Giulia Mattera – F-All: yes I am falling
In occasione dell’equinozio di autunno, Giulia Mattera propone la performance F-ALL: yes, I am falling, terza di una serie di azioni realizzate dall’artista durante i cambi di stagione.
Comunicato stampa
In occasione dell’equinozio di autunno, Giulia Mattera propone la performance F-ALL: yes, I am falling, terza di una serie di azioni realizzate dall’artista durante i cambi di stagione. In questo caso il titolo, evocativo del ciclo autunnale in arrivo, preannuncia senza rivelare ciò che avrà luogo durante la serata-evento del 21 settembre nello spazio di Label201 a Roma, il cui contenuto viene tenuto intenzionalmente riservato sino al momento dell’inaugurazione. Una parola chiave scelta con cura – cadere – che intimorisce e attira allo stesso tempo il pubblico contemporaneo, poiché sinonimo di un concetto di fallimento inaccettabile nella società in cui viviamo, eppure quasi fisiologico come il processo di spoliazione degli alberi in autunno, a cui né l’uomo né la natura stessa possono sottrarsi. E dunque, perché non provare ad accettare un limite universale come un dato di fatto, sospendendo per una volta il giudizio binario di positivo/negativo e ponendoci solo come osservatori di quello che succede? Perché non pensare e sentire la possibilità di cadere come un lasciarsi andare catartico, accettando la non-linearità delle nostre vite e, forse, trovando anche la fiducia che non lo faremo da soli, ma che potrebbe esserci qualcuno a sorreggerci? L’azione dell’artista introduce questi concetti ponendo il pubblico in una condizione di dovercisi confrontare e invitandolo, insieme a lei, ad addentrarvisi, sino ad interiorizzarlo e a partecipare ad un’azione di gruppo. Il percorso di consapevolezza attivato dalla performance viene favorito da cinque elementi semplici ma allestiti con attenzione, come quinto è Vishuddha - il chackra della gola - rappresentato dal colore blu diffuso nella sala. Corpo, spazio, luce, un oggetto-simbolo evocativo e, appunto, la voce dell’artista stessa, che in questo caso è la guida che ci aiuta a prender parte a quello che avviene, introducendoci in uno stato quasi meditativo. F-ALL: yes, I am falling parla di accoglienza: quella della Mattera nei confronti del suo pubblico, nel tentativo di accorciare la distanza artista-fruitore attraverso l’atto performativo. Quella rituale per l’arrivo della nuova stagione, omaggio a un’ormai remota connessione umana con la natura, tematica da sempre cara alla sua ricerca. È infine accoglienza privata di ciascuno di noi verso i nostri limiti personali e accoglienza collettiva verso il nostro prossimo, che possiamo riscoprire attraverso il contatto, come strumento primario di riconnessione e accettazione di noi stessi. (Alice Bortolazzo)
Giulia Mattera (Roma, 1991) crea performance investigando questioni ambientali, di genere, il quotidiano ed i comportamenti ritualizzati delle strutture sociali. La sua pratica artistica, caratterizzata da una forte connotazione visiva, esplora elementi naturali mediante il corpo, attraverso azioni che si confrontano con il fallimento e sfidano i preconcetti delle limitazioni psicofisiche.
Giulia Mattera ha ottenuto un Master in Performance Making dal rinomato Goldsmiths College di Londra, avendo in precedenza conseguito la laurea in Arte e Comunicazione presso l’Università di Pisa ed in Theatre, Performance and Social Studies presso l’università inglese di Warwick. Il suo lavoro è stato presentato su scala internazionale, in Europa, Stati Uniti e Sud America: DfbrL8r (Chicago), Grace Exhibition Space (NYC), VENICE INTERNATIONAL PERFORMANCE ART WEEK, Warsaw International Performance Art Weekend (Polonia) e nel Regno Unito.