Porte aperte alla Giovanardi Spa: completate le opere degli artisti della residenza 10×100
Il percorso, partito a febbraio 2019, ha visto la stretta collaborazione di dieci artisti con gli operai specializzati dell’azienda brianzola che produce allestimenti. Le immagini delle opere nella gallery
10×100 fabbrica d’arte contemporanea è il progetto di residenza d’artista indetto in occasione del centenario della Giovanardi Spa, l’impresa con sede a Concorezzo (in Brianza) specializzata nella realizzazione di display, allestimenti e vetrine di fashion e luxury brand. L’iniziativa, a cura di Martina Cavallarin e Marco Tagliafierro, presentata a febbraio 2019 (ve ne avevamo parlato qui), è giunta alla conclusione del suo percorso: durante questi mesi i dieci artisti selezionati hanno lavorato gomito a gomito con gli operai specializzati dell’azienda, implementando le possibilità tecniche e espressive delle proprie opere e instaurando uno scambio umano e professionale al tempo stesso. Il risultato sarà esposto, fino al 30 novembre 2019, all’interno della fabbrica, tra gli uffici, i macchinari e tutte le aree di produzione, a riprova dell’orizzontalità tra artisti e tecnici su cui il progetto si fonda.
10X100: LE OPERE IN MOSTRA
Welcome to Someday è la scritta che campeggia sull’edificio dell’azienda e il titolo dell’opera di Marotta & Russo, l’unica che rimarrà permanente sull’edificio di Concorezzo. Oltre a un’ampia sperimentazione di materiali e soluzioni formali, all’interno della mostra i temi sono molteplici: ci sono diversi riferimenti al design, declinati da Alessandro Agudio come segni e simboli presto consumati e diventati “oggetti malinconici”; Daniele Milvio costruisce un Altare per divinità storicizzate che si richiama direttamente alle illustrazioni di Tiger Tataishi su progetto grafico di Ettore Sottsass; Riccardo Paratore realizza, in scala aumentata, una riproduzione della calcolatrice Olivetti Logos 58. Presente anche il tema della memoria, con l’opera Anna – Monumento all’Attenzione di Gianni Moretti, parte di un percorso dedicato al ricordo nell’eccidio nazifascista di S. Anna di Stazzema. Ma anche quello della famiglia, con Discendenti di Jacopo Mazzetti, un ambiente immerso nel buio in cui si staglia un albero genealogico fatto di luci a led – a effetto “olografico” – che rappresenta un albero genealogico; oppure NO SPACE e NO TIME, la scultura in metacrilato di Patrick Tuttofuoco la quale, ispirandosi alla Pietà Rondanini, ritrae sua moglie e suo figlio addormentati, attraversati dalla luce grazie alla trasparenza del materiale.
10X100: IL COMMENTO DEL CURATORE
“Gli artisti hanno attivato delle intuizioni creative che si sono coniugate con la conquista tecnica”, spiega ad Artribune Marco Tagliafierro, “noi curatori li abbiamo portati in azienda e abbiamo fornito loro del materiale affinché fossero a conoscenza di ciò che Giovanardi è in grado di fare. Però il progetto ha superato le aspettative – questa era la grande scommessa e l’abbiamo vinta – portando i tecnici della Giovanardi a oltrepassare la loro comfort zone e le loro capacità produttive tradizionali, grazie alle visioni proposte dagli artisti”. Cosa rimane, dunque, di questa esperienza che ha tutte le carte in regola per essere definita come un’iniziativa artistica di qualità? “Mi sento di lanciare un appello, dicendo che le aziende perderebbero una grande occasione se non si impegnassero nel creare delle aree ricerca e sviluppo stabili”, risponde Tagliaferro. “Si potrebbero creare esperienze di questo tipo senza lasciare che le opere si disperdano alla fine della mostra, creando un percorso continuativo e a lungo termine”.
– Giulia Ronchi
10×100 fabbrica d’arte contemporanea
Fino al 30 novembre 2019
Giovanardi Spa
Via Federico Ozanam 35, Concorezzo
www.giovanardispa.com
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