Domenico Sepe – Divino
DIVINO è il titolo di una mostra che Domenico Sepe presenta a Matera 2019 con il patrocinio della Città di Matera grazie alla sensibilità e accoglienza di Don David Mannarella (Presidente dell’Istituto Diocesano per il sost.del Clero) Diocesi di Matera-Irsina e dell’ Associazione culturale Oltre l’Arte, i quali hanno visto nell’opera di Sepe un’occasione di magnificenza e bellezza per Matera nell’anno che la vede Capitale Europea della Cultura.
Comunicato stampa
DIVINO è il titolo di una mostra che Domenico Sepe presenta a Matera 2019 con il patrocinio della Città di Matera grazie alla sensibilità e accoglienza di Don David Mannarella (Presidente dell’Istituto Diocesano per il sost.del Clero) Diocesi di Matera-Irsina e dell’ Associazione culturale Oltre l’Arte, i quali hanno visto nell’opera di Sepe un’occasione di magnificenza e bellezza per Matera nell’anno che la vede Capitale Europea della Cultura.
Infatti Domenico Sepe lo si può annoverare come il “NEO FIDIA DI NEAPOLIS” nella scultura contemporanea, tanto la sua opera è classica ed imponente.
L’opera di Domenico Sepe affonda le sue radici artistiche nella vastità dell’immenso patrimonio culturale, filosofico e architettonico della Magna Grecia, respira l’estasi del trasporto emotivo, la plasticità e soprattutto, cosa ancora più rara ai nostri giorni, la grandeur della dimensione artistica della sua opera.
Testimone di un concetto universale di bellezza, ne esprime attraverso diverse materie prime una forma figurativa a-temporale quasi sempre a suffragio di un classicismo religioso mai recondito o nascosto, bensì magnificente per linguaggio e plasticità.
Sono questi gli elementi che consacrano Domenico Sepe un artista per i nostri tempi cosi privi di tecnica-arte, un emissario assoluto del neoclassicismo, ove la conoscenza rarefatta di metodo, principii, geometrie e materia lo collocano di fatto nell’olimpo degli scultori neoclassici europei.
Opere come templi, templi come rifugi da un dissacrante concettualismo del nostro tempo ove l’uomo non celebra più la bellezza, la vita, ma la noia, la morte.
A questo Domenico Sepe reagisce con una energia propulsiva liberata dalle sue opere grandi che incarnano il pensiero positivo di “sofia”. Opere che domano materie prime dal marmo al bronzo, dal bronzo alle crete, fino alle resine e in ognuno vibrano di una dinamicità e uno spazialismo armonico e strutturato rispettando i quattro elementi fondamentali.
E’ naturale quindi nel visitare la sua opera astrarsi dal tempo e compiere un viaggio di secoli e millenni che dalla Napoli sotterranea, dove vive e lavora, arriva alla Magna Grecia, Siracusa fino alla costa ionica per riemergere dalle coste dell’Egeo parlando a un novello Nessuno.
Il Nessuno dei nostri giorni è un ignaro visitatore che davanti all’opera di Sepe può ancora naufragar senza meta.
Al contempo però davanti al suo Cristo aperto, con le braccia aperte al mondo, il visitatore può ritrovare un equilibrio perfetto in armonia tra il cielo e il creato, un’ascesi tra arte e spirito, praticata da Domenico Sepe perfettamente cristocentrica.
Domenico Sepe per la vastità della sua opera e della sua ricerca sarà presente con una sua personale a Matera con diverse sue opere dai bronzi, ai marmi, alle resine mostrando il prezioso lavoro di ricerca della forma nelle materie prime da lui esercitato.
L’artista napoletano omaggia Matera Capitale della Cultura Europea 2019 con un’opera straordinaria “il Cristo a braccia aperte” come simbolo salvifico dell’uomo occidentale che dal sud al cuore della grande madre Europa pontifica l’uomo per l’Uomo