Experiri. L’arte contemporanea racconta il cammino
Dodici gli artisti della scena contemporanea italiana e internazionale presentano le loro opere negli spazi diffusi dell’Università declinando il tema del cammino.
Comunicato stampa
La mostra Experiri - L’arte contemporanea racconta il Cammino sarà inaugurata martedì 29 ottobre in Cripta dell’Aula Magna. Il tema scelto è stato interpretato dagli artisti nelle sue molteplici sfaccettature, dal viaggio in paesi sconosciuti al percorso interiore compiuto nella vita.
L’Itinerario di Arte e Spiritualità, che ogni anno dal 2015 coinvolge come curatori gli studenti dell’ateneo, viene riproposto anche quest’anno in sinergia tra il Centro Pastorale dell’Università, rappresentato da Padre Enzo Viscardi, e il Dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell’Arte, con le professoresse Elena Di Raddo, Cecilia De Carli, Bianca Trevisan.
Come nelle precedenti edizioni sono stati coinvolti nella cura e nello sviluppo della mostra gli studenti iscritti ai corsi di laurea in Scienze dei beni culturali, Archeologia e Storia dell’Arte e Economia e gestione dei beni culturali e dello spettacolo.
Nella parola Experiri è racchiuso tutto il senso della mostra: un percorso realizzato attraverso l’esperienza del cammino e ai frutti della conoscenza che questo porta, mostrando le infinite modalità in cui oggi si intende e si intrepreta questo viaggio.
In mostra vi sono dodici opere create da artisti selezionati dalla scena contemporanea italiana e internazionale: Daniele Arosio, Marina Ballo Charmet, Ludovica Carbotta, Michele Ciacciofera, Federica Col, Tommaso Fraschini, Premiata Ditta, Dolores Previtali, Diego Randazzo, Arjan Shehaj, Massimo Uberti e Alec Von Bargen.
Per coinvolgere ancora di più gli studenti, ma anche un pubblico più ampio, è stato ideato un workshop con il duo artistico Premiata Ditta al fine di realizzare un’installazione site – specific. Durante i quattro giorni di collaborazione gli studenti, insieme agli artisti, hanno fatto un’esperienza sensoriale, tracciando una mappa degli odori, nei luoghi di studio e di vita più frequentati, dalle aule di lezione ai cortili, al giardino dell’ateneo, per realizzare un archivio originale delle percezioni.
La mostra dunque svela, per il visitatore attento, un turbinio di immagini, un archivio narrativo che racconta qualcosa di prezioso per ciascuno degli artisti che in questo itinerario, rivelano un po’ di sé stessi attraverso viaggi intrapresi o rievocati, percorsi ideali o reali, da cui, come i protagonisti di un romanzo, sono tornati più consapevoli, più esperti. Un viaggio che, come suggerisce il titolo Ex-per-iri, potrà rivelarsi soltanto allo spettatore disposto a sperimentarlo.