Jan Fabre – The Rhythm of the Brain

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO MERULANA - FONDAZIONE ELENA E CLAUDIO CERASI
via Merulana 121 , Roma,
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
10/10/2019

su invito

Biglietti

Intero 10.00 € Ridotto 8.00 € giovani under 27, adulti over 65, insegnanti in attività, appartenenti a gruppi convenzionati Gratuito bambini under 7, un insegnante ogni 10 studenti, un accompagnatore ogni 10 persone, disabile con accompagnatore, guide turistiche con patentino anche in occasione di sopralluogo Gruppi Ridotto 8.00 € a persona Prenotazione obbligatoria per gruppi 30,00 € Scuole Ridotto 6.00 € per studente Prenotazione obbligatoria per gruppo classe 20,00 €

Artisti
Jan Fabre
Curatori
Achille Bonito Oliva, Melania Rossi
Generi
arte contemporanea, personale

Palazzo Merulana inaugura la stagione espositiva autunnale con una mostra dedicata all’artista belga Jan Fabre, “The rhythm of the brain”, a cura di Achille Bonito Oliva e Melania Rossi.
Il progetto vede esposte oltre trenta opere dell’artista belga, tra sculture in bronzo e cera, disegni e film-performance, molte delle quali mai esposte in Italia e alcune realizzate appositamente per la mostra.

All’interno degli spazi espositivi dell’ex Ufficio di Igiene, l’exhibit si sviluppa in due capitoli: il primo si concentra su un dialogo diretto con la collezione permanente e il suo percorso espositivo; l’altro consiste in una selezione di lavori dell’artista sul tema del cervello e del rapporto tra arte e scienza.

Le opere di De Chirico, Donghi, Capogrossi, Janni, Casorati e Cambellotti sono state d’ispirazione diretta sia per Fabre che per i curatori, che hanno ritrovato tra il lavoro dell’artista belga e queste opere del passato connessioni poetiche, che invitano ad una riflessione sull’arte, sull’immaginazione e sul pensiero degli artisti nel corso della storia.

Il percorso inizia con due sculture in bronzo, “To Wear One’s Brain On One’s Head” (2018) e “De blikopener” (2017).
Questi autoritratti dell’artista, che porta in bilico il proprio cervello sulla testa e che tiene in mano un apriscatole, saranno una sorta di guida per tutta la mostra, che dispiegherà nei vari spazi del Palazzo l’intimo pensiero di Fabre riguardo all’arte, al pensiero umano, alla fantasia e all’immaginazione.

Con una carriera che dura da quarant’anni, Jan Fabre (1958, Anversa) è considerato una delle figure più innovative nel panorama dell’arte contemporanea internazionale. Come artista visivo, teatrale e autore crea un’atmosfera intensamente personale con le sue regole, leggi, personaggi e simboli.

Tra le personali più significative di questo versatile artista belga sono da ricordare “Homo Faber” (Kmska, Anversa 2006), “Hortus/Corpus” (Kröller-Müller Museum, Otterlo 2011); “Stigmata. Actions and Performances, 1976-2013”, Maxxi, Roma 2013; M hka, Anversa 2015; Mac, Lione 2016; Leopold Museum, Vienna 2017; Caac, Siviglia 2018).

Jan Fabre è stato il primo artista vivente a presentare una mostra di ampio respiro al Louvre di Parigi: “L’ange de la métamorphose”, nel 2008.

Nel 2016, con “Spiritual Guards” Jan Fabre ha portato una grande mostra presso il Forte Belvedere, Palazzo Vecchio e piazza della Signoria, a Firenze. È stato inoltre invitato da Michail Piotrovskij a realizzare un importante progetto all’Ermitage di San Pietroburgo: “Jan Fabre. Knight of Despair/Warrior of Beauty” (2016-2017). La personale “Glass and Bone Sculptures 1977-2017” è stata presentata come evento collaterale della 57° edizione della Biennale di Venezia (2017). Per Palermo capitale italiana della cultura 2018 MondoMostre ha organizzato “Jan Fabre. Ecstasy & Oracles”, Duomo di Monreale-Valle dei Templi di Agrigento 2018), evento collaterale di Manifesta 12.

Nel 2018 la fondazione Maeght ha proposto una selezione di suoi lavori dedicati al cervello, dal titolo “Ma nation, l’imagination”. La ricerca sul cervello, che Fabre definisce “la parte più sexy del corpo”, era iniziata molti anni prima con “Anthropology of a Planet” (Venezia 2007), “From the Cellar to the Attic, from the Feet to the Brain”, (Kunsthaus Bregenz, Bregenz 2008; Arsenale novissimo, Venezia 2009) e “Pietas” (Nuova scuola grande di Santa Maria della Misericordia, Venezia 2011).

Jan Fabre è riconosciuto a livello internazionale grazie a opere come The Man Who Measures the Clouds del 1998, esposto in vari contesti, e per le opere pubbliche permanenti collocate in luoghi di rilievo, come: Heaven of Delight del 2002 per il Palazzo reale di Bruxelles, The Gaze Within (The Hour Blue) del 2011-2013 sulla scalinata d’ingresso del Museo reale di Belle arti del Belgio, l’installazione The Man Who Bears the Cross del 2015 nella cattedrale di Nostra Signora di Anversa e, sempre ad Anversa, le tre pale d’altare realizzate utilizzando elitre di scarabei gioiello ispirate a Rubens, Jordaens e van Dick nella chiesa di Sant’Agostino/Amuz.

Comunicato stampa

Palazzo Merulana inaugura la stagione espositiva autunnale con una mostra dedicata all’artista belga Jan Fabre, “The rhythm of the brain”, a cura di Achille Bonito Oliva e Melania Rossi.