Luther Blissett. Un documentario sul più famoso dei nomi collettivi
Negli Anni Novanta un gruppo diffuso di artisti, attivisti e performer prese a utilizzare il nome di un calciatore per firmare le proprie azioni di disturbo mediatico. Dando vita a un grande movimento culturale in grado di anticipare problematiche scottanti del nostro presente. Un documentario racconta la storia del Luther Blissett project
“Parlare del Luther Blissett project significa parlare di uno degli ultimi grandi movimenti culturali italiani, un progetto vasto che tratta tematiche legate al non culto dell’individuo, il multiple name, la lotta al copyright e le pratiche della psicogeografia”. A parlare sono Dario Tepedino, regista, ed Elisa Ravaglia, giornalista, autori del documentario Luther Blissett – informati, credi, crepa.
Il film, che dopo l’anteprima mondiale al Biografilm Festival, verrà proiettato alla 37esima edizione del Bellaria Film Festival (26 al 29 settembre), racconta le origini del progetto Luther Blissett, movimento collettivo che alla metà degli anni Novanta mise in piedi una serie di azioni tra arte, attivismo e culture jamming. Ma non solo: la pellicola cerca anche di collegare quelle azioni con una serie di altri fenomeni di sovversione del principio di verità: dai marziani di Orson Welles alle fake news contemporanee.
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