Parte Arte Generali: la storica compagnia assicurativa ora punta sui grandi collezionisti

E fa le cose in grande: Toscani e Cattelan sono gli ambasciatori del nuovo programma assicurativo dedicato all’arte, oltre che protagonisti di una campagna pubblicitaria irriverente. E c’è di mezzo anche un certo cesso d’oro…

Raggiungere il primato mondiale nel business assicurativo di opere d’arte. È questo l’obiettivo che si pone Generali, compagnia assicurativa fondata nel 1831 che nel quartier generale di City Life a Milano, alla presenza della stampa, ha lanciato la nuova piattaforma di servizi dedicata al collezionismo battezzata Arte Generali. Un’attenzione al patrimonio artistico già palesatasi tramite il programma Valore Cultura che, attivo dal 2016, ha contribuito alla riqualificazione e alla promozione di numerosi luoghi di interesse sul territorio, come la valorizzazione della Tenuta Ca’ Corniani di Caorle o, più recentemente, l’apertura del seicentesco Palazzo Bonaparte a Roma, trasformato in un magnifico spazio per grandi mostre (attualmente ospita gli Impressionisti Segreti).

ARTE GENERALI: I NUOVI SERVIZI

Con Arte Generali iniziamo un nuovo capitolo nella storia di Generali nel mondo assicurativo”, ha commentato un entusiasta Philippe Donnet, Group CEO di Generali. “Arte Generali è strettamente collegata alle competenze, all’esperienza, all’eredità e al DNA di Generali perché può far leva sulla leadership del Gruppo in termini di performance tecniche e sulla sua tradizione come mecenati dell’arte e della cultura”. Il gigante delle assicurazioni, con quasi 190 anni di storia alle spalle, ci mette il know-how, puntando fortemente anche sull’innovazione e sulle nuove tecnologie per piazzarsi al meglio nel settore artistico. Con la volontà di diventare il partner assicurativo dei collezionisti, offrendo loro il meglio dell’assistenza e dei servizi personalizzati per tutte le esigenze. Non solo, quindi, copertura assicurativa in caso di danno, ma anche trasporto (con la apposita “Art Conciergerie”), prevenzione, custodia e restauro in caso di danneggiamento. In programma c’è anche la formazione di una community in grado di mettere i collezionisti in contatto tra loro organizzando appuntamenti come inaugurazioni di mostre, visite e incontri con artisti e personalità influenti nel sistema. Si potrà usufruire dell’apposita app per gestire varie operazioni e, tramite realtà virtuale, creare addirittura un museo personalizzato su smartphone.

Rendering image of the Generali Tower (project expected to be installed by the first-half of 2020; credits to Oliviero Toscani Studio)

Rendering image of the Generali Tower (project expected to be installed by the first-half of 2020; credits to Oliviero Toscani Studio)

ARTE GENERALI: UN BUSINESS GLOBALE

Il progetto Arte Generali si inserisce nel piano di “crescita profittevole” Generali 2021: con l’apertura al business dell’arte la compagnia assicurativa prevede che il valore globale delle opere possa aumentare del 20% in 5 anni, con una crescita media annua del 6% del mercato assicurativo nel 2022. L’offerta sarà disponibile per i clienti privati in Germania entro la fine dell’anno e sarà presto estesa ai clienti corporate e alle istituzioni culturali di ulteriori mercati come Italia, Francia, Austria, Svizzera, Spagna, Emirati Arabi e Hong Kong.

Arte Generali - campagna promozionale

Arte Generali – campagna promozionale

CATTELAN E TOSCANI: LA CAMPAGNA PROMOZIONALE

Chi poteva lanciare in grande stile un progetto se non Oliviero Toscani e Maurizio Cattelan? Nomi di forte richiamo, noti in tutto il mondo, i due da sempre si muovono sul confine tra arte e comunicazione, con una buona dose di provocazione. Per la campagna di lancio di Arte Generali, hanno unito le forze: Toscani alla regia e Cattelan come “modello”. Il risultato finale è un video promozionale in cui l’artista padovano salta e sgambetta su e giù, coprendosi con le riproduzioni di due delle sue opere più iconiche: L.O.V.E. il “dito medio” di grandi dimensioni posto al centro di Piazza Affari a Milano, e America, il “cesso d’oro”, recentemente rubato al Blenheim Palace nel Regno Unito (ve ne avevamo parlato qui). Ad accompagnare le immagini, lo slogan “great artists steal”. Il dubbio sorge spontaneo: che il grande furto fosse una montatura mediatica per sponsorizzare la copertura assicurativa delle opere d’arte? O è semplicemente un riferimento alla non originalità del suo lavoro? L’intenzionalità non è stata dichiarata, né durante la presentazione né a microfoni spenti dall’artista. A coronamento della campagna pubblicitaria, la sua immagine apparirà prossimamente sulla facciata della Torre Hadid, con una gigantografia lunga tutti i 44 piani. Ovviamente, sempre abbracciato al suo cesso d’oro, opera trafugata o risultato dell’ennesima operazione di pranking, chi lo sa.

-Giulia Ronchi

www.generali.it

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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