Registrare i gesti. Salvatore Falci a Roma
Galleria Casoli De Luca, Roma – fino al 21 dicembre 2019. La raccolta di lavori di Salvatore Falci sottolinea l’attenta ricerca dell’artista verso l’Altro. E si manifesta attraverso una relazione inconsapevole tra il soggetto e l’oggetto.
Salvatore Falci (Bergamo, 1950) costruisce i propri lavori come dispositivi di registrazione di gesti e comportamenti della collettività nei diversi ambiti che vuole indagare. L’artista, così facendo, diventa un osservatore esterno del caso e della spontaneità dell’individuo, che si incontra e si scontra con input impliciti. I Pavimenti, installati nelle scuole e nelle fabbriche, dalle tinte brillanti oro e argento, vestono le pareti della galleria giocando con le cromie accese dei Letti, in spugna sintetica e velluto. Per quest’occasione Falci ha rigenerato l’erba del ponte Sant’Eufemia, installato alla Biennale del 1990. Macchie verdeggianti come isole riempiono i pannelli, facendo riemergere una memoria tangibile di un passato ormai perso. Con la videoinstallazione Silent Communication, invece, l’indagine cambia prospettiva. Dopo una residenza in Australia (1998), l’artista pone il concetto di relazione sulla base di uno scontro diretto tra la comunità aborigena e quella anglosassone, con l’obiettivo di far comprendere che il comportamento sociale non è innato ma culturalmente influenzato.
‒ Valentina Muzi
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