Matera + Plovdiv. L’unione fa la forza
Sin dalle prime fasi, Plovdiv e Matera hanno stretto un forte legame. Due Capitali Europee della Cultura in rappresentanza di un continente.
La prima Capitale Europea della Cultura fu Atene. Era il 1985. L‘anno dopo fu il turno di Firenze, poi una città all’anno fino al 2000, quando il numero delle città nominate divenne variabile. Dal 2007 al 2020 compresi sono due l’anno e per questo 2019 le titolate sono Matera e la bulgara Plovdiv.
PLOTERA
Europa significa, fra mille altre cose, comunanza nel rispetto delle identità. In un’epoca di forti spinte divisive, Matera e Plovdiv hanno proteso grandi sforzi sul primo piatto della bilancia. A partire dalla creazione di questa crasi, Plotera, che raccoglie in sé i nomi delle due città.
Ma non tutto si esaurisce in un nome ben riuscito. Le due Capitali Europee della Cultura 2019, infatti, hanno lavorato a un intenso programma di attività e scambi che si sono svolti e si svolgono nelle rispettive città; attività raccolte sotto il cappello Plotera weeks – Plovdiv and Matera together for an Open Future.
GLI ESORDI DELLA COLLABORAZIONE
Se lo slogan che costituisce il fil rouge di Plovdiv Capitale Europea della Cultura è Together, la stessa parola era il titolo del primo dossier di candidatura di Matera. Sin dalle prime fasi, dunque, le città bulgara e italiana hanno stretto un forte legame, concretizzatosi a partire dalle cerimonie di inaugurazione, con l’orchestra di fiati Rocco D’Ambrosio di Montescaglioso sul palco di Plovdiv il 12 gennaio e la Maritza Brass Band a Matera il 19 gennaio.
Fra le due Capitali circola tuttora la mostra fotografica European Eyes on Japan, realizzata in collaborazione con EU-Japan Fest in estate a Matera e poi allestita fino al 27 novembre a Plovdiv; nel quadro della medesima iniziativa, la fotografa italiana Alessia Rollo e il bulgaro Vladimir Pekov sono stati ospiti in Giappone per una residenza che aveva come obiettivo l’elaborazione di uno “sguardo europeo” sulle aree interne nipponiche.
STAGIONE AUTUNNO/INVERNO
In queste settimane la collaborazione si è intensificata. Fino al 31 ottobre la Biblioteca Stigliani ha ospitato la mostra fotografica sull’alfabeto cirillico Delle lettere fra Plovdiv e Matera (preceduta dai workshop a tema dell’Open Design School); sempre in ottobre, il Mestiere Cinema Festival è stato dedicato al cinema bulgaro e alla composizione musicale per il cinema; e ancora, dal 31 ottobre al 2 novembre a Matera (e poi dall’8 all’11 novembre a Plovdiv) è andato in scena il Fusion Urban Games Festival, con esperienze immersive e di edutainment (anglicismo per indicare il proverbiale “imparare giocando”) che hanno combinato game design, arti performative e installazioni nello spazio pubblico. Con l’obiettivo di conoscere meglio il proprio territorio, e quindi viverlo con maggiore partecipazione e consapevolezza.
– Marco Enrico Giacomelli
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