Morto Cesare Manzo, lo storico gallerista di Pescara che inventò Fuori Uso
Contribuì alla ricchezza artistica e sperimentale di Pescara a partire dagli anni ’60. La sua galleria, in attività per 48 anni, ha portato in Italia figure di spicco del panorama internazionale.
![Morto Cesare Manzo, lo storico gallerista di Pescara che inventò Fuori Uso](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/10/Cesare-Manzo-21.jpg)
Era il 1966 quando aprì la Galleria Cesare Manzo in via Galilei 24, a Pescara. Una storia di 48 anni che ha attraversato i decenni e i cambiamenti culturali del panorama contemporaneo, introducendo in Italia figure importantissime come Boetti, Chia, Man Ray, Mattiacci, Montesano, Andy Warhol, Zorio e Pistoletto.
LA GALLERIA CESARE MANZO
“Un luogo, al tempo, pieno di stimoli e creatività, di giovani e di maestri affermati, di sogni e di progetti che spesso prendevano vita come nemmeno nelle più belle favole. All’epoca giocavo nelle retrovie, aiutavo a realizzare le installazioni, gli allestimenti, le opere, mi sentivo un viaggiatore in continuo cammino per i sentieri più innovativi dell’espressione artistica, toccandone con mano la materia costitutiva e respirandone ogni particella”, raccontava ad Artribune Luigi Franchi, in arte Zino, in una lettera aperta. “La galleria Cesare Manzo era un’esplosiva fucina di idee e confronti tutta tesa nella continua opera di sfornare le più strabilianti bizzarie del linguaggio artistico contemporaneo”. E poi, nel 2014, la storia della galleria giunge al suo esito, con una comunicazione laconica su Facebook: “La galleria Cesare Manzo chiude dopo 48 anni di attività”. Colpa della crisi, dei tanti debiti contratti che gli permisero però di mantenere in vita la sua amata attività, o dell’assenza di soci o finanziatori che Manzo aveva cercato per tanto tempo ma con scarsi risultati, pur sempre senza abbandonare quel piglio da sognatore audace che l’aveva portato a introdurre nella città abruzzese tanti personaggi di spicco (ci aveva raccontato tutto in questa intervista). Colpa probabilmente, anche dei guai con i falsi Frattali di Pistoletto che erano stati messi in circolazione, e che nel 2014 gli erano costati una condanna da parte del Tribunale.
GALLERIA CESARE MANZO: FUORI USO
La storia di Cesare Manzo non è legata esclusivamente a Pescara: tra il 1980 e il 1985 ha avviato una galleria a Milano, mentre dal 2007 al 2011 è stato a Roma, nello spazio di vicolo del Governo Vecchio. Tra le sue avventure più entusiasmanti c’è invece Fuori Uso nato a Pescara nel 1990, evento pioniere in Italia, fra i primi esperimenti di recupero creativo di spazi abbandonati, ex fabbriche, scuole, mercati, alberghi. L’ultima edizione si è svolta nel 2016 dopo quattro anni di assenza, con la collaborazione di circa 80 artisti provenienti da tutto il mondo e che fu per anni uno dei laboratori all’avanguardia di produzione culturale, realizzato in tandem con il curatore Giacinto Di Pietrantonio ed una importante squadra a supporto. Scrive di lui su Facebook Roberto Sala, colonna portante del magazine d’arte Segno, con sede proprio a Pescara: “Ho conosciuto Cesare quando avevo 14/15 anni. Io ragazzo di bottega (la rivista si faceva in modo molto artigianale allora) e lui distributore di giornali e gallerista alle prime armi. Andavamo spesso, insieme ai miei genitori e Guido Fusilli, a Roma per le inaugurazioni di mostre e ricordo di aver fatto diversi viaggi di ritorno, con lui col suo furgone della distribuzione, a Pescara arrivando giusto in tempo per la distribuzione dei quotidiani. Lo spazio espositivo era in via dei Marsi a Pescara. Io lo ricordo molto grande ma forse non lo era (la galleria intendo, Cesare era alto come me allora). Erano i tempi in cui a Pescara c’era ancora lo spazio di Peppino D’Emilio – Convergenze – e la galleria di Lucrezia De Domizio in via delle Caserme nel centro storico. Ricordo che ci faceva molto ridere il titolo su Il Tempo per la mostra di Andrea Carnemolla: “Da Manzo espone Carnemolla”. Poi arrivò la geniale idea di FuoriUso. Cesare riuscì a portare a Pescara (grazie anche alla collaborazione con Giacinto Di Pietrantonio) grandi nomi dell’arte contemporanea e giovani artisti che da li a poco sarebbero esplosi nel mainstream. Come tutte le belle storie però arrivano anche i dissapori che ci hanno allontanato, ma non è il caso di ricordarli qui.
Mi dispiace solo non aver mai chiarito con lui, ma gli ho voluto bene, tanto, lo stesso.
Grazie Cesare, riposa in pace!”. Un omaggio recente è invece stato realizzato dall’artista Matteo Fato nella sua mostra presso la Galleria Monitor. L’opera è esposta nella nuova sede di Pereto, in Abruzzo.
![Matteo Fato, Mai stato fuori uso!? / Never been out of order!? (ritratto di / portrait of Cesare Manzo, Gallerista / Gallerist, Pescara), 2019 olio su lino / oil on linen, 103 x 127 cm cassa da trasporto in multistrato e specchio / case for transport in plywood and mirror Courtesy dell’Artista / the Artist & Monitor, Rome - Lisbon - Pereto (AQ)](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/09/16-Matteo-Fato-768x1152.jpg)
![Cesare Manzo](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2014/11/Cesare-Manzo-24.jpg)
![Cesare Manzo 21 Morto Cesare Manzo, lo storico gallerista di Pescara che inventò Fuori Uso](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2014/11/Cesare-Manzo-21-768x528.jpg)
![Cesare Manzo 11 Morto Cesare Manzo, lo storico gallerista di Pescara che inventò Fuori Uso](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2014/11/Cesare-Manzo-11.jpg)
![Cesare Manzo 27 Morto Cesare Manzo, lo storico gallerista di Pescara che inventò Fuori Uso](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2014/11/Cesare-Manzo-27.jpg)
![Cesare Manzo 5 Morto Cesare Manzo, lo storico gallerista di Pescara che inventò Fuori Uso](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2014/11/Cesare-Manzo-5.jpg)
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