Salso. Adotta un libro bagnato
Galleria Massimodeluca per la libreria “Segni nel Tempo” di Venezia.
Comunicato stampa
SALSO
Adotta un libro bagnato
Galleria Massimodeluca per la libreria “Segni nel Tempo” di Venezia
domenica 1 dicembre e lunedì 2 dicembre 2019, ore 16.00-20.00
In occasione del primo compleanno di M9, la direttrice Marina Bastianello ospiterà simbolicamente la libreria antiquaria di calle lunga San Barnaba, profondamente danneggiata dall’acqua alta; libri antichi e rari rovinati dal salso saranno esposti e ceduti a fronte di un’offerta volontaria.
Un piccolo gesto di solidarietà che getta un ponte tra Mestre e Venezia, e tra l’arte contemporanea e l’antico. La Galleria Massimodeluca ha deciso di festeggiare il primo compleanno della sua nuova sede nel distretto M9 con una giornata dedicata alla Laguna, dopo che la serie eccezionale di acque alte straordinarie di metà novembre ha sconvolto la quotidianità di tante realtà veneziane: così lo spazio espositivo di via Pascoli domenica 1 dicembre e lunedì 2 dicembre ospiterà la libreria antiquaria “Segni nel Tempo” di Federico Bucci, con sede in calle lunga San Barnaba, una delle tante librerie profondamente danneggiate dalla marea eccezionale, specializzata in libri antichi e rari, prime edizioni e storia di Venezia.
Una parte dei volumi rovinati dall’acqua salata sarà esposta alla Massimodeluca e chi lo desidera potrà acquistare uno o più dei preziosi tomi a fronte di un’offerta volontaria. L’intero ricavato della giornata verrà utilizzato per aiutare la libreria a far fronte ai danni subiti.
“L’arte contemporanea ha il compito, tra le altre cose, di riattualizzare il mondo, di tirare dei fili che dall’antico arrivino al contemporaneo per significare altro, solo per il fatto di aver scelto e ricontestualizzato ciò su cui si posa il suo sguardo - commenta la direttrice Marina Bastianello - Come Galleria Massimodeluca abbiamo deciso di dare così il nostro contributo ai giorni di burrascose acque alte che hanno inciso profondamente il tessuto cittadino, andando a colpire in modo emblematico, quasi sacrilego, quel patrimonio librario che non a caso si trova custodito nella città che da sempre ne è l’emblema.”