro Storie.
In questo modo, insieme a un team di giovani professionisti, siamo riusciti a creare una community internazionale di quasi 13mila utenti, tra cui artisti, galleristi, curatori e collezionisti, ma soprattutto a entrare in contatto con oltre 200 artisti emergenti in tutto il mondo che oggi collaborano con noi, anche per progetti offline. La forte matrice curatoriale-digitiale di Artoday mi ha portato quest’anno a collaborare anche come media partner di alcuni importanti eventi del settore, come il festival dei project space di Milano Spazi alla Fabbrica del Vapore o la mostra The Useless Land nel castello medievale di Lajone.
Il passo successivo ora è il lancio ufficiale del nostro sito web, dove verranno raccolte tutte le interviste fatte in questi anni, ma anche i video girati all’interno degli studi degli artisti, per raccontarli e farli conoscere a 360 gradi.
THE WALL PROJECT
Grazie ad Artoday ho avuto infatti la possibilità di conoscere personalmente numerosi artisti, di entrare nei loro studi, vedere il loro lavoro, approfondirlo e – come curatore – instaurare un rapporto di tipo professionale anche fuori dalla Rete. In questo senso The Wall Project è stato l’emblema di questa nostra inedita transizione dal mondo di Instagram a quello delle mostre.
Quest’anno, insieme alla designer tedesca Myriam Khuene Rauner, titolare della galleria Angelo della Pergola 1 a Milano, abbiamo infatti creato un format espositivo che fosse in grado di supportare e promuovere le tendenze più attuali della disciplina pittorica, invitando un artista al mese del portfolio di Artoday (nello specifico quest’anno: Manuel Fois, Alina Vergnano, Alan Borguet, Andrea Carpita, Marco Bongiorni e Cosimo Casoni) a esporre in galleria un’opera unica, inedita, su un muro. Questo “wall” è diventato una sorta di display analogico nel mondo reale con cui interagire non più con una community virtuale ma con un pubblico vero ed eterogeneo presente in galleria.
‒ Dario Moalli
https://www.instagram.com/artoday__official/
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #50
Abbonati ad Artribune Magazine
Acquista la tua inserzione sul prossimo Artribune
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati