Jobs. Forme e spazi del lavoro nel tempo della Quarta rivoluzione industriale
Linea di Confine si è proposta di contribuire a una maggiore conoscenza delle forme e degli spazi assunti dal lavoro in questi ultimi decenni, attraverso una mostra, una giornata di studio aperta al pubblico e un concorso fotografico under 35.
Comunicato stampa
JOBS
Forme e spazi del lavoro nel tempo della Quarta rivoluzione industriale
Programma e mostra a cura di William Guerrieri
17 Novembre - 22 Dicembre 2019
L’Ospitale, via Fontana 2
Rubiera (RE)
Sabato 16 novembre
Inaugurazione mostra e Giornata di studio
Giornata di studio ore 10-13 / 15-19
Partecipazione a iscrizione gratuita entro il 15 novembre: [email protected]
Inaugurazione mostra ore 13
alla presenza delle autorità e degli autori
Con la Quarta rivoluzione industriale, caratterizzata da un forte impulso all’automazione, il lavoro sembra diventato invisibile nei flussi governati dagli algoritmi, ma in realtà ha assunto nuove forme in rapporto alla tecnologia e al territorio, diventato quest’ultimo, una vera e propria “fabbrica a cielo aperto”. La fotografia contemporanea si è preoccupata in questi decenni di sottolineare l’aspetto immateriale del lavoro e la dimensione astratta dei processi produttivi e delle nuove tecnologie ma forse manca una visione più approfondita e puntuale sulle nuove forme del lavoro e degli spazi della produzione.
Linea di Confine si è proposta pertanto di contribuire a una maggiore conoscenza delle forme e degli spazi assunti dal lavoro in questi ultimi decenni, attraverso una mostra, una giornata di studio aperta al pubblico e un concorso fotografico under 35.
Le tre iniziative sono fra loro correlate e si propongono come un laboratorio aperto alla discussione e al confronto sul tema del lavoro nell’epoca della Quarta rivoluzione industriale, i cui esiti potranno essere utili nella preparazione di future indagini sul territorio.
Sabato 16 novembre 2019 alle ore 13, alla presenza delle autorità e degli autori, si inaugura la mostra JOBS, con opere di: Michele Borzoni/TerraProject, con la serie Workforce, dove la “forza lavoro” è analizzata in vari contesti lavorativi, dall’e-commerce, ai call center, all’impegno di mano d’opera a basso prezzo nei lavori agricoli stagionali (2017); Allegra Martin con la serie I luoghi e i lavori 4.0 (2017), un progetto a cura della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, realizzata in collaborazione con la Fondazione Mast di Bologna; Andrea Paco Mariani, del collettivo SMK VideoFactory, con il video The Harvest, (2017) realizzato nelle campagne dell’Agro Pontino, dove viene impiegata nei lavori agricoli mano d’opera indiana a basso costo; William Guerrieri con la serie Bodies of Work (2018), un’indagine sul lavoro e il corpo in rapporto alla tecnologia, realizzata alla Saipem di Marghera e nelle aree circostanti Fincantieri, per il Comune di Venezia; Andrea Simi con la serie Poimec (2019), realizzata in una piccola azienda situata nel Tecnopolo di Moncalieri, in Piemonte, che opera prevalentemente nei mercati internazionali.
Oltre a queste opere saranno esposte fotografie provenienti dalla collezione di Linea di Confine: Ferrari’s Factory di Olivo Barberi del 2003, Seccoumidofuoco di Paola De Pietri, del 2013, serie realizzata nel distretto della ceramica di Fiorano Modenese, in dialogo con alcune fotografie degli anni Novanta realizzate da Stephen Shore (dalla serie Luzzara, 1993) e da Guido Guidi (dalla serie Lestans, 1998, da collezione privata).
Saranno inoltre esposti i lavori dei vincitori del concorso fotografico Under 35: Giammario Corsi, Sotto lo stesso cielo (2019), Raffaele Geronazzo, In 1960 Hugh Hefner moved his office in his bed (2019), Nicolò Panzeri Feed Us (2017-2019), Flavia Rossi, Fabrication Laboratory (2019) e Jacopo Valentini, Unicacina (2019).
Giornata di studio
Contestualmente all'inaugurazione della mostra, si terrà una giornata di studio che vedrà la partecipazione di: Laura Moro (IBC Regione Emilia-Romagna), del sociologo Aldo Bonomi, dell’urbanista Stefano Munarin, del fotografo e curatore William Guerrieri, dello scrittore Gianfranco Bettin, dell’architetto Claudio De Gennaro, dello storico della fotografia Antonello Frongia, dei fotografi Jorge Ribalta (Spagna), Olivo Barbieri, Michele Borzoni, Andrea Pertoldeo, Andrea Simi e del regista Andrea Paco Mariani.