Arte e Musica in rete con Open Arti. Alla Triennale di Milano è di scena un festival targato Vodafone e Zero, che trasforma le nuove idee in app per smartphone
Dopo Cibo, Design, Sport, Famiglia, Idee ora è il turno di Arte e Musica. Di cosa stiamo parlando? Delle aree tematiche del progetto Open, il ciclo di talk, incontri, dj set e live inquadrati nell’ottica della tecnologia e della connettività. Tuttora in corso, a partire da febbraio, alla Triennale di Milano, si tratta di un […]
Dopo Cibo, Design, Sport, Famiglia, Idee ora è il turno di Arte e Musica. Di cosa stiamo parlando? Delle aree tematiche del progetto Open, il ciclo di talk, incontri, dj set e live inquadrati nell’ottica della tecnologia e della connettività. Tuttora in corso, a partire da febbraio, alla Triennale di Milano, si tratta di un vero e proprio festival che nasce da una collaborazione tra Vodafone e Zero, casa editrice milanese che produce il famoso freepress tascabile, con tutte le dritte su cosa fare e dove andare. Vodafone, in questa occasione, diventa anche incubatore dei progetti per chiunque voglia mettersi in gioco, candidando la propria idea per un’applicazione mobile sull’apposito sito, attraverso un bando che si rinnova mensilmente per tutta la durata della rassegna.
Le idee raccolte saranno selezionate da un comitato composto dai 7 curatori di Open, e quelle ritenute più innovative saranno concretamente realizzate da un team di esperti all’interno della stessa Open, con il supporto tecnologico di Vodafone. Alla fine del progetto, la proprietà intellettuale e le applicazioni sviluppate resteranno nelle mani degli ideatori, che potranno decidere come promuoverle in piena autonomia. Per quanto riguarda, invece, il programma di incontri, Open ha finora funzionato così: a ogni argomento sono stati associati un curatore e due settimane di tempo, nel corso delle quali, attraverso eventi giornalieri gratuiti fatti di conferenze, dimostrazioni, concerti, eventi sportivi, cene e molto altro, persone note e realtà emergenti hanno approfondito i contenuti di ogni area e i suoi rapporti con la tecnologia, l’innovazione e la città.
Dal 2 al 31 maggio il progetto si conclude appunto con l’arte e con la musica, unificate nel modulo Open Arti, curato dal co-direttore di Live Arts Week di Bologna Andrea Lissoni per la sezione arte e dal co-fondatore di Invernomuto Simone Bertuzzi per la musica. Per la prima volta un festival di musica, arte e tecnologia sbarca, dunque, nel centro di Milano con oltre 30 eventi tra concerti, dj set e installazioni. Tra gli ospiti figurano gli 0100101110101101.ORG che, durante l’incontro del 2 maggio – alle ore 19 – racconteranno come, a partire dall’esponenziale crescita dei social media e della comunicazione digitale, abbiano calato il loro intervento artistico nel quotidiano, in un certo senso aggiornando radicalmente la tradizione della performance. L’8 maggio alle ore 18.30 Miltos Manetas sarà protagonista di una lecture in cui emergerà il suo ruolo chiave nel fenomeno dell’Internet Art. Mentre il 10 maggio alle ore 19 Domenico Quaranta, Vito Campanelli e la nostra Valentina Tanni indagheranno il rapporto tra arte e produzione amatoriale in rete.
– Claudia Giraud
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