Alice Faloretti – Suspension of Disbelief
Francesca Antonini Arte Contemporanea è lieta di presentare la personale di Alice Faloretti (Brescia, 1992) Suspension of Disbelief, che segna l’inizio della collaborazione dell’artista con la galleria.
Comunicato stampa
Francesca Antonini Arte Contemporanea è lieta di presentare la personale di Alice Faloretti (Brescia, 1992) Suspension of Disbelief, che segna l’inizio della collaborazione dell’artista con la galleria. Il progetto raccoglie una selezione di opere recenti, su tela e su carta, che testimoniano la complessità della ricerca che l’artista conduce sul paesaggio, sui temi dell’ambiente selvatico e sulla relazione conflittuale tra elementi naturali e presenza antropica. La mostra è corredata da un testo di Daniele Capra.
La pratica pittorica di Alice Faloretti è interiormente percorsa da spunti realistici e istanze di ordine fantastico, frutto della pura immaginazione dell’artista. In particolare nelle sue opere la figurazione – talvolta esplicita, in altri casi solo accennata in forma liquida ed elusiva – è funzionale a uno sviluppo narrativo intimo, carico di elementi enigmatici e stranianti. Il titolo della mostra fa riferimento alla celebre espressione impiegata dal poeta inglese Samuel Taylor Coleridge quando, nella Biographia Literaria, spiega la necessità di costruire delle narrazioni dotate di “una parvenza di realtà sufficiente a fornire alle ombre dell’immaginazione una volontaria e momentanea sospensione del dubbio, la quale costituisce la fede nella poesia”. Alla stessa maniera le opere di Faloretti mettono l’osservatore in una condizione di ambiguità percettiva, sia per le composizioni coraggiose che per le soluzioni cromatiche ardite, al limite della verosimiglianza. I suoi lavori sono contraddistinti da un’atmosfera surreale in cui i colori e le forme degli elementi naturali sembrano l’esito di un’estensione dell’inconscio dell’artista, un’iperbolica trasfigurazione che va al di là di ciò che è ordinario attendersi. In questi frangenti il senso della meraviglia e la condizione di incertezza percettiva spingono l’osservatore a proiettarsi altrove, in mondi che sono simultaneamente vicini e lontanissimi dalle nostre esperienze.
Nella poetica di Faloretti la realtà pare accartocciarsi, mescolarsi e dissolversi, per poi rinascere prendendo nuova forma in un colore vivo, sapido e urticante. L’artista riconfigura e reimmagina così porzioni di mondo, con una visionarietà cui risulta impossibile sottrarsi. Chi guarda non può che fermarsi in silenzio, come succede ne La ballata del vecchio marinaio all’uomo che rimane incantato dagli occhi scintillanti del canuto lupo di mare. Ci sono verità immaginate, infatti, che sfuggono alla verità del mondo.
La ricerca di Alice Faloretti (Brescia, 1992) è rivolta alla pittura e al disegno. É diplomata presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, dopo un periodo di studi presso la AVU Fine Arts Academy di Praga. Tra le personali Transizioni, Made in Art, Festival 360, Parma; Ricognizioni in Contemporanea, In profondità, galleria 1.1 Zenonecontemporanea, Reggio Emilia. Tra le collettive nel 2019 Selvatico [14], Cotignola (RA); Tutti non ci sono, Traffic Gallery, Bergamo; Group Show, Crag Gallery, Torino; 102ma Collettiva, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; La risposta dell’amore/ Die antwort die liebe, Cantieri Culturali della Zisa, Palermo; nel 2018 Open Studio Progetto Borca, Dolomiti Contemporanee, Borca di Cadore (Bl); Premio Nocivelli, Chiesa della Disciplina, Brescia; Opera Prima, Trieste Contemporanea e ITIS-ARCA, Trieste / spazio Dumbo Docks, Venezia Marghera; Combat Prize, Museo Civico G. Fattori, Livorno; Premio Arteam Cup, Fondazione Dino Zoli, Forlì; nel 2017 AVU Exhibition, Studio di Pittura I, Praga (CZ); nel 2016 Fuori Uso 2016. Avviso di Garanzia, Ex Tribunale, Piazza Alessandrini, Pescara; nel 2015 Biennale internazionale dell’incisione, Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento, Monsummano Terme (Pt). Vive e lavora a Venezia.